Epilogo

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Un mese dopo
Pov Nina
Mi accomodo sul divano di pelle nera del mio salotto dopo aver allattato la piccola Elena, è sera e mentre sorseggio un thè caldo e aromatizzato cerco di bon pensare a tutti i problemi di cui mi sarei dovuta occupare, tipo la stampa e le assillazioni di migliaia di paparazzi che cercavano di capire dove fosse finito Ian, se stessimo ancora insieme, della bambina, di chi fosse e altre mille domande che erano davvero assillanti.

Guardando l'orologio che segna le 21:30p.m mi chiedo come mai ancora Cameron e Zayn non siano arrivati, strano di solito non fanno mai così tardi. Possibilmente avranno trattenuto Zayn in clinica.

Mi alzo dal divano poggiando la tazza sul tavolino di vetro dinanzi ad esso e mi avvicino alla penisola della cucina sulla quale era depositato il mio cellulare. Lo afferro e chiamo Candice mentre dalle mie labbra fuoriesce un sospiro che lascia trasparire la mia stanchezza, badare alla piccola è davvero stancante ma alla fine non ne potresti fare a meno. Lei è tutto per me.

Dopo un paio di quei classici "bip" sento dall'altro lato del telefono la voce squillante e dolce della bionda "Ehi Nina!" Sorrido leggermente.
"Candy! Allora come va??"
Lei e Paul in quel periodo si erano moolto avvicinati, lei ripete che non c'è nulla tra di loro, ma bhu chissà
"Tutto okay dai, tu?"
"Ho appena messo a letto la piccola Ele dopo averle fatto prendere le vitamine e le medicine prescritte dal medico per i problemi di debolezza dei muscoli cardiaci"
"Ow... povera la mia nipotina" La sento sospirare con rammarico e prima che possa dire altro continua lei a parlare "ah Nina stavo per dimenticarlo... ho comprato un pelouche bellissimo per la bimba appena lo vedrai ne sarai entusiasta!" Urla dall"altra parte del telefono.

Dio questa ragazza ha un'entusiasmo davvero troppo contagioso

sorrido e mi mordo il labbro "bhe allora non vedo l'ora di vederlo"
"Ah nina...- Candica torna seria cosa che mi lascia un po' interdetta- si hanno notizie di Ian?" Dice con tono più serio e leggermente preoccupato

Quella domanda mi fece leggermente sobbalzare. Il tema "Ian" era come un tema Tabù tra di noi, non volevo che se ne parlasse mi portava alla mente troppi ricordi che preferivo rimuovere dalla mia memoria, apparte che dopo la nostra "discussione" il così detto è totalmente sparito... e in realtà non so come prendere questo suo gesto, è vero gliel'avevo chiesto ma in realtà non so se essergli grata oer aver rispettato le mie scelte o odiarlo per averlo fatto.

"No...- sbuffo passando una mano sulla penisola della cucina, in modo distratto quasi assente- e francamente poco mi importa, basta che Nikki mi lasci in pace ed eviti di assillarmi con le sue paranoie mentali" dico con tono fermo chiudendo la mano a pugno sul bancone.

Dopo aver parlato del più e del meno con la bionda attaccai sentendo il rumore del campanello. Andai ad aprire alla porta con un sorriso sulle labbra che si allargò ulteriormente vedendo Cameron e Zayn sull'uscio della porta.

Abbracciai entrambi e li feci accomodare. Era venerdì sera e come un mese da quella parte il venerdì era dedicato a noi tre e avvolte veniva anche la nuova ragazza di Zayn, Chiara. Il rapporto che c'era tra di noi si rafforzò ulteriormente dopo la dismission di Ele e la scomparsa di Ian dalla mia vita, non so la sua scomparsa aveva portato anche molti lati positivi: mi sentivo più libera e non avevo più quel macigno sul cuore che avvolte mi impediva anche di vivere.

Bhe per quanto riguarda Cameron aveva trovato un donatore compatibile, Paul e Candice stavano lavorando per aprire un'asilo per integrare tutti i figli di immigrati sbarcati in america e quanto riguarda me avevo la mia bimba che cresceva sana e forte... Posso dire di essere felice.

Intanto...

Pov Ian
Ed anche questo pacco era scaricato dal furgone, guardai con un dolce sguardo Katherine e le schiaccai il cinque in modo del tutto giocoso mentre la leggera e calda brezza estiva del Sud dell'Amazzonia mi scompigliava leggermente i capelli.

Dopo aver scaricato tutto e averlo portato nel campo rifugiati che avevamo allestito negli ultimi mesi per aiutare i poveri abitanti di questa zona dimenticata da Dio decidemmo di prenderci una pausa all'ombra di un'albero, vicino il nostro solito ruscello.

Accendemmo il fuoco con un po' di difficoltà, ma nulla di particolare e mentre Katherine si occupava della cena io mi spogliai e mi tuffai a fare il bagno. Mentre l'acqua mi scorreva addosso ripercorsi per un'istante gli ultimi mesi

Conobbi Katherine la bionda alta 1.73 nel periodo più buio della mia vita... dopo aver perso le due persone più importanti della mia vita e aver preso la decisione più giusta ma anche la più dolorosa della mia vita, quella di perdere per sempre.

Conobbi la bionda nel parcheggio di un motel mentre cercava di far avvicinare a se uno scogliattoli che si nascondeva, spaventato dal suono dei veicoli in piena autostrada, dietro un cespuglio

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Conobbi la bionda nel parcheggio di un motel mentre cercava di far avvicinare a se uno scogliattoli che si nascondeva, spaventato dal suono dei veicoli in piena autostrada, dietro un cespuglio.

La bontà di questa ragazza audace ma anche capricciosa, dall'aspetto angelico mi sorprese all'istante e da lì passammo la notte a parlare di sogni e speranze su un mondo migliore e da lì iniziò il mio viaggio con lei alla ricerca di me stesso e il senso della vita.

Fine.

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