Pov Nina
Apro piano gli occhi mentre cerco di mettere a fuoco l'ambiente in cui mi trovo e percepisco da delle immagini sfocate che recepiscono i miei occhi che mi trovo in una fredda stanza con pareti bianche e semplici mentre un fastidioso "Bip.... Bip" risuona nelle mie orecchieRicordo vagamente cosa avvenne a casa di Ian, ricordo solo che da quando vidi la foto tutto di bloccò e il mio corpo si mosse da solo senza che ne avessi controllo.
"Nina..." sussurra una voce non troppo lontana da me, una voce dolce che riconoscerei d'ovunque... Robin
La guardo leggermente mentre mi accarezza delicatamente il braccio lesionato da mille torture che mi sono inflitta da sola
Il mio sguardo viaggia da Robin a Candice che è seduta sul bordo del letto che mi accarezza una mano che era tenuta lungo il fianco dopra l'economico lenzuolo di lino ospedaliero, e alla fine il mio sguardo cadde su Ian che è poggiato sull'uscio della porta mentre gioca leggermente con la sua fede nuziale e non esita ad alzare lo sguardo e bearmi dei suoi occhi perfetti
Cosa starà pensando? Solo questo mi chiedo...
Riporto dopo un tempo indefinito lo sguardo su Robin "Hey... stai bene Dobreva?" Mormora con gli occhi lucidi mentre mi accarezza la mano sul palmo visto che nel dordo di essa era collegata una flebo che non so neanche io cosa mi ignetti
Non parlo... no ne ho le forze, guardo tutti i presenti per poi abbassare lo sguardo
Restiamo in silenzio per non so quanto tempo, nessumo proferisce parola, regna un silenzio incolmabile tra quelle spoglie mura
Un silenzio assordante che dentro se stesso contiene troppe parole, troppe parole non dette, troppi pensieri che corrodono dentro, troppi ricordi che fanno male
Questo silenzio viene spezzato da un'uomo che entra nella stanza
è un ragazzo con i capelli neri e gli occhi di un marrone scuro, molto profondo che ti danno la sensazione di potertici perdere all'interno, un sottile strato di barba e un'aria leggermente affannata reduce da una corsa, un ciuffo alla base nero ma poi andando per il biondo e un fisico mozzafiato nascosto leggermente dal camice da medico che indossava
"Em... salve sono il nuovo ginecologo e mi hanno affidato il caso della signorina..." si blocca un secondo e legge la cartelletta mordendosi le carnose labbra "Dobreva... si la signorina Dobreva" il suo sguardo passa rapidamente su di me e appena mi vede sul suo volto compare un sorriso notando compiaciuto che fossi io la sua paziente
Ian non so bene il motivo ma serra la mascella e finalmente fa qualcosa, si piazza davanti a me verso il medico annullando completamente il contatto visivo tra di noi
"Bene signor..." si prende una pausa leggendo il cognome nella targhetta del medico "Malik...è stato davvero gentilissimo a passare ma noi aspettiamo uno psicologo prima del suo intervento"
A quella situazione già imbarazzante e assurda di suo si aggiunge Paul che poggiato al muro con le braccia incrociate al petto squote la testa e ride ironico, molto probabilmente a causa di Ian
Ian rivolge al ragazzo un sorriso falso e irritato mentre il sorriso del dottore si spegne e legge la cartelletta in cerca di qualche informazione "oh si ecco...em... credevo di essere in orario" mormora e ride leggermente nervoso mentre si gratta la nuca imbarazzato
"scusi è il mio primo giorno" mormora verso di me fregandosene bellamente della presenza di Ian e io non so perché ma le mie prime parole sono rivolte proprio a lui "S-si figuri" mormora per poi uscire dalla camera a passo felpato lasciandomi leggermente confusa
***
Passano le ora e sono già le 18:00 la stanza si è piano piano svuotata ma Robin e Candice non avevano intenzione di andarsene infatti sono rimaste entrambe qui ma dopo già due giorni insonni sono crollate e adesso sono una buttata sull'altra nel divanetto della squallida stanzetta della clinica
Scena che fa ridere ma anche una tenerezza unica, un braccio di Candice è sotto la gamba di Robin e una gamba di Robin è incrociata a quella di Candice che tiene la testa sul petto di Robin
Io e Ian dopo la visita inattesa dell'affascinante e misterioso medico non ci siamo rivolti parola ma francamente non capisco quelle azioni protettive verso di me
Per adesso non voglio parlare con lui e sembra averlo capito visto che non ci siamo minimamente guardati tutto il tempo
I miei pensieri vengono spezzati da una figura che irruppe nella silenziosa stanza, la squadro da capo a piedi e noto che è lo stesso medico di prima
Si avvicina silenziosamente a me e mi rivolge un rassicurante sorriso "Devo misurarle la pressione" dice con una voce melodiosa e cauta ma allo stasso tempo sicura
Alzo il braccio verso di lui come sotto comando e lui ride leggermente iniziando a fare il suo lavoro per poi alzare lo sguardo su di me e far scontrare i nostri occhi
"Comunque piacere mi chiamo Zayn....Zayn Malik" mormora porgendomi una mano che io con insicurezza afferro sentendo una scarica di brividi percorrermi lungo la spina dorsale ma nulla paragonabile a quelli che mi fa provare Ian
È incredibile come quest'uomo sia continuamente nella mia mente e nel mio cuore, ormai è come se io sia dipendente da lui e la cosa grave è che non trovo modo per disintossicarmi da tutto ciò
È come se io e lui siamo nati per amarci, siamo pezzi di un'unico elemento che girano in sincronia in questo grande cerchio chiamato vita...
La mia attenzione viene catturata nuovamente da Zayn che non mi sono nemmeno accorta avere finito e che mi stava osservando con la testa leggermente chinata di lato
"Nina... non puoi neanche immaginarti tutto quello che si legge nei tuo occhi... tutti i sentimenti che sto percependo con un solo sguardo" mormora per poi sfiorare la mano con la mia e mordersi il labbro inferiore trai denti
Eccomi!!!
Non uccidetemi! Hahahahaha
Nuovo personaggio! Spero vi sia piaciuto il capitolo💙😍
Il prossiomo uscirà come al solito in fine settimana,
Che dite ci arriviamo ai 17voti? Dai fatelo per la nostra Queen♥😂
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Ho Il Tuo Nome Inciso Sul Cuore|| Nian
FanfictionIN REVISIONE Il mio cuore non può reggere tutto ciò no ne ha la forza mi sento male ho solo la forza di accasciarmi sul pavimento e piangere con una mano poggiata all'altezza del cuore che fa troppo male Nell'aria non si sente altro che le mie urla...