Levi pulì attentamente la lama del coltello, sfregandola con uno straccio. L'ultima rapina era stato un mezzo fallimento: la vittima era un vecchio squattrinato, che non possedeva più d'una ventina di monete. Fatica sprecata.
Si schiacciò meglio nell'unica poltrona della stanza, osservando pigramente l'ambiente circostante; la casa era composta da soli due locali: un soggiorno con una malmessa cucina ed una camera per la notte. I servizi igienici si trovavano, invece, fuori dall'abitazione. Il salotto ospitava soltanto un tavolo con tre sgabelli, la poltrona e qualche credenza ripiena di volumi ammuffiti, che Farlan si ostinava a leggere continuamente.
«Che palle» sbottò, sgranchendosi braccia e gambe «Trovato qualcosa di interessante?» chiese, rivolgendosi all'amico, intento a sfogliare un giornale.
«Niente. Nessun transito di personalità, nessuna richiesta di furto su commissione, nessun omicidio a pagamento. La pagina degli annunci è praticamente vuota!» fu la risposta, sottolineata da un gesto di stizza «Di questo passo, non avremo soldi per pagare l'affitto il prossimo mese»
«Mh, pazienza... sono già otto mesi che non paghiamo; uno in più non farà differenza»
«Dici? Perché Madame Pompour potrebbe anche decidere di sbatterci fuori di casa... o avvisare la Polizia Militare per farci arrest...»
Un tonfo interruppe quelle parole. Isabel aveva spalancato l'uscio, emergendo dalla penombra della zona notte. Un libro le era sfuggito di mano, mentre i pugni si serravano lungo i fianchi e gli occhi si riempivano di lacrime.
«Cos'è successo?» i due ragazzi scattarono immediatamente in piedi, allarmati, ascoltando la voce spezzata che sussurrava:
«è morto Albus Silente»
«Cosa?!»
Lo sconcerto si dipinse sul viso di Levi. Come era possibile che fosse morto Silente? Era il più grande mago di tutti i tempi! Nessuno poteva sconfiggerlo, a parte forse l'Oscuro Signore. Batté le palpebre, sconcertato:
«Quando è successo? Cioè... chi è stato? Voldemort?»
«No! È stato Piton. Era lui il Principe Mezzosangue. Ha ucciso Silente e...»
«Non è possibile! Ah, lo sapevo che Piton era cattivo. Non me l'ha mai contata giusta»
«Era un mangiamorte e....»
«Bastardo! Non ci si può fidare dei Serpeverde. Silente ha cercato d'essergli amico e guardate che cosa gli hanno fatto!»
«Harry è distrutto dal dolore!»
Un insistente bussare interruppe, tuttavia, quella conversazione. Levi scivolò verso la porta, mentre la mano destra si serrava sul coltello istintivamente. Chi poteva essere a quell'ora? Sicuramente, nulla di buono. I guai, in genere, arrivavano sempre dopo cena. Forse un creditore arrabbiato, oppure qualche sicario venuto per ucciderli. Schiuse lentamente l'uscio, gettando una occhiata oltre la soglia.
Le vicine lampade ad olio illuminarono una figura alta e corpulenta, celata in parte da un mantello verde; il viso era un poco più visibile: gli occhi azzurri stavano squadrando l'ingresso della abitazione, contornati da sopracciglia spesse. Un ciuffo di capelli dorati sfuggiva da sotto il bordo del cappuccio.
«Buonasera. Sto cercando il signor Levi, il signor Farlan e la signorina Isabel»
«AMh... siamo noi» Levi aprì maggiormente l'uscio, ricevendo direttamente tra le mani tre lettere «Cos'è?»
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La volta in cui Levi...
FanfictionImmaginiamo Levi in situazioni banali e quotidiane: perdersi in un supermercato, alle prese con i neonati, impacciato durante l'esame di scuola guida. Situazioni in cui, prima o poi, tutti capitiamo... Raccolta di One-shot (sia AU che non) sulle er...