12. Pregnant?

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Northumbria, Dicembre 875

Harry corre per il castello, tenendo in una mano un piccolo contenitore con delle focaccine al miele, con l'altra mano tiene stretta quella di Louis, che ride facendosi trascinare per i corridoi del castello. Svoltano a destra e si nascondono dietro una colonna, i sorrisi aleggiano sulle loro labbra. Guardano il loro bottino e lo assaggiano. Le focacce di Egres sono le migliori e i due ragazzi lo sanno bene: hanno infatti atteso che la serva si girasse per completare le sue mansioni e hanno rubato il piccolo tesoro. Le grida di Egres si sono sentite in tutto il castello, l'anziana signora -una volta levatrice dei figli di Ragnar- ha cercato di rincorrere i due ragazzi, con un grosso cucchiaio in legno (ancora negli incubi di Liam), ma complice l'età e la corporatura si è dovuta fermare, sorridendo nel constatare che da più o meno tre mesi -ovvero da quando Louis è arrivato a Jórvík- il giovane vichingo ha ritrovato il sorriso ed è più felice e spensierato, più bambino.
Louis porta una mano a coprirsi la bocca, per celare uno sbadiglio. «Stanco?» chiede Harry, baciandogli la nuca. Dopo aver mangiato le focaccine si sono spostati nel porticato, entrambi seduti sul muretto in mattoni, a guardare la neve scendere indisturbata. Louis annuisce ed Harry si acciglia. «Se ci fosse qualcosa che non va me lo diresti, vero?» chiede il giovane vichingo. Louis annuisce «Sono solo stanco.» «Louis, sono giorni che passi tutto il tempo a dormire...» Harry è leggermente preoccupato per la salute del compagno. «Il letto è morbido.» Louis alza le spalle e si volta sorridente verso Harry «Se poi ci sei anche tu è meglio.» continua, prima di lasciare un bacio sull'angolo della bocca dell'altro. Louis si alza e liscia il vestito candido come la neve e porge una mano verso Harry «Andiamo?» chiede con un sorriso. Harry scuote la testa ed afferra la mano portagli dal marito. «Finirò per chiuderti nelle nostre stanze» gli dice passandogli accanto e tirandogli un leggero schiaffo sul sedere. Louis emette un piccolo urlo acuto, più per la sorpresa che per altro. Harry è sempre stato così moderato e contenuto in pubblico -certo, ora sono soli, ma comunque qualche serva avrebbe potuto vederli- che Louis di certo non si aspettava una mossa del genere. «Harry!» esclama fintamente indignato il ragazzo dagli occhi color cobalto. Harry sorride e porge il braccio a Louis, che lo afferra e insieme si allontanano dal freddo invernale.

***

Louis apre gli occhi, e davanti a ritrova quella vasta distesa verdeggiante che aveva sognato mesi prima. Come nel primo sogno egli non è padrone del proprio corpo. Il dolore alla schiena è lancinante, ma il ragazzo non ricorda nulla. «Ti prego Þrúðr, resistidue braccia forti gli cingono il corpo sommerso dai brividi. «Guarda cosa hai fattourla poi Thor al padre. «Guarda come hai ridotto la tua nipote predilettacontinua, le lacrime a solcargli il viso. «Figlio mio, ricordati di chi è la colpa di tutto. Ricorda chi ha infranto la legge, tentando di uccidere un suo simile. Ricorda chi ha sfidato i miei ordinila voce di Odino rimbomba tuonante lungo tutta la vallata. «Padre- sussurra Þrúðr- sto bene, non vi preoccupate» dice Louis prima di tossire un grumo di sangue. Alla vista delle gravi condizioni della figlia Thar non sa cosa fare e «Vi prego, padre. Salvatela. Non è sua la colpa dei miei erroriOdino annuisce, suo figlio Thor- prossimo nella linea di successione di Asgaard- è sempre stato un ragazzo egoista, ma con Louis, ogni tipo di egoismo o egocentrismo sembrava scomparire. Lei è l'unica cosa capace di migliorare il comportamento del dio. «Þrúðr, figlia di Thor, ti condanno a vivere sulla terra, a vagare nella ricerca del vero amore, a vivere ogni esistenza nella solitudine, prima di trovarlo. Ti condanno ad una vita in un altro corpo, un corpo irriconoscibile perfino dal tuo stesso padresono le ultime parole che Louis sente prima di chiudere gli occhi. «Cosa le avete fatto?» «Le ho dato una possibilità di un nuovo inizio, di una vita lontano dal tuo egoismo, figlio mio. Al contempo l'ho punita per aver ostacolato il mio volere, frapponendosi tra te e i miei lupi.», ma Thor non sembra aver sentito ciò che il padre degli dei gli ha detto, Ása-Þórr* è ormai immerso nel proprio dolore. «Troverò mia figlia, anche a costo di vagare per l'eternità sulla Terragiura guardando il padre. Negli occhi sfavillano delle piccole saette.

***

«Louis, tesoro, svegliati» Harry acute leggermente il marito, che apre gli occhi. Louis è grondante di sudore, le pupille dilatate e il respiro corto. «Cos'è successo?» Louis scuote la testa. Non è la primo volta che sognadegli dei diversi dal suo. Quei Thor ed Odino che ha sentito solo nei racconti lì al castello, eppure ha sognato di loro sin da quando era in Wessex. «Louis, ti prego, parlami.»La voce di Harry risveglia il ragazzo dai propri pensieri «Non è nulla, solo un brutto sogno.» sorride leggermente cercando di tranquillizzare il marito. Harry sospira ed annuisce, sa che c'è sotto qualcos'altro, ma non vuole forzare Louis a parlare, così «Dobbiamo andare, Lou, è ora di cena.» gli dice baciandogli al fronte. Louis scosta le coperte e si alza dal letto, ma viene colto da un capogiro, la vista gli si offusca, vede solo il nero, intervallato da puntini colorati, la voce di Harry gli appare ovattata e tutto in lui gli dice di accovacciarsi, di piegarsi in avanti per riprendere a respirare normalmente. Sente il proprio corpo sudare, ma non ha caldo. No, non ha caldo. Dei piccoli brividi di freddo percorrono tutta la schiena. Il panico lo assale, perde i sensi, ma prima che possa cadere, a terra le braccia di Harry lo sorreggono.

***

«Eir*, ti prego, fai che Louis stia bene.» la porta della stanza viene aperta e ne esce una donna sorridente, seguita da Gemma. «Come sta mio mar- mia moglie?» Harry è preoccupato, dopo aver visto Louis svenirgli fra le braccia, il panico ha preso il sopravvento. Fortunatamente Gemma ha preso il controllo della situazione e ha chiamato la guaritrice. «Vostra moglie sta bene, Jarl. Lo svenimento è del tutto naturale nelle sue condizioni.» Harry è perplesso, «Vostra moglie è incinta. Non lo sapevate?» Harry spalanca gli occhi. Louis incinta? Per Odino! Che diamine stava succedendo?
La donna, dopo essersi congratulata con lo Jarl per la lieta novella, si congeda la lasciando soli i due fratello. «Gemma, ti prego, dimmi che succede.» «Non ne ho idea fratellino. So solo che le erbe usate dalla guaritrice hanno rivelato la gravidanza di Louis.» Harry si prende il viso fra le mani «Ma è un uomo!» «Lo so. La cosa migliore da fare è stare attenti a non affaticare troppo Louis e vedere cosa succederà nei prossimi mesi.» dice Gemma, massaggiandosi dolcemente la pancia, mentre il bambino continua a scalciare sulla sua milza.

*Ása-Þórr: Thor degli Æsir, il dio più importante.
*Eir: Appartenente alla stirpe degli Æsir, Eir è una valchiria poiché ha  l'abilità di "scegliere i morti" dal campo di battaglia e di risvegliarli. Le si attribuiscono tutte le doti dell'arte della vita, in particolare di tutte le erbe medicinali; si dice che fosse addirittura capace di resuscitare i morti.

Probabilmente non aggiornerò fino a fine agosto, quando tornerò dalle vacanze. Sarò senza WiFi (sigh) e probabilmente Wattpad non funzionerà in Cina (as always). Nel caso funzionasse, proverò ad aggiornare.
Els

Kyn Vargar || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora