14.

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«Dimmi, Jimin. Sei fidanzato?» chiese Hoseok mentre i due camminavano per strada.

«No, hyung. Tu invece?»

«Neppure io, anche se sta cominciando a piacermi una persona.»

«Com'è quando ti piace una persona?» chiese Jimin. Doveva confermare una cosa.

«Beh, quando ti piace una persona pensi sempre a lei. Quando la vedi, il cuore comincia a battere forte. Pensi che non ci sia nessuno bello quanto lei. Stare con lei ti fa stare bene. Ti viene voglia di abbracciarla e accarezzarla ogni volta che ti si avvicina.» rispose. «o almeno, io mi sento così.»

Jimin si fermò. Più sentiva il Hoseok parlare, più si ritrovava in ciò che diceva. Era cotto, cotto di Yoongi.

«Sai, hyung. Penso che anche a me piaccia qualcuno.»

Hoseok lo guardò e sorrise.

Camminarono in silenzio per cinque minuti, poi Hoseok prese Jimin per un polso e lo trascinò in un locale.

«Era qui che volevi portarmi?» chiese confuso.

«Si, devo testare una cosa» Hoseok parlò piano, ma Jimin lo sentì.

«Cosa? Che intendi?»

«Niente. Seguimi.»

Lo portò vicino al banco del bar e ordinò qualcosa di cui Jimin non aveva mai sentito.

«Cosa dovremmo fare qui, hyung? Non mi piacciono i locali.»

«Dai, Jimin. Divertiamoci un po'. Siamo giovani.»

Gli porse il bicchiere con la "roba" che aveva ordinato. Jimin sentì l'odore e non era affatto male. Lo bevve in un sorso. Era buonissimo.

«Ma cosa mi hai fatto bere? È squisito. Ne voglio ancora.»

Gli occhi di Hoseok cominciarono a splendere a quell'affermazione.

«Te ne darò quanto ne vuoi, piccoletto.»

Gli porse anche il suo bicchiere. Ancora una volta, il minore lo bevve in un sorso.

A circa metà serata, Jimin mandò un messaggio a Yoongi in cui diceva che forse non sarebbe tornato a casa. E infatti fu così.

Jimin bevve tantissimo, probabilmente 15 bicchieri.

Quando chiese il sedicesimo, Hoseok lo fermò.

«Basta, piccoletto. Ne hai avuto abbastanza. Andiamo.»

Strinse il polso di Jimin e uscirono. Il minore traballava, non riusciva a camminare bene.

«Dai, hyung. Restiamo ancora. Ti prego. Ne voglio altro.»

«Basta Jimin, torneremo domani.»

«Ma io ne voglio ancora, hyung.» disse fermandosi.

«Park Jimin, se non la smetti di parlare giuro che-»

«Cosa, hyung?» chiese il minore ridendo.

Hoseok lo fermò mettendogli le mani sulle spalle. Poi spostò una delle due mani sul suo collo e con l'altra avvicinò il bacino di Jimin al suo.

«Non è ancora il momento, Jimin. Non farmi perdere la pazienza.»

«Ma che stai dicendo?» il minore gli accarezzò il viso ridendo.

«È troppo presto, Jimin. Non sei pronto.» Hoseok si staccò da lui.

Non sei ancora pronto, Park Jimin. Ma lo sarai presto. Ed io ti renderò perfetto. Sarai la mia creazione migliore.

red eyes ♛ yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora