Josh si avvicinò a passi lenti e io feci lo stesso. Mi abbracciò subito e con il sorriso stampato in faccia mi disse:
<< Soledad non sai che notizia ho ricevuto... So che può essere una cosa brutta ma allo stesso tempo è bella... >>
<< Che notizia?? >>
<< Mio padre ha detto che ha trovato un amico in grado di ospitare me...ovvero quando verranno a catturarci io dovrò scappare con questo signore, così sarò salvo. Ma la cosa brutta è che mio padre non può venire con me... >>
Aveva gli occhi lucidi mentre parlava e mi venne da piangere, lacrime di felicità miste a tristezza.
<< Oddio è bellissimo Josh! Mi dispiace un sacco per tuo padre...>>
<< Si... Ma devo farmi coraggio e andare avanti, non piangere piccola>>
Piccola.
Quando mi chiamò così mille brividi mi percorsero lungo la schiena.
Lui se ne accorse e si staccò dal nostro abbraccio.
<< Hai freddo?>>
<< Forse un po' >>
Mi passò la sua giacca.
<< No Josh, fa niente... Grazie ma non ne ho bisogno>>
<< Oh invece eccome se ne hai bisogno, tieni>>
<< Grazie ma non ho più freddo>>
<< Sei testarda però eh!>>
<< È il mio secondo nome>>
Dopo aver passaggiato una mezz'oretta ritornando davanti casa mia e invitai Josh a cenare con me e la mia famiglia. Lui accettò.
<< A stadera Sol! Ci vediamo>>
Lo salutai e ritornai dentro casa.
<<Mamma! PAPÀ! Ho invitato un amico a mangiare sta sera da noi, va bene?>>
<< E chi sarebbe questo amico?>> domandò mio padre.
<< Si chiama Josh >>
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Ecco un nuovo capitolo!!
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Libera Come Una Farfalla
RomantizmEra il 1944. Soledad stava passeggiando tranquillamente appena vede furgone delle SS fermarsi proprio davanti a casa sua. In casa c'erano suo padre, sua madre e suo fratello. Era buio. Non sapeva cosa fare. All'improvviso però sentì una voce proprio...
