Epilogo parte 3 (SAM)

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- Cosa c’è amore? - le chiedo un po’ allarmato.
Lei sogghigna perché sicuramente avrà notato il mio sguardo un po’ preoccupato e poi continua - È che vorrei qui con noi i bambini - mi fa l’occhiolino ed io tiro un sospiro di sollievo. Che sciocco sono stato ad essermi preoccupato anche solo per un momento. Lei mi ama e vuole sposarmi.
- Certo principessa - mi rivolgo a mia madre – Mamma, per favore puoi portare qui i gemelli? - lei fa di si col cenno del capo, prende i piccoli dal passeggino e li conduce da noi.
Dà a Jen Morgan, mentre a me Margareth e torna al suo posto. Perfetto, ora siamo al completo. La mia famiglia. La nostra famiglia.
- Possiamo continuare? - ci domanda don Gerard sorridendo.
- Certo - afferma decisa Jen.
Ci posizioniamo l’una difronte all’altra quando il prete inizia a parlare - Carissimi fratelli e sorelle, siamo qui riuniti per celebrare le nozze di questi due ragazzi - la commozione è totale, guardo le nostre madri passarsi fazzoletti per asciugarsi le lacrime. Di già? Sogghigno.
- Ora mi rivolgo a te sposo. Vuoi tu, Sam Maxwell prendere la qui presente Jennifer Carter come tua legittima sposa per amarla, onorarla e rispettarla fino alla fine dei tuoi giorni? - don Gerard mi rivolge la tanto attesa domanda.
- Sì, lo voglio – cavoli se lo voglio e le labbra di Jen si incurvano in un sorriso compiaciuto.
- Perfetto. E tu invece, Jennifer Carter. Vuoi prendere il qui presente Sam Maxwell come tuo legittimo sposo per amarlo, onorarlo e rispettarlo fino alla fine dei tuoi giorni? - Gerard porge la medesima domanda anche a Jen.
Guardo la mia donna che sta accarezzando piano la testolina di Morgan. È una mamma meravigliosa. Con i bambini è buona, paziente e gentile. Insomma rappresenta la perfezione assoluta.
Nonostante i bambini siano gemelli non sono proprio identici, entrambi somigliano a me. Ma Morgan è davvero la mia fotocopia, la bambina ha gli occhi castano - verdi come Jen, mentre i suoi sono azzurro cielo esattamente come i miei. Mio padre sarebbe orgoglioso di me e sono sicuro che nonostante non sia qui fra a noi, lo sia.
- Si, lo voglio - dice Jen emozionata.
- Gli anelli, prego - Lila con gli occhi lacrimanti passa le fedi al prete.
Inserisco l’anello nell’anulare sinistro della mano di Jen e lei fa lo stesso con me. - Questi due innamorati, da oggi sono ufficialmente marito e moglie - afferma il prete e tutti scoppiano in un applauso collettivo.
Non resisto più, ora Jen è mia soltanto mia per sempre. Prendo la mia principessa dalla vita e le do un bacio che racchiude tutto l’amore e la gioia che sto provando. E che lei mi dà.
- Ora sei mia - sussurro nel suo orecchio.
- Lo sono da sempre – alza le sopracciglia e mi guarda furbetta. Quanto è adorabile!
- Si, ma ora sei Jennifer Carter Maxwell. Mia moglie. Moglie suona bene, vero? - la prendo in giro.
- Suona benissimo – sorride baciandomi ancora.
Mia madre ed Emma piangendo di felicità vengono verso di noi per farci gli auguri - Che bello, ora sei davvero mia nuora - mia madre accarezza piano il viso di Jen.
- E tu, mio genero - continua Emma dandomi un bacio sulla guancia.
- Ehi voi, se non vi è di troppo disturbo mi fareste dare un bacio alla mia migliore amica? - Lila si fa largo tra le due, prende Morgan e lo porge a mia madre e si butta al collo di Jen stringendola forte.
- Sono veramente felice Jen, sono al settimo cielo per te. Auguri amica mia - quant’è bello vedere come si vogliono bene.
- Grazie Lila - anche mia moglie ricambia l’abbraccio con calore.
- Auguri anche a te, Sam – dice Lila quando mi avvicino a loro stringendomi al loro abbraccio.
- Grazie - non posso che sorridere. È un’amica vera, anzi direi che è più una sorella che un’amica. Per Jen è tra le persone più importanti della sua vita e sono felice che possano sempre contare l’una sull’altra.
- Auguri anche da parte mia, eh! - dice Tom con voce offesa per essere stato escluso dal nostro abbraccio. Scoppiamo a ridere e Lila prende il suo fidanzato dal polso e lo tira verso di noi.
- Forza, ora andiamo a festeggiare - Emma interrompe l’idillio, non sta più nella pelle. Sono mesi che sogna di poter ballare al ricevimento in nostro onore.
- Mamma, sei impossibile - Jen scuote il capo e noto che mia madre sogghigna.
È bellissimo vederla così felice. Da quando mio padre è morto ho avuto paura per la sua salute. Era sempre triste e si trascurava. Meno male che con il nostro aiuto e quello di Emma è riuscita a sollevarsi e a tornare radiosa come lo è sempre stata, anche se so che nel suo cuore ci sarà sempre qualcosa o meglio qualcuno che le mancherà. Ma sono sicuro che quel qualcuno vorrebbe vedere sua moglie e suo figlio sempre felici come lo siamo adesso. Ti voglio bene papà ovunque tu sia, te ne voglio veramente tanto.

💖TORNATE PER L'ULTIMISSIMA PARTE DELL'EPILOGO, VI ASPETTO
CIAOOOOO💖

(Non) Odio quando mi chiami Principessa #Wattys2017. (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora