Capitolo 23

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Entriamo in casa e appoggio la mia borsa sul divano. Tolgo anche la pelliccia e con Christian facciamo un tour della casa.  Appena saliamo al piano di sopra mi fermo istintivamente davanti una porta.
La apro e subito mi accorgo che è la sua stanza.

<<Ho indovinato>> mi giro per parlare con Christian ma lui è impegnato a guardare il mio sedere.

Faccio finta di non essermi girata e lo lascio fare. La situazione non mi spiace.

Vado verso un comodino dove ci sono delle foto incorniciate. Le guardo una ad una, nelle immagini ci sono i suoi genitori e una bambina dai capelli scuri come i suoi occhi, magrolina e con un sorriso enorme sul volto. <<Lei è mia sorella, si chiama Emily >> mi precede avvicinandosi e mettendosi dietro di me. Prendo la foto e mi accomodo sul letto.

<<Da quando sono piccolo i miei genitori si sono separati e mia sorella, essendo più grande, ha deciso da sola di stare con papà ed io, essendo più piccolo sono stato costretto a vivere con mia madre. Mio padre vive a Manhattan con lei... quanto darei per vederla, chissà come sarà ora.>> dice abbassando il capo.

<<E non hai mai pensato che una volta cresciuto saresti potuto andare lì con lei?>> chiedo <<No, perché sono stupido, perché ho sempre pensato che a lei non avrebbe fatto piacere la mia presenza dopo tanti anni>> mi spiega.

Con la mano gli accarezzo la nuca. Faccio scivolare la mano fino alla schiena e alzo la maglietta, inizio a fare dei cerchi immaginari con l'indice.
Christian si gira e mi sorride maliziosamente.

Questa volta sento io di voler avere un contatto maggiore così mi metto a cavalcioni sulle sue gambe e inizio a baciargli la fronte, poi lo zigomo, poi la guancia e in fine il naso. Rimango immobile davanti a lui senza muovermi e mi godo i suoi baci sul collo che mi mandano su un altro pianeta.

Stringo il suo volto tra le mie mani e lo bacio. La sua bocca è così calda... per non parlare delle sue labbra che dopo averle morse sono un po' più gonfie e rosse.

In questo momento la mia mente è in tilt, non ce la faccio a pensare razionalmente. Sento di voler diventate donna con lui. Voglio essere sua, lo voglio. Si, non lo avrei mai pensato prima d'ora ma come ho già detto non riesco ad essere razionale.

Contemporaneamente ci alziamo e io mi metto con le gambe avvinghiate alla sua vita. Delicatamente mi fa sdraiare sul letto e ricomincia a baciarmi il collo.

Gli tolgo a maglietta e con le dita traccio i suoi addominali scolpiti. Lui mi toglie la maglietta, i pantaloni e subito dopo rimane a fissare il mio corpo con desiderio, per non parlare del completino intimo che indosso: nero di pizzo, abbastanza provocante.

<<Sei sicura? Posso aspettare>> dice timido <<Sta zitto Christian>> dico baciandolo. Inizio a slacciargli la cintura, ad abbassargli i pantaloni fino a quando entrambi non siamo in completino intimo.

Lui è completamente sdraiato su di me e, siccome le nostre intimità si toccano, riesco a sentire la sua erezione indurirsi sempre di più attraverso i boxer.

<<Quanto cazzo sei bella Sophia>> dice baciandomi la pancia.

Ecco, ora iniziò ad essere nervosa. È il momento di spogliarci del tutto e quando mi giro per l'imbarazzo Christian se ne accorge <<Piccola, guardami>> dice rassicurandomi. Lo assecondo e mentre inizia a slacciarmi il reggiseno continua a baciarmi per non farmi sentire troppo in imbarazzo.

Poi continua col togliermi le mutandine. Lentamente mi da dei baci che partono dal seno fino all'inguine.

"Wooow, avanti abbassa quei dannati boxer. Tra qualche momento assisterai allo spettacolo più bello della tua vita cara Sophia".Ma che cazzo? È possibile che anche ora tu debba rompermi le palle? Abbasso velocemente il boxer e... "Quanto cazzo è gr****!" Questa volta hai ragione, che lunghezza.

Scuoto la testa per mandare questi pensieri perversi via dalla mia mente.

Christian si abbassa per prendere la bustina argentata che apre con i denti.

In questo momento è incredibilmente sexy. <<Se stai pensando a quanto sia sexy allora non immagini quanto sia bello averti sotto di me completamente nuda e con le orecchie in fiamme>> confessa baciandomi.

Lentamente si mette tra le mie gambe e con una spinta decisa entra dentro di me. Il bruciore che so provando in questo momento è immenso. <<Crhi-Christian>> dico buttando la testa all'indietro. <<Sentirti ansimare il mio nome è la cosa più bella di questo mondo>> dice. Dopo un paio di spinte il dolore diminuisce e fa spazio al piacere così allargo di più le gambe.

Man mano che le spinte aumentano, aumenta anche la velocità e quando sto quasi per arrivare al culmine del piacere metto la mano tra i capelli di Christian.

Immediatamente il battito aumenta e incomincio a sudare. Dopo due spinte lo vedo venire davanti a me e automaticamente vengo anch'io.

Subito esce da me ma rimaniamo ancora un po' uno sopra l'altro. <<Sei stata bravissima piccola>> sussurra con la voce roca e profonda <<Mi manca già essere verginella>> dico ironicamente.

Dopo esserci scambiati qualche sorriso lui si accascia affianco a me
circondando la vita con il braccio.
Entrambi ci addormentiamo, io col suo fiato sul collo.

Ciao! Il primo di tanti capitoli un po' più spinti... è la prima volta che scrivo cose del genere per cui se la descrizione non soddisfa le vostre aspettative, vi prego comprendetemi perché non ci ho ancora preso la mano... baci stellari💫❣️

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