Capitolo 33

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Sono molto agitata per questo incontro con i miei genitori e infatti, quando arrivo a casa loro suono il campanello con dito tremante.
Mia madre viene ad aprire e mi sorride - Ciao tesoro - dice abbracciandomi.
- Ciao mamma - ricambio l’abbraccio ed entro in casa. - Come state? - le domando in quanto non ci sentiamo da un po’.
- Non bene Jen, ma piano piano ci riprenderemo -  mi siedo al divano del loro soggiorno e mio padre ci raggiunge.
- Ciao Jen - mi saluta lui.
- Buongiorno papà - ricambio il saluto mentre si siede accanto a me.
- Vorrei parlarvi - mia madre e mio padre si guardano preoccupati.
- Certo cara, cosa è successo? - mi domanda Liam Carter mentre mamma si accomoda sulla poltrona difronte a noi.
- Non so se voi sapete che io e Sam abbiamo rotto… - entrambi fanno sì col cenno del capo. Non gli domando nemmeno come abbiamo fatto a saperlo perché non mi interessa. Ho un argomento molto più importante da trattare. – Bene. - dico solo.
- Era di questo che volevi parlarci? - mi chiede mio padre scrutandomi in volto.
- No papà, non è di questo che voglio parlarvi. Ma di una cosa ancora più importante.
I loro sguardi si fanno ancor più preoccupati di prima. - Allora di cosa? - chiede mia madre allarmata.
- Tranquilla mamma, va tutto bene è solo che…sono incinta.
Entrambi gridano. - COSA? - Guardarli restare a bocca aperta mi fa sogghignare. Ero sicura che quando avrei detto che volevo parlargli non avrebbero mai immaginato ad una gravidanza.
- Si, sono incinta di circa otto settimane. -  mi alzo in piedi e mi massaggio la pancia.
- Tesoro, non ci posso credere! - Mio padre inizia a piangere mentre mia madre si alza per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia.  - Diventerò nonno? - domanda ancora lui incredulo.
- Sì papà, ma non è tutto… Aspetto due gemelli. - Vedo di nuovo lo stesso sguardo di incredulità ritornargli sul volto.
- In effetti ora che ci faccio caso hai un po' di pancia! Oddio che cosa meravigliosa, sono emozionata. Perché non ce l’hai detto prima? - mia madre torna barcollando a sedersi sulla poltrona.
- E come potevo mamma? Eravate tutti presi dalla morte di Morgan e in quei giorni io ero devastata perché sapevo che lui contava molto più di tutto questo -  A queste parole mio padre alza una mano e dice - Tutto questo? Jen stiamo parlando dei miei nipoti che per me saranno la cosa più bella del mondo! - Oh papà, le lacrime iniziano a rigarmi il viso e mia madre mi passa un fazzoletto. Ammetto che mamma è molto cambiata, oppure lei è sempre la stessa sono io che la vedo sotto un’altra luce dopo la confessione di mio padre quel giorno in ospedale.
- Ma ora viene la domanda più importante… Sam lo sa? - mia madre si tocca il mento mentre mio padre mi fissa.
- No! E non intendo dirglielo almeno per ora e anche voi mi dovete promettere che non gli direte niente - sono ferma sulla mia decisione, non voglio che Sam lo sappia o almeno non ancora.
Voglio sentirmi pronta di dirglielo e di affrontarlo e so che quel momento ancora non è arrivato.
- Ma Jen… lui deve sapere che è il padre dei bambini.
- Mamma. Per una volta dovete tenere questo segreto per voi, è una cosa molto importante per me. Me lo dovete promettere.
Mal volentieri entrambi acconsentono a questa mia richiesta.
- Benissimo, grazie – sorrido di gratitudine.
- Forza, ora andiamo a mangiare. Devi nutrire i miei nipoti - afferma mia madre mentre ci dirigiamo in cucina.
Pranziamo con timballo di patate e insalata mista.
- Tutto buonissimo mamma - le dico quando finiamo di mangiare un pezzetto di dolce alle mandorle.
- Sono contenta che ti sia piaciuto. Hai già pensato ai nomi da dare ai bambini?
- Forse mamma, ma ci devo pensare ancora bene - le dico perché non ho ancora le idee chiare.
- Capito tesoro. Quando sarà dovrai consultarti con Sam, così anche lui potrà decidere con te il nome per i gemelli.
- Ancora mamma con questa cosa? Ti ho detto che vedrò più in là, non insistere - mia madre fa il gesto di cucirsi la bocca ed io le sorrido. – Grazie. - Chiudo gli occhi tirando un sospiro di sollievo. Finalmente sono riuscita a dirlo ai miei, non è stato difficile come pensavo anzi. Sono felici che presto la loro vita si riempirà di colori, quei colori che soltanto i bambini possono dare.

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora