Capitolo 25

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#11:30#

<<Mamma?>> risposi portando il telefono all'orecchio <<Ti va di venire a pranzare a casa? Sai mia figlia, da quando ci siamo trasferiti, l'ho vista complessivamente tre ore>> disse mia madre sarcasticamente.

<<Va bene mamma, arrivo. Ma ho una proposta da farti>> dissi io mettendo il viva voce e legandomi i capelli in una coda alta <<Avanti sentiamo>>
<<Se venisse anche Sarah? Insomma non sarebbe male>> proposi io con uno stupido sorriso sul volto.

<<Se le piace il ragù perché no>> rispose lei ridendo.

A questo punto salutai mia madre è la ringraziai per poi dirigermi in cucina dove c'erano Christian e Sarah e chiacchierare sul divano.

Mi avvicinai a Christian e mi sedetti sule sue gambe <<Christian, dovrai accompagnare me e Sarah a casa mia, mamma ha invitato anche lei a pranzo>> spiegai io guardandolo dritto negli occhi, quegli occhi che mi trasmettevano una miriade di emozioni, il suo sguardo mi elettrizza fa e mi da forza.

<<Non è giusto, anche io>> disse lui apposta <<Vorrei tanto ma...>> presi il suo viso tra le mani e lo baciai dolcemente.

Riguardo alla questione dei miei genitori ne avevamo già parlato qualche volta, non ero ancora sicura di raccontare tutto a mia madre e a mio padre, anche perché stavamo "insieme" da neanche una settimana.

Fosse stato per me avrei raccontato già tutto a tutto il mondo ma mi spaventava la reazione degli altri, specialmente quella dei miei genitori.

Christian ci accompagnò a casa mia e se ne andò lasciandomi un dolce bacio a stampo prima di riandarsene.

Aprii la porta ed entrai in facendomi assalire dal l'odore di sugo che mi fa sentire veramente a casa. Mi diressi con Sarah al mio fianco in cucina dove mamma era intenta a preparare qualcosa di buono e gustoso come solo lei sa fare.

<<Mamma, sola in casa?>> chiesi assaggiando un po' di sugo <<Tuo padre sarebbe rimasto in ufficio e io avrei continuato il mio lavoro qui a casa>> spiegò lei portando lo sguardo sul mio collo per poi guardarmi dritta negli occhi.

Non capì. Cosa aveva da guardare in quel modo? <<Chi ti ha fatto quei segni sul collo>> domandò lei immediatamente. Subito io e Sarah ci guardammo con gli occhi spalancati.

<<Eh b-beh, nu-nulla di che>> risposi io balbettando. <<Ti ho visto prima quando scendevi dalla macchina e baciavi quel ragazzo>> mi avvisò mia madre portando i piatti in tavola.

Istintivamente misi una mano sui succhiotti che avevo e raccontai a mia madre la relazione che stava nascendo tra noi due <<Ti piace davvero>> chiese lei stringendomi la mano.

Io annuì facendo un piccolo sorriso.
<<È davvero un bel tipo>> disse subito dopo e tutte scoppiammo a ridere. <<Mamma, non allargarti è troppo giovane per te>> risposi ironicamente.

Il pranzo proseguì serenamente mentre parlavamo di come ci fossimo avvicinati. Gli spiegai, inoltre, che all'inizio non potevamo neanche guardarci per quanto ci odiavamo.

<<Signora Rose, le serve una mano?>> chiede Sarah verso il lavandino in cucina <<Ah non ti prego, chiamami semplicemente Meredith, se volete andate a rilassarvi, ci penso io qui>> disse mia madre. Quando la chiamano per cognome dice di sentirsi vecchia.

<<Va bene, Meredith>>

<<Mamma, io e Sarah andiamo in giro>> avvertì mia madre prima di uscire.

Adolescenti. [ Stay Strong ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora