Capitolo X

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Matt Costa - Wash Away

Charlene Soraia - Wherever You Will Go (The Calling Cover)

Shawn McDonald - Gravity


Nel viaggio di ritorno da casa di Louis, Harry aveva cercato di cacciare tutto dalla sua mente e non pensare a nulla. Nonostante il movimento della macchina l'avesse aiutato a rallentare i suoi molteplici pensieri, questi erano ancora accesi e agitati dietro le palpebre chiuse. Quando la macchina si fermò e il motore venne spento, Harry spalancò gli occhi, un improvviso senso di vertigine simile a un pugno sullo sterno.

"Siamo arrivati," gli disse Zach con tono gentile.

Inspirando profondamente, Harry sollevò lo sguardo verso il suo appartamento. Attraverso i finestrini scuri della macchina, il mondo aveva assunto una tonalità grigia, triste e sfinita. Dio, non poteva andare lassù. In quel momento, solo l'idea di ritrovarsi nel suo appartamento vuoto, disseminato di minuscole tracce della presenza di Louis... no. Era troppo intimo, troppo personale per Harry per vederci chiaro. Non poteva farcela da solo.

Sprofondando nuovamente sul sedile, Harry cercò di controllare il senso di smarrimento che l'opprimeva. "Scusa, avrei dovuto..." Scuotendo la testa, scivolò ancora più in basso. "Non è che puoi portarmi da Niall? Per favore."

"Certo," disse Zach con dolcezza. Passò un secondo prima che aggiungesse, cauto, "È tutto a posto, Harry?"

Neanche un po'.

Harry si sforzò di sorridere e sperò che non apparisse una smorfia come gli sembrava. "Mi passerà. Ti ringrazio."

Con ciò, chiuse nuovamente gli occhi e aspettò che il rombo del motore gli vibrasse nel sangue e nelle ossa.

Non fu un lungo viaggio, dato che Niall e Barbara si erano trasferiti in un appartamento vicino Hyde Park un paio di mesi prima, ma sembrava come se il tempo si fosse elasticizzato. Percepì quei dieci minuti come se fossero venti. Quando Zach lo informò che erano arrivati, Harry gli elargì un altro sorriso stiracchiato.

Attese il passaggio di un gruppo di turisti prima di uscire dalla macchina e dire a Zach che l'avrebbe chiamato una volta pronto a tornare a casa. O magari avrebbe chiamato un taxi e basta. Prima o poi, avrebbe dovuto smetterla di nascondersi dal mondo – specialmente dato che lui, Zayn e Niall avevano comprato i biglietti aerei per il Brasile per il sabato successivo in tempo per la terza partita dell'Inghilterra. Nick avrebbe dovuto far trapelare la notizia della partecipazione di Harry il giorno dopo, dando loro la possibilità di affrontare le reazioni.

Gli avrebbe fatto bene allontanarsi da Londra per un po'.

Harry si ingobbì nel suonare il campanello, dando le spalle alla strada e lanciando un'occhiata alla videocamera di sicurezza sopra la porta. Fu la voce di Barbara ad arrivare attraverso il citofono, un accenno di risata nelle sue parole. "Non abbiamo appena lasciato casa tua, H? Zayn potrebbe aver ragione su quella storia della co-dipendenza, sai."

Per la prima volta, a Harry venne in mente che avrebbe dovuto chiamare prima; Barbara ultimamente era stata spesso all'estero per lavoro e non sarebbe riuscita ad andare in Brasile con loro, quindi il fatto che Harry stesse togliendo del tempo a quello che lei e Niall avrebbero potuto passare insieme... Egoista.

"Mi dispiace, Babs. Non volevo... Ho bisogno di parlare con Niall, ma se non è un buon momento..."

"Ma smettila," gli disse lei. "Sei sempre il benvenuto qui, lo sai. Entra pure."

Wear It Like A Crown [Larry Stylinson • Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora