Note: La fanfiction partecipa a:
* Cowt9, indetto da Lande di Fandom
* Week 2, Missione 1
* Prompt: Fantasy
* Parole: 5007La ff è pubblicata anche su efp, il cui link è stato il solo ad essere segnalato per il conteggio relativo al cowt9
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Levi imprecò sonoramente quando i suoi stivali calpestarono dello sterco fresco. Sollevò gli occhi al cielo, maledicendo qualsiasi divinità governasse quel mondo vigliacco. Naturalmente, non aveva idea di come fosse finito in quel pasticcio, ma aveva persino smesso di chiederselo. Ultimamente succedevano troppe cose strane e forse non era il caso di cercare una reale spiegazione.
«Perché i draghi con la diarrea li trovo tutti io?» ringhiò, tentando di pulire la suola contro l'erba fresca della prateria «Comunque, non ho ancora capito cosa ci facciamo qui...»
«Beh, tecnicamente... siamo stati incaricati di buttare questo Canestrello del Potere nel Monte Fatto e salvare così il mondo dalle grinfie di... non ho capito come si chiama il nostro antagonista, ma poco male. Un Anonimo Antagonista, ecco.» spiegò Erwin, cavando di tasca un biscotto a forma di fiore, coperto da un doppio strato di zucchero a velo bianco.
«Si, ma... chi lo ha deciso?»
«Non ne ho idea. Perché non la smetti di lamentarti e non fai qualcosa di utile?»
«Tipo cosa?» sbottò, guardandosi rapidamente attorno. Nessuno in quella stupida compagnia stava facendo "qualcosa di utile". Hanji stava annusando sistematicamente dei fiori, annotando su una pergamena sgualcita i loro profumi, mentre Nanaba prendeva il sole sdraiata accanto ad un fresco ruscello. Moblit era immobile al centro di uno spiazzo: era morto o si stava immedesimando in una banderuola segnavento? Non che avesse importanza. Mike, per finire, si era arrampicato su un voluminoso masso e, con la mancina alla fronte stava scrutando l'orizzonte.
«Mike!» la voce di Erwin tornò a farsi sentire nel silenzio di quel caldo pomeriggio «Cosa vedono i tuoi occhi da elfo?»
«Un cazzo.» fu la perentoria risposta «Ma se ti vuoi affidare al mio naso, sento che sta arrivando una minaccia da nord est. Che credo sia... da quella parte o giù di lì.» il caposquadra Zacharias stese una mano, indicando approssimativamente il limitare di un vicino bosco.
«Una minaccia? Tipo cosa?»
«I Nilegul.»
Levi aggrottò la fronte: i Nilegul difficilmente si facevano vedere di giorno; erano creature notturne, vestite con dei mantelli neri e dalle mani ossute; tutte indistintamente, possedevano le fattezze del comandante della Polizia Militare e, in quanto tali, mostravano un'innata propensione all'accudire la prole durante le ore diurne. Naturalmente, essere catturati da un Nilegul poteva rivelarsi una sorte peggiore della morte stessa: leggende narravano come questi esseri spietati costringessero le loro vittime a sedute interminabili di pesca sul ghiaccio, a ciaspolate mattutine ed a corsi di windsurf sui laghi dell'entroterra.
«Maledizione!» sbottò, indietreggiando istintivamente «Dobbiamo fuggire! Presto, prima che ci...»
Non riuscì a terminare la frase: dal limitare della radura, un pianto sfrenato di neonato annunciò l'arrivo dei Nilegul. Levi riuscì a contarne sei, in sella a delle biciclette fornite di seggiolini per bambini e di campanelli a forma di trombetta.
«I Nilegul!» gridò, voltandosi e mettendosi a correre. Non c'erano speranze contro quelle creature. Non sarebbero mai riusciti a sconfiggerle, men che meno senza uno straccio di arma. Ah, perché si erano ritrovati in quel mondo assurdo senza nemmeno avere uno scudo, una spada o un arco? Le uniche cosa che possedevano era quello stupido biscotto a fiore e Moblit. Uno più inutile dell'altro.
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La volta in cui Levi...
Hayran KurguImmaginiamo Levi in situazioni banali e quotidiane: perdersi in un supermercato, alle prese con i neonati, impacciato durante l'esame di scuola guida. Situazioni in cui, prima o poi, tutti capitiamo... Raccolta di One-shot (sia AU che non) sulle er...