Verso Charleston

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Siamo finalmente sulla strada per Charleston. E finalmente io e Hal ci siamo messi ufficialmente insieme.
Io, Hal e Pope siamo in avanscoperta, abbiamo preso un pick-up. Io ed Hal siamo nei posti davanti, mentre Pope è nello spazio aperto dietro.

"Come va, ragazzi?" Ci fa Pope aprendo di scatto il finestrino che ci separa da lui.
"Va al diavolo, Pope."
"Fallo un'altra volta e giuro che ti rompo il naso." Gli dico.
"E già, come ai bei vecchi tempi, ricordi, Maggie?"
"Che cosa vuoi, Pope?"
"Si, appena possibile, presto, facciamo una piccola sosta, perché tutta la birra che ho buttato giù comincia a farsi sentire."
"Ci fermeremo solo a serbatoio vuoto, queste sono le regole, lo sai. Quale parte di esploratori in avanscoperta non ti è chiara?"
"D'accordo, come volete, allora credo che dovrò gestire la cosa al volo. Non sbirciare" Aggiunge rivolgendosi a me e poi mettendosi a ridacchiare.
"Due giorni così e lo ammazzo, giuro che lo faccio." Dico appena chiude il finestrino.
"Dimmi solo quando, e ti dò una mano." Io sorrido, lui non lo farebbe mai. "Che c'è?" Mi chiede.
"Tu non lo faresti mai."
"Uccidere Pope? L'ho quasi fatto in più di un'occasione."
"Ma non l'hai fatto." Lo stuzzico io.
"Credi che non ne sarei capace?"
"No. Alla tua anima manca un lato oscuro."
"Ma che significa... Ho un lato oscuro."
"Ah sì?"
"Si."
"Raccontami la cosa più cattiva che hai fatto."
"Okay... A-allora.."
"Esattamente come sospettavo."
Ci mettiamo a ridere entrambi.

Abbiamo fatto cambio, ora io guido e Hal è sul sedile del passeggero. Mentre Pope è sempre dietro.
"Stavo pensando... Se arriveremo a Charleston.."
"Quando." Mi corregge Hal.
"Quando arriveremo a Charleston, che cosa faremo?"
"Io spero che Ben si faccia vivo... Non ho capito che cosa gli stava succedendo, e non l'ho capito ancora adesso. Sarebbe bello parlarci, no?" Suo fratello Ben se n'è andato, ha detto che questo non è il suo posto, che il suo posto è con gli Skitter ribelli, si ci sono degli Skitter che si sono ribellati. Abbiamo scoperto che gli Skitter Sono come i nostri ragazzi con l'impianto, solo che nessuno si è salvato, e sono diventati così. Infatti alcuni dei ragazzi con l'impianto che sono stati impiantati più di un anno fa, stanno cominciando a diventare verdi, gli si stanno formando degli strati di non so cosa, verde.
"Non è troppo tardi per recuperare. Ben tornerà da noi, me lo sento."
"Beh, vorrei davvero crederci, ma non so come."
"Talvolta devi fidarti del fatto che il destino possa giocare a tuo favore, ogni tanto. Io lo so, perché a me è capitato."
"Davvero?"
"Non credevo di poter mai smettere di vivere come vivevo prima. Non c'era niente di bello... E poi sei arrivato... Tu." Proprio quando trovo il coraggio di dirgli quelle parole noto che c'è qualcosa che non va. Il motore si è surriscaldato.
"Oh oh... abbiamo un problema."
"Qual'è il problema?" Fa Pope, aprendo il finestrino posteriore.
"Il motore si è surriscaldato, forse non c'è più acqua. Meglio accostare."
"No no no, non farlo. C'è un fiume più avanti, dovrebbe essere lo Smith River."
"E tu come lo sai?"
"Facevo questa strada per andare a trovare i miei figli, in Florida, non ti fermare."
"Sta scherzando, vero?" Mi chiede Hal.
"No."
"Pope che ha dei figli... Che pensiero agghiacciante."

Accostiamo poco dopo e Hal si mette a cercare di sistemare il problema.
"Dannazione, non posso crederci."
"Rilassati giovane Mason, siamo la due passi dal fiume."
"Bè lo spero, perché siamo fuori carreggiata, mentre avremmo dovuto precedere gli altri in avanscoperta. Potremmo finire dritti in un'imboscata."
"Vediamo... eccolo qui! Nel tubo dell'acqua c'è un buco. Facciamo così, io lo aggiusto, mentre qualcun'altro va a prendere l'acqua." Dice Pope. Hal prende le taniche e si avvia sulla strada per il fiume.
"Stai tranquillo, lo controllo io." Gli dico io.

"Bene bene, eccoci di nuovo qui, Maggie May."
"Non ci provare neanche, Pope."
"Quanto manca ancora fino a che tu conduca il ragazzo sulla via del piacere?"
"Come al solito, non ho idea di che cosa tu stia dicendo."
"Che cosa accadrebbe se venisse a scoprire la verità su di te? Chi e... Che cosa sei realmente. Tu che ne dici?"
La deve smettere di provocarmi.
Poco dopo Hal torna e mettono l'acqua nel serbatoio.
"Di nuovo operativi!"
"D'accordo, abbiamo perso un'ora, il convoglio ci avrà già superato, e non sappiamo che strada ha preso." Dice Hal.
"Speriamo che stiano bene." Aggiungo.
"Sono persone buone e oneste, certo che stanno bene."
"Torniamo sulla strada principale, metti via quelle taniche, speriamo di trovarli."
"Si, senti, mi offrirei di guidare, ma voi due piccioncini avete molto di cui parlare." Perché Pope non se ne stà un po' zitto?

"Stai bene?" Mi chiede Hal poco dopo.
"Si, sto bene."
"Sicura?"
"Si."
"Pope ti ha detto qualcosa?"
"No."
"Beh, qualcosa deve aver fatto, perché ti comporti in modo strano."
"Qualunque cosa dica non ha importanza."
"Quindi ti ha detto qualcosa."
"No."
"Allora? Guarda che fermo questo affare e lo prendo a calci se ha detto qualcosa che ti ha sconvolta... Cosa è successo?"
"Non è niente."
"Okay, va bene, come vuoi."
"Hal..."
"Ho detto che va bene."
"Bè, è chiaro che non è così."
"Senti, se c'è qualcosa tra te e Pope che dovrei sapere, dimmelo e basta."
"Pope? No. Hal, no."
"Allora di che si tratta?"
Faccio un profondo respiro e inizio a parlare.
"Dopo che sono uscita dall'ospedale mi sembrava tutto così fasullo, artificiale. La gente mi sorrideva chiedendomi sempre se stessi bene. Io non sapevo che cosa dire della mia testa rasata e delle cicatrici... Sono arrivata al punto di nascondermi da tutti e da tutto. All'improvviso mi sono trovata a 18 anni, a vivere con quest'uomo, in qualche buco, a dormire su materassi sporchi... E a spararmi nelle vene qualunque sostanza riuscissi a rimediare. Poi abbiamo cominciato a scassinare appartamenti e... A rubare tutto quello che potevamo, ma ci hanno beccato e io sono andata a finire al... Dipartimento di Correzione Femminile del carcere di Fremingham." Prendo ancora un grosso respiro e continuo. "E lì ho scoperto di essere incinta di tre mesi. Ho partorito un maschio, a Fremingham. Aveva degli occhi bellissimi. È l'unica cosa che ricordo, prima che me lo portassero via."
"E questa, è la mia storia... Tutto qua."
Finalmente gli ho detto tutto. Tutta la mia storia, gli ho detto tutto, non ho tralasciato nulla.
Lui non ha più detto nulla, neanche un.. qualcosa. Niente.

"Dovremmo intercettarli presto, vero?" Dico, dopo un po'.
"Si."
"Comincia a fare un po' più caldo..."
"Secondo me fa ancora molto freddo."
"Okay... Smettila." Mi sta infastidendo.
"Che c'è?"
"Non vuoi dire niente?"
"Tipo... Tipo cosa?"
"Tipo... Qualsiasi cosa."
"Non è facile da mandare giù, Maggie."
"Invece è stato facile dirtelo? Conviverci? Superarlo?"
"No, assolutamente no. Solo che... Io... Mi serve un po' di tempo."
"Per cosa?"
"Per pensare."
"Bene. Prenditi tutto il tempo del mondo." Certo, gli serve tempo? E che si prenda del tempo. Posso aspettare quanto cazzo gli pare.

Unexpected Love | Maggie & HalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora