Capitolo 19

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<<Ciao Sophia>> dice baciandomi la fronte <<Ciao>>.

Eccomi qui sola in casa, a ripensare alle cose che ci siamo detti e fatti stanotte io e Christian. Sta mattina mi sono svegliata con il suo fiato sul collo e quando sono andata a guardarmi allo specchio avevo un piccolo succhiotto sopra di esso, me lo ha fatto mentre dormivo. Pensa Sophia pensa. Mi sto annoiando tantissimo, in casa sono sola, vorrei tanto mangiare per ammazzare il tempo ma il mio stomaco andato a male non me lo permette. Apro il PC e inizio a vedere un film drammatico fino a quando vengo interrotta dallo squillo del mio cellulare: Mamma. Casa vuole?

<<Che vuoi?>> rispondo seccata
<<Amore, oggi c'è l'Open Day nel collage che dovrai frequentare e mi chiedevo se volessi andarci accompagnata da Sarah o suo cugino. Magari, andare lì oggi, ti servirà per crearti una panoramica di come sono i corsi... Purtroppo io non posso accompagnarti, come ho già detto sono impegnata con il lavoro. A dopo amore>> chiude la chiamata senza neanche darmi la possibilità di ricambiare. Sono stufa dei miei genitori, che presi dal lavoro, non danno importanza e attenzione alla loro figlia. Si ok, ho diciassette anni, ma sono pur sempre l'unica figlia che hanno, no?

Senza aspettare un attimo chiamo Sarah per chiedergli se può accompagnarmi a scuola e fortunatamente mi dice di sì e che ci sarà anche Christian.

Riguardo alla questione dei miei genitori, me la vedrò con loro più tardi, non ho voglia di rovinarmi la giornata  facendomi sopraffare da brutti pensieri che non fanno altro che rattristirmi.

Raggiungo la mia stanza un'ennesima volta per cambiarmi e dopo essermi messa un comodo legins e una felpa dell'Adidas scendo giù per cercare di guardare il film. La sua trama è molto bella, parla di una ragazza nata in vitro per salvare la vita di sua sorella colpita da una grave forma di leucemia.

*Driiiiiin*
Ah, ancora? Ma che diamine, sarò mai in grado di vedere questo benedetto film il Santa pace? Vado alla porta e guardo attraverso lo spioncino. Bianca,cazzo. Casa faccio, apro? Prendo un respiro profondo e con molta sicurezza apro la porta. Prima che possa salutarla entra con passo deciso in casa e inizia a tirarmi le ciocche di capelli. Fortunatamente riesco a prendere la sua faccia e, dopo essermi liberata dalla sua presa le tiro un pugno sul suo naso a punta facendogli uscire un bel po di sangue.

<<Cosa diavolo ti prende? Chi ti credi di essere per entrare in casa mia?>>
<<Sono la ragazza a cui hai strappato il ragazzo, mi stai rendendo la vita impossibile da quando sei qui. Ritornatene nel tuo cazzo di paese,Troia>>
Scoppio in una risata fragorosa suscitando in lei uno sguardo confuso. Quando sto per dire a Bianca il motivo per la quale Christian l'ha lasciata indietreggio subito e penso che sia suo compito dire a Bianca ciò che sta succedendo.
<<Vuoi andartene?>> ritorno subito seria. Senza dire niente esce di casa.
Mi siedo sul divano e appoggio una mano sulla mia fronte.

Cosa diamine sta succedendo? Sento che stare con Christian è cosa difficile ma mi piace davvero e se lo lasciassi per una stupidata del genere me ne pentirei amaramente. Gli spiegherò tutto non appena ci incontriamo. Di vedere il film non se ne parla, è probabile che tra due minuti viene qualcuno a suonare alla porta. Prendo il cellulare e digito il numero di Christian. <<Ciao, a che ora c'è l'Open Day?>> dico con la voce tremante <<Passerò prima di pranzo, andremo a mangiare un pezzo di pizza e poi ce ne andremo direttamente a scuola in modo da arrivare puntuali.>> spiega <<Va bene>>
<<Hey, ma è successo qualcosa? Hai il fiatone>> decido di spiegargli la faccenda non appena ci incontreremo <<No, tranquillo. A dopo>> dico cercando di sembrare più tranquilla possibile <<A dopo, principessa>>.
Chiudo la chiamata con il sorriso stampato sul volto. Anche nei momenti più brutti riesce sempre a rendermi felice. Quando sto per posare il il telefono, ecco che mi chiama Sarah. <<Sophia, ti va di venire a casa mia? Così Christian passerà da me e prenderà anche te.>> senza esitare accetto. Cosa sto a fare qui ad annoiarmi? Prendo il parka ed esco di casa. Nel frattempo metto le cuffie e inizio ad ascoltare "Dangerously" di Charlie Puth ma vengo interrotta da una voce maschile che mi chiama da lontano, mi giro per vedere chi sia e dall'altra parte del marciapiede vedo Alex. <<Anche tu da Sarah?>> dice urlando <<Si. Ci avviamo insieme>> chiedo raggiungendolo sull'altro marciapiede

<<Come va con Sarah?>> sono cose che non dovrebbero interessarmi ma sono un'amica stretta di entrambi quindi non mi creo problemi a chiederlo <<Tutto bene, ci vediamo tutti i giorni>> sono contenta per loro <<Invece con te e Christian>>Chiede di punto in bianco decido di raccontargli la nostra situazione <<Andrebbe tutto a meraviglia se non fosse per quella vipera di Bianca>> alza gli occhi al cielo è questo sta a significare che neanche lui accetta la compagnia di Miss Fondotinta <<Quella sottospecie di cane in calore non posso proprio sopportarla>> entrambi scoppiamo in una risata fragorosa.
Dopo circa un quarto d'ora arriviamo davanti casa di Sarah.

<<Ciao entrate>> dice dandomi un bacio sulla guancia per poi saltare addosso ad Alex. Sono troppo carini.

<<Sophia, cosa hai fatto sulla guancia? Hai un ematoma enorme sopra>> dice toccando il punto ferito.

Vado a guardarmi allo specchio.
<<O mio dio, è orribile>> urlo spostandomi la ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ho un livido enorme sulla guancia che prende tutto lo zigomo. Sicuramente me lo ha procurato Bianca mentre cercava di tirarmi i capelli. 

<<Me lo ha procurato Bianca. Oggi è entrata con la quinta in casa mia e mi ha incolpata della situazione che si era creata tra lei e Christian. Poi mi ha messo le mani addosso e per difendermi le ho tirato un pugno sul naso facendogli uscire del sangue>> immediatamente Sarah ed Alex scoppiano a ridere.

<< Prendiamo un bicchiere di The?>> dice Sarah accompagnandoci in cucina.  <<Va bene>> diciamo io ed Alex in coro. Iniziamo a discorrere del più e del meno sorseggiando il The fino a quando veniamo interrotti dal campanello. <<Sarà sicuramente Christian>> dico alzandomi per andare ad aprire. Mi dirigo verso la porta e quando la apro lo vedo. <<Ciao principessa.>> con l'indice sfiora mento e mi alza il viso dandomi un piccolo e dolce bacio a stampo. Mette il braccio dietro la mia schiena e insieme andiamo dagli altri in cucina.

Christian si siede e prima che possa farlo anche io, mi prende la vita è mi fa accomodare sulle sue gambe.
Delicatamente mette la sua mano fredda sotto la felpa e inizia a creare dei cerchi immaginari con il pollice.
Al suo tocco rabbrividisco e irrigidisco la schiena.  <<Tranquilla>> sussurra sfiorando le labbra nell'incavo del collo. Decido di assecondarlo e lo lascio fare.
Lentamente sposta la mano sulla mia pancia e, a piccoli passi, arriva al mio seno e inizia a giocare con il ferretto del reggiseno. <<Ma sei pazzo? Smettila>> dico cercando di togliergli la mano sotto la felpa, ma è talmente forte che ogni mio tentativo è inutile. <<Potrebbero vederti, togli la mano>> lo rimprovero ma mi zittisce con un bacio a stampo <<È così caldo qui sotto. Inoltre, se ti agiti, potrebbero accorgersene, per cui stai tranquilla.>> ogni volta che cerco di arrabbiarmi con lui finiamo sempre col riderci in faccia, è impossibile essere arrabbiati.

<<Hey, cos'è quello che hai sulla guancia?>>  dice Christian mentre ci trasferiamo in sala <<Ah, volevo appunto parlarti di questo>> inizio a raccontargli per filo e per segno cosa è successo a casa e nel suo sguardo si legge molta rabbia. 

<<Io non gli ho raccontato nulla perché credevo che se glielo avessi detto tu ti avrebbe ascoltato. Se lo avessi fatto io sarebbe stata la fine>> dico con un piccolo sorriso malinconico sul volto <<Parlerò io con lei>>. Mi prende il viso e inizia a darmi dei piccoli baci intorno alle labbra senza mai sfiorarle <<Non torturarmi in questo modo. Baciami>> lo imploro. Immediatamente fa unire le nostre labbra in un bacio che pian piano si fa sempre più passionale. Non ci stacchiamo per prendere fiato, anzi, entrambi sentiamo il bisogno di avere un contatto maggiore.

<<Dovremmo andare. Ci dispiace interrompere il vostro momento>> urla  Alex dall'altra parte della sala. Io e Christian ci guardiamo e scoppiamo a ridere. <<È meglio andare. Continueremo stasera>> dice dandomi un altro bacio a stampo e mostrando un sorriso malizioso.

Usciamo di casa e ci dirigiamo verso la pizzeria.

Adolescenti. [ Stay Strong ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora