Capitolo 6

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《Clare?》sento chiamarmi 《Stai bene?》
Sbatto le palpebre più volte per riprendere lucidità.
Davanti a me c'è Dwight. Non è più come prima.
《Sì. 》annuisco.
Sto stritolando tra le mie mani la bustina con gli snack.
Cosa diavolo è successo?
Non riesco a stare calma. I miei muscoli sono tesi. Sento una carica di adrenalina dentro di me, ma non ne capisco il motivo dato che non mi sono mossa da qui.
《Guarda cos'hai fatto!》dice lui guardando la bustina, o ciò che ne è rimasto.
Ho i brividi in ogni parte del corpo. Come può essere successa una cosa del genere?
Aveva due occhi neri. E intorno al suo viso si stavano formando delle venature.
Sono scioccata. Non posso essermi immaginata tutto.
《Che ore sono?》chiedo. Non vedo nessun orologio.
Sarà passata un'ora credo.
《Non lo so.》ammette lui.
Inizio a sentire dei crampi alle mani.
《Tra quanto arriviamo?》alzo la voce in modo che tutti i presenti su quest'aereo possano sentirmi.
《Cosa diavolo ti urli?》sento una voce femminile venire da dietro di me.
《Mancano meno di trentacinque ore all'atterraggio.》risponde un ragazzo alla mia destra.
O mio Dio. Un giorno e mezzo bloccata qui sopra.
Spalanco gli occhi sconcertata. Il respiro diventa affannoso.
Voglio liberarmi da questi nastri.
Inizio a dimenarmi nella speranza di allentare la presa.
Sento una vocina dentro di me che mi sussurra di essere diventata pazza ormai, di aver perso il lume della ragione.
《Ehi calmati.》la sua voce è quasi percettibile.
Avvicina una mano al mio viso e mi accarezza una guancia. Il contatto mi provoca una certa frenesia, ma è riuscito a farmi rilassare, non del tutto però.
《Ma...》sposto lo sguardo dalla sua mano sinistra al nastro che la teneva legata ben stretta 《come hai fatto a liberarti? 》domando esterrefatta.
《Ho i miei segreti.》sorride.
Non riesco a farne a meno: continuo a pensare al suo aspetto di prima. Sembrava... posseduto.
E se sono state le ombre a fargli questo?
Ogni secondo che passa, la mia mente formula una nuova domanda alla quale non riesco a trovare una risposta sensata.
《Puoi farlo anche a me?》gli chiedo, quasi supplicandolo.
Si avvicina e inizia a lavorare con il nastro.
Dopo pochi minuti, mi libera.
Scuoto il polso per fargli perdere questo chiaro pallore.
《Riguardo a prima... cos'è successo?》gli chiedo.
《L'aereo ha avuto una piccola turbolenza. Da quello che mi ha detto Peter, ci ha lasciato intendere che non è stato nulla di grave.》spiega 《Oh, Peter è l'agente che mi ha scortato fin qui.》precisa.
Annuisco.
《Ho sentito delle urla.》mi affretto a dire.
《Oh si, in prima fila.》fa un cenno del capo davanti a se.
Mi sporgo per vedere meglio.
Intravedo solo tre ammassi di capelli biondi spettinati.
Ma niente può giustificare ciò che ho visto.
《Ascolta, io ho visto...》 mi blocco. Cosa posso dirgli?
"I tuoi occhi sono diventati magicamente neri e la tua faccia si è riempita di vene."?
Mi scambierebbe per una pazza. Non voglio dirglielo.
《Ho visto quella ragazza li fissarti. 》 indico con un cenno del capo una ragazza mora.
È la prima cosa che mi è passata per la testa. Lui si gira a guardarla.
Perfetto! Ora penserà che provo qualche sentimento di gelosia nei suoi confronti o roba simile.
Lui sembra spaventato.
《Qualcosa non va?》domando.
《Nulla.》gira la testa dal lato opposto.
Io rivolgo lo sguardo fuori dal finestrino.
Una hostess, non quella gentile di prima, ci porta del cibo. Non fa caso alle nostre mani slacciate.
Mi imbocca con un cucchiaio bianco di plastica. La mia cena è del riso.
Mi guarda male ogni volta che rifiuto il cibo. Mi ricorda tanto Grace.
Dwight non mangia niente. È rimasto con gli occhi chiusi da sta mattina.
Mi domando cosa stia pensando.
Finito di mangiare, mi posizionano sullo schienale un morbido cuscino. Il primo comfort che ho ricevuto oggi.
Appoggio la testa di lato e i miei occhi si chiudono lentamente. L'ultima cosa che vedo è la mano destra di Dwight legata con il nastro, chiusa in un pugno.

Mi trovo in una stanza buia. Non c'è nessuno. Il silenzio predomina ogni parte di questo luogo ristretto.
《Vieni. 》sento sussurrare.
Proviene oltre le mie spalle.
Io cammino nella direzione opposta. Il battito cardiaco accelera man mano che la voce si fa più vicina.
《Vieni.》si sente ancora.
Continuo a ignorarla.
《Vieni. 》si fa sempre più vicina. Mi giro di scatto.
Non trovo nessuno.
Sento la tensione iniziare a sciogliersi.
Mi volto e me la trovo davanti.
《Vieni.》sussurra di nuovo.
L'ombra mi passa attraverso. Mi sento indifesa difronte a tutto questo.
Vengo catapultata in una stanza dalle pareti grigie.
《Benvenuta Clare》è la voce di una donna.
Vengo di nuovo trasportata in un'altra stanza dalle pareti viola. Mi guardo intorno e noto una guardia che ride. Nella mano sinistra, ha stretta tra le dita una fiala con un liquido azzurro all'interno.
Sento una scossa.
Mi trovo in una stanza buia.
C'è silenzio. Cammino in avanti e mi blocco alla vista di un tavolo con una luce opaca sopra.
《Andrà tutto bene.》sento dire.
Qualcuno mi copre gli occhi da dietro. Il mio cuore fa una capriola.
《Ora puoi. 》è la voce di ragazzo.
Si allontana leggermente da me per farmi vedere.
Il colore rosso mi acceca la vista.
Sento un'altra scossa.
Sono faccia a faccia con una creatura dagli occhi neri.
Mi ricorda quello che ho visto sul viso di Dwight.
È una figura esile e minuta. Ha dei capelli dorati che le ricadono disordinati sulle spalle.
Abbasso lo sguardo. Sono legata ad una sedia con una corda spessa.
Sento delle urla e delle voci confuse.
《No! Non farlo!》è Dwight. Ha le lacrime agli occhi.
Sposto lo sguardo sulla figura che si alza dinnanzi a me.
Si avvicina con fare minaccioso. Vedo lo scintillio di una lama, stretta nella sua mano destra.
《No!》un urlo di disperazione. Dwight sta piangendo. Cerca di dimenarsi dalle corde che lo tengono bloccato ad un pezzo di legno piantato con forza nel pavimento.
Resto immobile. Perché non mi muovo?
Estrae il pugnale. Lo sento infilarsi nella mia pelle, in profondità. Il dolore è lacerante. Mi sta perforato una gamba. Non riesco a capire quale. Le pulsazioni si stanno sparpagliando in ogni parte del mio corpo. Mi getto in avanti e cado, sbattendo la testa sul pavimento lucido.
《Vieni...》sento sussurrare ancora una volta.

Angolo autrice.
So che questo sogno è molto, ma molto confuso, però è molto significativo per il continuo di questa storia.
Cosa ne pensate di Dwight? Avete delle opinioni su di lui?

La mia lettera DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora