24)Odio...

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(Leggete sotto e scusate)
Pov Ian
Dopo la litigata con Nikki avevo capito che la cosa migliore che potessi fare era allontanarmi un pò da casa, volevo andare da mia sorella Robin ma avrebbe fatto troppe domande e per adesso l'ultima  cosa che desideravo  era il terzo grado di mia sorella, così alla fine optai per andare in hotel. Non era neanche tanto distante dall'ospedale così almeno mi darei potuto concentrare maggiormente su Nina e il bimbo

Mi ero messo a messaggiare con Nina per sapere come stesse ma un messaggio tirò l'altro e non so come finimmo su un discorso che non mi ero mai immagginato di riaprire e non so come, non so perché ma quelle parole, quelle semplici parole tramite uno schermo fecero scattare qualcosa in me, non so bene cosa, non so bene perché ma mi ritrovai sulla mia auto a guidare verso la clinica dov'erano le due persone più importanti della mia vita

Stringo con una mano il volante mentre a quel contatto la pelle del volante fa un lieve rumore, serro la mascella con occhi fissi sulla strada.

Ma cosa stavo facendo? In che guaio mi stavo cacciando? Avevo una moglie che di certo adesso sarà a casa a disperarsi e piangere e io invece che cercare di recuperare il mio matrimonio dove vado? Dalla mia ex e mio figlio... si sto facendoil mio lavoro di padre ma non sto facendo il  mio lavoto da marito, la sto trascurando, sto trascurando Nikki

Non posso negare che le parole che mi disse poche ora prima non mele aspettavo, non credevo che lei sapesse. Ero fermamente convinto di essere sempre stato molto bravo a nascondere quello  che accadeva e il mio non riuscire a rinunciare a Nina ma a quanto pare lei era più brava di me a far finta di nulla su la cosa.

Finisco di formulare questo pensiero e mi trovo davanti all'ospedale. Deglutisco e chiudo un'attimo gli occhi non sapendo che fare se tirarmi indietro o no, sono confuso, davvero confuso. È come se mi trovassi tra due fuochi.

Non posso lasciare Nikki, non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme... non posso  farle questo. Ma non posso neanche usare nuovamente Nina come amante, lei merita di meglio, merita di meglio di me e io non so come renderla felice... e la cosa non fa altro che spezzarmi il cuore

Scendo dall'auto e chiudo la portiera, chiudo l'auto e mi metto le chiavi nella tasca interna del giubbotto in ecopelle. Faccio qualche passo ma la mia camminata viene ineterrotta da un rumore, delle mani che battono... ma che cosa..
Mi volto in direzione di quel suono e davanti a me la figura che vedo mi fa gelare il sangue... Alex. Ma perché è qui? Che vuole da me?

 serro la mascella fissando il mio sguardo con il suo mentre i miei occhi color ghiaccio si scontravano brutalmente con i suoi castano ramato... molto simili a quelli della persona che più amo e e che più ho amato  in tutta la mia vita.

Mi guarda e si avvicina ridacchiando per poi incrociarsi le braccia al petto "Somerhalder cosa non hai capito di... "sta lontano da mia sorella"" virgoletta la frase con fare ironico cosa che mi fa imbestialire ma non volendo scontrarmi con lui cerco di calmare le acque

Lo guardo e faccio un sorrisetto divertito squotendo leggermente la testa "bhe mio caro... Nina la tua adorata sorellina porta in grembo mio figlio... MIO e visto che non intendo rinunciarvi dovrai sopportarmi peril bene di tuo nipote" dico con un leggero sarcasmo per poi dargli una pacca sulla spalla e fare per allontanarmi verso l'ingresso

Ma Alex melo impedisce prendendomi per un braccio e buttandomi su una macchina, si avvicina minacciosamente a me fino ad arrivare a pochi passi da me e allora  rivedo un lato  di lui che non vedevo da tempo, un lato freddo distaccato dal mondo. Lo vedo tramite i suoi occhi che sono velati da un velo di oscurità

Inizio a spaventarmi...  Non mi spavento mai facilmente ma so di cosa è capece Alex e so che ho ragione di potere avere paura

Mi spintona con fare brutale e mi tira  un pugno in faccia spaccandomi il labbro e un'altro sullo stomaco facendomi accasciare in due dal dolore sull'asfalto, cerco di alzarmi ma il dolore è tale da non poter far altro che gemere dal dolore "Alex... basta!! sai che tene pentirai, anche se odi ammetterlo sai che tua sorella è follemente innamorato di me e se mi torci un capello ti odierà a morte!" Dico con un leggero tono sarcastico anche se la mia voce veniva spezzata dal dolore

Anche se le  mie parole vorrebbero calmarlo ottengo l'effetto opposto e lo vedo prendere una bottiglia di birra da un cassonetto e passarsela tra le mani "sai Ian... all'inzio quando tu e Nina stavate insieme mi stai quasi simpatico" lo ascolto ma non mi muovo visto che il dolore alll'addome era atroce

Sta un'attimo in silenzio per poi spaccare la bottiglia su un muretto tenendola dal manico "ma ora la stai facendo solo soffrire... eh bhe allora io farò soffrire te... ma tanto da farto desiderare di essere mai nato" ghigna leggermente e mi da un colpo di bottiglia in testa molto forte

Poi vuoto....

Eccomi....
Scusate il pessimo capitolo, lo so è brutto, corto e fa schifo al cazzo ma sto scrivendo  questo capitolo alle 23:00 e sono distrutta😞. È stato l'unico momento disponibile della giornata. Mi dispiace 😖, ho preferito darvi questa mezza cosa scritta a caso che lasciarvi senza

Ho Il Tuo Nome Inciso Sul Cuore|| NianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora