06. Ealdor Louis

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Dedico questo capitolo a  larrie_96, che inconsapevolmente è riuscita a darmi l'ispirazione per continuare questa storia. Grazie tesoro

Wessex, Aprile 875

«Svegliati!» il ragazzo sobbalza mettendosi a sedere, le labbra ancora aperte in un urlo silenzioso. «Va tutto bene, tesoro. Era solo un incubo.» due braccia gli avvolgono il corpo mandido di sudore. «Louis, tesoro, che hai sognato?» chiede Eleanor stringendo tra le braccia il corpo tremante di Louis. Il ragazzo scuote la testa e chiude gli occhi rivivendo il sogno.

Il cielo è scuro, le nubi coprono il sole. Un senso d'angoscia pervade il petto del Louis del sogno. Il ragazzo porta lo sguardo di fronte a , un uomo con una benda sull'occhio sinistro lo guarda con severità. «Nonno.» dice il Louis del sogno. «Þrúðr. Dov'è quel narcisista di tuo padre? Dov'è Thor?».
Louis cruccia la fronte, continuando a tenere gli occhi chiusi. Chi è quell'uomo? Perché lo ha chiamato nonno? E chi diavolo è Thor? Suo padre è Llewellyn, fratello di re Egbert. «Sono qui padredice un uomo alle spalle di Louis, il ragazzo si gira e le lunghe ciocche ramate gli finiscono sul viso -un attimo, da quando ha i capelli lunghi?- «Padre! Non dovevate venireLouis gli va incontro e lo abbraccia. «Figlia mia, non sei ferita, veroLouis scuote la testa e sorride «Sto bene, padregli dice, prima che l'uomo biondo la faccia girare e la metta al sicuro dietro di lui. «Geri. Frekidice l'uomo bendato e i due cani prima ai suoi lati iniziano a ringhiare e balzano verso Thor e Þrúðr. Thor con i suoi fulmini cerca di innalzare una barriera, ma tutto è inutile. Freki colpisce Thor alla testa con una zampata, l'uomo cade a terra privo di sensi. I due cani si avvicinano al corpo inerme della divinità, ma prima che i due si avvengono sul collo del dio, il corpo di Louis incomincia a correre, per poi buttarsi, come uno scudo, sul corpo del padre. Gli artigli gli lacerano la schiena morbida e le sue grida risuonano per tutta la vallata silenziosa.
Louis riapre gli occhi e «Sto bene, El.» dice staccandosi dalle braccia della ragazza, sorridendo per tranquillizzarla. La ragazza annuisce e «Ti cerca tuo zio.» lo informa, sorridendo triste, Louis sospira e si alza.

***

«Salve Zio, mi stavate cercando?» chiede Louis dopo un breve inchino. Re Egbert si alza dal trono e, con le braccia spalancate in direzione del nipote. Louis alza un sopracciglio, ma si lascia abbracciare. «Nipote adorato. Sì, ti cercavo. Contrariamente a quel buono a nulla di mio figlio, tu sei l'unico affidabile in questa famiglia.» Louis si irrigidisce, aveva percepito che qualcosa non andava ancor prima di entrare nell'ampio salone. «Ho bisogno del tuo aiuto, nipote caro. Ho bisogno del tuo aiuto per espandere i confini del Wessex, per poter garantire la pace nel regno.» prende tra le sue le mani del ragazzo. «Farai questo per me? Per il regno? Sposerai un capo vichingo?» Louis sobbalza sorpreso, deve ammetterlo, non credeva che suo zio potesse essere così disperato da persino utilizzare la sua omosessualità per raggiungere i suoi scopi. «Zio, con tutto il rispetto, ma credo che mia cugina Eleanor, vostra figlia, abbia più probabilità di successo.» commenta Louis in un file di voce, cercando di far cambiare idea al re. «Nipote,-lo interrompe Egbert- come ben sai, la nostra famiglia si è prodigata in tutti i modi per salvare il regno dai nemici, e chi non c'è riuscito è stato ucciso da un parente come simbolo di lealtà della famiglia nei confronti del popolo. So che farai la cosa giusta.» dice, prima di baciargli le guance ed uscire dalla stanza. Louis segue, con lo sguardo, la figura del re allontanarsi e sparire lentamente dalla sua vista.

***

«Cosa ti ha chiesto?» chiede Eleanor agitata, dopotutto ha sempre odiato il modo in cui suo padre tratta Louis. «Credo mi abbia appena minacciato...» dice Louis, guardando il vuoto. «Hai presente la storia della nostra famiglia, no? Ecco, ha detto di volerla continuare nel caso mi rifiutarsi di sposare un vichingo.» continua Louis dopo un momento di silenzio. «Non puoi accettare, Lou! Non puoi lasciarmi qui da sola!» esclama la ragazza, per poi scoppiare a piangere. Il ragazzo le si avvicina e l'abbraccia, «Sai che non ho altra scelta, tesoro... Ma ti prometto che tornerò a prenderti, un giorno.» gli promette il ragazzo, stringendola forte tra le sue braccia. «Potremmo scappare» propone Eleanor al ragazzo, quando ormai la stanza è piombata nel silenzio assoluto. Louis ride e «Nah, non sopravvivremmo neanche un giorno là fuori.» commenta triste. Egli stesso molte volte aveva contemplato questa possibilità, che però è sempre stata subito messa da parte.

***

«Accetto la vostra offerta di sposare un vichingo, vostra maestà» dice Louis stringendo le dita in due pugni. Suo Zio non solo ha voluto umiliarlo scegliendo chi il ragazzo debba sposare, ma ha preteso anche che umiliazione fosse pubblica. «Sposerai Harold Ragnarsson, ma dovrai avere il volto celato durante la cerimonia, come è di costume nella nostra società, che il marito non possa vedere il volto della moglie sino a alla conclusione della matrimonio.» dice Egbert, mascherando il fatto che in realtà tutto ciò vuole essere un raggiro.

Harry infatti non sa nulla della futura moglie -o meglio futuro marito- se non che è di nobili origini e che è imparentata con lo stesso re Egbert e ciò porterà prestigio al loro clan, o questo è quello che suo padre, Ragnar Ragnarsson, continua a ripetergli da almeno un ora. «Perchè non può sposarla Liam?» si lamenta Harry, mentre il fratellastro sghignazza. Ragnar sospira, «Perchè Liam è un rozzo barbaro, ai loro occhi, mentre tu non sei completamente feccia, in quanto sei nato da una famiglia sassone, figlio mio.» dice con un sorriso triste. Ragnar in fondo, in quei dieci anni di regno in Northumbria ha sempre auspicato ad una cooperazione tra i sassoni e i danesi, ma al di fuori del suo piccolo regno tutto sembra vano. Ragnar infatti è rimasto in Northumbria, contrariamente ad Ubba il quale invece è partito per la verde e rigogliosa Irlanda alla ricerca di nuovi insediamenti da saccheggiare; così da accrescere il proprio patrimonio da portarsi dietro nel valhalla.

*Ealdor: principe [in inglese antico]

Kyn Vargar || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora