삼 십 칠

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Il mio mondo si ridusse ad un fischio: un suono debole ma stordente, così tanto da lasciarmi sconvolto per pochi secondi.
Tutto ciò che sentivo era Jungkook che mi richiamava dalla sua posizione sull'asfalto, stringendomi una gamba e pregandomi di chinarmi.

Mi inginocchiai di fronte a lui senza proferire parola, immobile immerso nei suoi occhi spaventati, distrutti e disperati. Ansimava e gemeva di dolore, guardandomi pieno di suppliche.
Non avevo idea su cosa dire o fare e avvolsi semplicemente le sue mani nelle mie con tutto l'amore possibile, intimandogli di stare fermo e rilassato per evitare l'ulteriore allargamento della ferita e della conseguente perdita di sangue.

"Resisti, okay?" Sussurrai mentre piccole lacrime bagnavano il mio viso e gocciolavano sul suo, così mi tolsi la  giacca e feci in modo di evitare che il sangue continuasse a macchiare l'asfalto, tutta quella vista di rosso cremisi mi stordiva e al contempo mi preoccupava sempre di più.

Lo sentii fermarmi e stringermi i polsi con la poca forza che aveva, scuotendo la testa rassegnato.
"Taehyung, no."

"Staring at the sink of blood and crushed veneer
tell my love to wreck it all
Cut out all the ropes and let me fall
My, my, my
Right in the moment this order's tall."

"Cosa stai dicendo? Certo che sì." Lo liquidai scuotendo velocemente il capo e continuando a premere sulla ferita con più impegno e concentrazione.

"Tae, guardami. Sto morendo." Ammise cominciando a singhiozzare amaramente, pregandomi di guardarlo.

"No, no, tu non puoi morire." Dissi ridendo incredulo e terrorizzato, riducendo però la mia voce ad un sussurro quando lo vidi scuotere la testa e portare le mani al mio viso chiedendomi di abbassarmi per guardarlo perfettamente in volto.

"Non lasciarmi, no. Avevi promesso, Kookie. Il nostro bellissimo albero? Dobbiamo andarci insieme e verderlo crescere, ricordi?" Gli risposi stringendo le sue mani ora sul mio volto e posando le mie labbra con dolcezza sulle sue.

"Tae..." la sua voce era calma e flebile, ridotta ad un sussurro rassegnato.
"Promettimi che ti innamorerai ancora." Mi chiese guardandomi intensamente cominciando a singhiozzare. Il dolore era troppo forte, vedevo chiaramente quanto cercava di nascondermelo invano.

"Io amo solo te, Jungkook. Sopravviverai, lo so." Ammisi cercando di convincerlo. Non sarebbe morto, avrebbe vissuto la sua vita con me come era destinato a fare. Accarezzai l'anello che aveva alcora al dito. Poteva farcela, sì.

"Promettimelo." Singhiozzò scuotendo il capo, continuando a chiedermelo.

"Te lo prometto." Dissi stringendo con più forza le sue mani e avvicinandomi per baciarlo di nuovo, cercando convinzione nelle mie parole più per me che per lui. Si rilassò e mi sorrise, accarezzandomi una guancia.

"And now all our love is wasted
Then who the hell was I?
'Cause now I'm breaking at the bridges
And at the end of all your lies
Who will love you?
Who will fight?
And who will fall far behind?
Come on, skinny love."
Skinny Love- Birdy


"Prenditi cura del nostro albero.
Ti amo, Taehyung." Mi dedicò un ultimo grande sorriso, per poi chiudere le sue palpebre dolcemente e con tenerezza mentre le sue mani si staccavano dal mio viso e ricadevano esanimi a terra. Lo scossi piano terrorizzato, cercando di destarlo dal suo sonno e riportarlo cosciente tra le mie braccia, ma tutto ciò che riuscii a fare fu imbrattarmi le mani di sangue e accorgermi del cappotto ormai zuppo e pregno di quella sostanza color cremisi.

"Jungkook, svegliati." Andai in panico quando anche ad agitarlo non si svegliava e le lacrime continuarono a scivolare impetuose sulle mie guance, cadendo e mischiandosi alle sue ancora secche sul suo volto, circondandogli il viso e il collo.

"Jungkook, ti prego. Svegliati e abbracciami, dimmelo che stai bene, che è tutto okay. Dimmelo!"
Cominciai ad urlare e continuai con più spavento quando i medici si avvicinarono e mi staccarono dal suo corpo ormai immobile sull'asfalto, mentre tutto il silenzio che si era creato venne sostituito da un via vai di carabinieri, medici e squadre di agenti speciali.

"Non portatemelo via!" Gridai con tutti il fiato che avevo in corpo, scalpitando e buttando fuori tutte le viscere del mio dolore.

Forte, impetuoso.

La rabbia e il panico si erano impossessati di me mentre Jungkook mi veniva trascinato via su una barella e chiuso in un sacco apposito ermetico, allontanato per sempre dalle mie braccia.
L'ultima cosa che vidi fu il sorriso angelico dipinto sul suo viso, poi il buio prese il sopravvento accompagnato da un forte dolore.
Jungkook era morto, e la mia anima con la sua.

~





INSERIRE MINACCE DI MORTE QUI








(Spero si capisca bene, Taehyung non è morto e la storia non è ancora finita
Quindi non toglietela dalla biblioteca.)

School. ➳ Taekook ❀ {COMPLETATA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora