Hal's Pov

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"Ti devo un grosso favore, fratello. Non avessi arrostito quel Mech, ora non sarei qui." Mi fa uno della compagnia di Pope.
"È stato un piacere." Gli dico, stringendogli la mano.
"È vero, gli hai salvato la vita. E anche la mia. E una montagna di altre." Fa Maggie, poco lontano da noi.
"Ehi, ho fatto solo quello che avreste fatto pure voi."
"Ah.. l'hai sentito, il ragazzo."
Vedo papà con Weaver e lo raggiungo.

"Papà."
"Tutto bene?"
"Si, soltanto qualche graffio. Senti... vorrei parlarti un minuto."
"D'accordo. Dobbiamo farlo più tardi, però. Adesso devo fare altre cose."
"Naturalmente, passiamo più tardi." Si intromette Maggie.
"Manderò qualcuno a chiamarti... ehi, sei in gamba. Sono fiero di te." Mi dice, abbracciandomi.
"Grazie, papà."

"Che diavolo stai facendo?" Chiedo a Maggie non appena mio padre se ne va.
"Ti impedisco di fare stupidaggini."
"Maggie. Glielo devo dire."
"Allora gli parleremo quando sarà da solo in ufficio, questa sera."
"Se fossi io a vedere Karen, se fossi io la spia.."
"Non lo sei. Ti ho visto mentre combattevi, non avrebbe senso. Ora calmati. Parleremo con tuo padre stasera, d'accordo?"

~

Sono passate alcune ore e papà non mi ha fatto richiamare. Chiedo un po' in giro e mi dicono che non c'è, è andato via per una missione. Non può essersene andato... io devo parlargli.
Vado subito nell'ufficio di Weaver per chiedere spiegazioni.
"Colonnello."
"Hal."
"È vero che mio padre non è a Charleston? Dov'è andato?" Mi guarda ma non risponde.
"... Sa dirmi almeno quando tornerà?"
"Tra un paio di giorni, probabilmente. Qualcosa che non va? Posso aiutarti?"
"... No, no, tutto bene. Aspetterò che torni mio padre, okay."

Devo assolutamente parlargli, sento di non poter resistere più di così. Mi sento soffocare, e sto tremando.
Torno in camera prima che qualcuno mi veda e mi chieda che cos'ho.
Mi guardo allo specchio e mi appoggio sul mobile sotto allo specchio.
Non ce la faccio... non ce la facc..
"È questo il meglio che sai fare?" Il mio riflesso... sta parlando, ma io non ho detto nulla. Ha anche un'espressione che non è mia. Ma che sta succedendo? Ho le allucinazioni?
"Sappiamo entrambi perché non hai detto la verità a Weaver, non è così? E perché hai permesso a Maggie di impedirti di parlare con tuo padre."
"Parlerò con mio padre appena torna." Dico, sentendomi uno stupido a parlare con il mio riflesso. Ma mentre parlo la bocca del riflesso non si muove.
"Mmh... no, non credo proprio. Non gli dirai niente."
"Si, invece."
"Sono pronto a scommettere di no."
"Tu non sei reale. Karen mi ha impiantato qualcosa, e questa è un'allucinazione."
"Oh, ricominciamo con questa scusa?"
"È la verità."
"E che mi dici degli incontri con Karen?" Mi sta facendo innervosire.
"Succede nei sogni."
"Nei sogni? Andiamo, lo sai bene che non sono sogni. Vai in quel bosco ad incontrare Karen perché la ami, perché tu la desideri, e non riesci a smettere di pensare a lei."
"Non è vero."
"È per questo che continuerai a mentire a Maggie, a tuo padre e ai tuoi fratelli. È facile, loro vogliono credere alle tue bugie. Non riescono ad accettare la realtà, e nemmeno tu." No, no, no...
"No!" Urlo, dando un pugno allo specchio, facendomi un male cane, ma pur spaccando lo specchio.
"Oh Hal... sei davvero stressato. Sai che ti dico? Meglio che prendo il controllo io, mentre tu riposi."

Che stupido, rompere lo specchio? Ma ragiona almeno un po'? Era ovvio che rompendo lo specchio io mi sarei liberato hahhaha... doveva sopportarmi ancora un po'.
Vado da quella troietta che lui chiama la sua 'fidanzata', quando sappiamo tutti che lui ama Karen.

"Ciao."
"Ciao."
"Facciamo due passi?" Le chiedo.
"Certo."
"Ripensavo a quello che mi hai detto, hai ragione, quei sogni... sono solo sogni."
"Va bene. Allora cosa diciamo a tuo padre?"
"Non lo so... magari non gli diciamo niente."
"Ne sei sicuro?"
"Si, non ha senso che si preoccupi."
"Specialmente se non è reale."
"Già."
"Grazie."
"Per cosa?"
"Per credere in me. E sopportare tutte le mie fisse mentali."
"Io riesco a sopportare ogni cosa, finché tu sei sincero con me."

La porto subito in camera, voglio divertirmi un po'.
"Ne è valsa la pena aspettare." Dice, dopo un po'. Che sfigato, quello stupido non aveva ancora fatto sesso con lei, beh, fino a poco fa credeva di non riuscire a camminare..
"Maggie."
"Si?"
"Ti amo da morire." Le dico, con il tono più da 'Hal buono' che riesca a fare.
"Anch'io." Sorrido, ce l'ho in pugno.

~

Guardo quella ragazza, Maggie, dall'altro lato del letto, sta dormendo tranquilla. Mi alzo e mi vesto, devo fare un cosa nel bosco.
Arrivo nel punto prestabilito e vedo già Anne, mi dà la schiena.
Ha in braccio la bambina, e sta parlando con una ragazza impiantata.
In questo periodo Anne ha iniziato a sospettare che la sua bambina non fosse poi così tanto umana, aveva ragione. Fatto stà che stasera ha voluto scappare. Ma noi siamo qui pronti per portarla in un posto sicuro.
Lei si volta, per cercare di scappare dallo Skitter che ha appena affiancato la ragazza, ma si ritrova faccia a faccia col figlio del suo fidanzato, è davvero un peccato che lei pensi che sia il povero, ingenuo, Hal Mason.
"È tutto apposto, Anne. Andrà tutto bene." Le dico. Cingendole la vita per impedirle di allontanarsi.

Unexpected Love | Maggie & HalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora