Capitolo 32

1.4K 97 4
                                    

- Jen, mi ha chiamato Sam oggi… - Io e Lila stiamo mangiando una pizza in una pizzeria del centro.
Ultimamente passa più tempo con me che con Tom, per paura di lasciarmi sola. Meno male che Tom è d’accordo, perché non avrei mai voluto essere la causa di qualche loro discussione - Ah sì? E cosa voleva? - le domando cercando di nascondere l’emozione nella voce quando sento nominare anche solo il suo nome.
- Voleva sapere come stavi - mi dice dando un morso alla pizza.
- Capisco - dico solo.
- Non rubarmi la battuta! - afferma lei guardandomi.
- Cosa? - non la seguendo.
- Hai detto capisco, quello è il mio motto! - Scoppio a ridere, una risata sincera come non mi succedeva ormai da tanto tempo. Non mi ero nemmeno resa conto di averlo detto, troppo presa dall’emozione.
Sam vuole sapere come sto? Che cosa importa a lui di come posso stare? Mi aveva già trattata male in passato, dieci anni fa e alla festa organizzata per noi. Ma mai avevo visto in lui lo sguardo cattivo e ferito che mi aveva rivolto in ospedale.
- Comunque gli ho detto che stai bene - Lila continua a fissarmi mentre io abbasso gli occhi sul piatto. - Perché stai bene, vero Jen? - Tutte e due sappiamo benissimo che sto uno schifo e che muoio dalla voglia di dirgli dei bambini e di formare una famiglia insieme a lui. – Sì, certo. - provo a convincerla e a convincere me stessa.
- Certo - ripete lei bevendo un sorso d’acqua.
- Lui mi ha ferita Lila e lo sappiamo entrambe visto che quel giorno tu eri lì pronta a difendermi. - Voglio che si ricordi quanto mi hanno fatto male le parole che ha usato e quanto mi ha fatto male il suo ignorarmi quasi totalmente il giorno del funerale.
- Lo so Jen, ma sono sempre del parere che Sam abbia tutto il diritto di sapere che sta per diventare padre. - Più volte la mia amica ha cercato di dissuadermi dalla mia idea di escludere completamente Sam dalla mia vita e da quella dei nostri figli. - Devi dirglielo Jen, non potrai nasconderti in eterno e poi quando la pancia diventerà sempre più… come dire …gigante, cosa farai? Ti chiuderai e non uscirai più di casa? - Ha ragione, mese per mese la mia pancia crescerà a vista d’occhio ed io non potrò più nascondermi.
- Non lo so Lila, il problema è che ho paura. Mi ha già respinta una volta e potrebbe farlo ancora, soprattutto quando saprà dei bambini. - Sono terrorizzata all’idea che possa vedere i gemelli come un obbligo e non come li vedo io: il mio tutto.
- Sono sicura che lui sia ancora innamorato di te Jen, non so dirti perché. Ma ho questa sensazione.
- Vorrei che fosse cosi, però è stato molto chiaro quel giorno in ospedale quando mi ha detto “vattene al diavolo”, ciò significa che non ne vuole più sapere niente di me. - Quelle parole mi hanno distrutta letteralmente, perché ho capito che non mi voleva più al suo fianco.
- Vedremo, ad ogni modo domenica mantieni la promessa che mi hai fatto e dillo almeno ai tuoi. Non ce la faccio più a mantenere questo segreto, Voglio parlarne col mondo intero, voglio poter dire a tutti che sarò zia di due bellissimi gemellini! - Lila ha lo sguardo sognante e la voglia di poter dire in giro dei piccoli.
- Sì tranquilla, domenica dirò tutto ai miei genitori, te lo giuro. - cerco di tranquillizzarla.
- Bene, e poi vedremo come fare per poterlo dire a Sam -  È inutile non demorde.
- Lila non insistere, non ce la faccio davvero - non voglio sentirmi costretta. Né da lei né da nessuno.
- Ce la fai, e poi se non lo farai tu lo farò io. Quindi pensaci bene - Resto senza parole.
- Non oserai farlo - le dico guardandola minacciosa.
- Oh sì invece, e credimi lo faccio per il tuo bene e per quello dei miei nipoti - Il mio sguardo non le ha fatto cambiare assolutamente idea, anzi mi sembra ancor più convinta di prima.
- Ok va bene, vedrò cosa posso fare. Ma non adesso ho bisogno del mio tempo -  Lila acconsente, poi torna a mangiare la sua pizza più serena.
Mentre io sono nervosissima, Morgan mi senti? Ti prego aiutami, confido in te. Dammi la forza, ti voglio bene.
Il fine settimana passa tra nausea continua e capogiri e in un battibaleno arriva domenica.
Prendo un taxi e vado a casa dei miei genitori, prima di uscire Lila mi ha dato un bacio sulla fronte e mi ha detto “in bocca al lupo”. Crepi Lila, crepi davvero sto lupo.

💖CARI AMICI LETTORI CI VEDIAMO GIOVEDI PER NUOVISSIMI AGGIORNAMENTI CIAUUUUU❤❤❤❤💖

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora