Lezioni di Tiro

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Non sono andata alla festa per il bambino di Sarah, come potevo andarci? Mi sarei sentita troppo male, vedere Sarah, felice per il suo bambino, tutti che le auguravano buona fortuna felici e contenti.
Io non ho avuto questi momenti, appena mio figlio è nato me l'hanno portato via, non riuscirei ad andare a quella festa, neanche volendo.

Ho saputo che sta male, così sono andata a trovarla, ha sempre la nausea e dolori, presto partorirà, però non è ancora il momento, così sono venuta a prenderle qualche medicina in infermeria, da Anne, la dottoressa.
Poteva anche venirci da sola, ma ho preferito venire io, così chiedo ad Anne come sta, ho saputo che è stata aggredita: una famiglia è andata da lei e le ha puntato una pistola contro per costringerla a consegnargli più medicine possibile. Volevano scappare per paura che ci fosse un attacco imminente, avrebbero potuto farlo in maniera diversa e non ci sarebbero stati tutti questi problemi. Ora loro se ne sono andati e Anne ha una ferita alla bocca.

"Tieni. Assicurati che Sarah ne prenda una al giorno." Mi dice, non appena le chiedo le medicine.
"Credo che possa farcela, è una brava ragazza, ha solo scelto il momento sbagliato per restare incinta."
"Poteva andare peggio, potevano essere due gemelli. Quindi ora siete buone amiche?"
"Non correrei troppo, poteva venire da sola in infermeria, ma sai, per come stanno andando le cose, ho solo... sai, è già al limite, ho pensato che non dovesse vederti così. Ho sentito che ti sei battuta."
"Per quello che è servito..."
"Beh, almeno ci hai provato."
"Sai, quando qualcuno ti aggredisce, scatta qualcosa nella tua testa. Ed è difficile dimenticarlo... fidati di me." Le dico, porgendole una pistola. "Tienila stretta."
"Oh, no..."
"Ti farà sentire meglio soltanto averla. Si tratta solo di puntare e sparare, ma se ti serve qualche lezione, sai dove trovarmi."

~                                                                

Come immaginavo Anne ha bisogno di una lezione di tiro, sapevo che non aveva mai usato una pistola in vita sua, in fondo non molte donne usano le pistole, peccato, se ogni donna avesse una pistola pronta non ci sarebbero così tanti femminicidi, beh, ora non ha più importanza. L'ho portata nel boschetto qui vicino, meglio non rischiare di colpire qualcuno per sbaglio.
"Vedi? È proprio così, solo più rumoroso." Le dico, mostrandole come sparare.
"Non dovrei... ecco, mettermi in posizione?"
"Non sei Terminator, tesoro, stai solo cercando di proteggere te stessa. Allenta il polso, perché questa stronza ha un bel rinculo."
"Dove devo mirare?"                                       "Di fronte a te." 
"Scusa, non è facile." Mi dice, cercando di concentrarsi. 
"Non ho mai detto che lo fosse... almeno, non la prima volta. Devi immaginare che... sai, qualcosa o qualcuno stia venendo verso di te. Immagina che qualcuno che ami stia per..." Continuo, e prima che possa finire la frase, lei spara.
"Ecco qua. Niente male, no? Riprovaci di nuovo."                                            
"Non mi sono mai piaciute le pistole." Dice lei ridendo. 
"Neanche a me, ma dopo un paio di mesi, sono comode come una carta di credito. Non uscire di casa senza."

Torno alla mensa e vedo Hal, lo raggiungo e inizio a parlare con lui, ma poi vedo suo fratello Ben, quello appena tornato, litigare con un uomo.

"Vado a controllare tuo fratello." Dico ad Hal.
"Quale?"
"Quello che sta per essere preso a calci."

"Ehi! Qual'è il tuo problema?"
"Nessun problema, perché? Sono solo felice che non portiamo con noi quelli come lui." Dice l'uomo. Ah certo, tante persone pensano che i ragazzini con l'impianto non siano 'normali', o che comunque stiano dalla parte degli alieni.
Il capitano vuole che i ragazzi vadano in un posto sicuro perché uno di un'altro distretto è arrivato qui dicendo che gli alieni hanno distrutto la VII Massachusetts, e che il prossimo bersaglio siamo noi.
"Io non ne sarei così sicuro, appena avremo la morfina necessaria ne salveremo quanti più possibile." Gli dice Hal.
"Così costringerai gli Skitter ad attaccarci."
"Beh, credo che ormai gli Skitter abbiano capito che chi attacca le nostre famiglie viene preso a calci in culo. Da me."
"D'accordo... d'accordo." Fa l'uomo, e poi se ne va.

Unexpected Love | Maggie & HalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora