La volta in cui Levi partecipò ad un campeggio meditativo

176 13 53
                                    


La regina Historia squadrò l'esercito dall'alto del suo nuovo trono. Essere sovrana non era poi così male, anzi! A saperlo, avrebbe spodestato la dinastia dei Fritz molto prima.

Aveva radunato i soldati nel cortile principale del proprio castello, suddividendoli per reparti. La Polizia Militare occupava il centro dello spiazzo, affiancata dalla Guarnigione a sinistra e dalle misere file della Legione Esplorativa a destra.

«Cari soldati!» Historia si raddrizzò, alzando la voce per poter essere udita «Ho ponderato una saggia e regale decisione, degna del mio titolo. Ultimamente, ho notato che il vostro rendimento si è fatto piuttosto scarso! La Guarnigione ha incrementato il consumo del vino, la Polizia non arresta più nessuno, quanto al Corpo di Ricerca, beh... è già tanto se esiste ancora. È mio desiderio, dunque, concedervi una pausa; una vacanza, che vi tenga lontani dai vostri doveri per un po' e vi permetta di ristorare la mente ed il fisico» un applauso si levò dalle schiere dei soldati, accompagnato da gridolini entusiasti:

«Evviva! Potrò andare al matrimonio di mia sorella!»

«Non vedo l'ora. Ho già tutto pronto per la montagna!»

«E al mare? Non andiamo al mare?»

«Armin, lo sai che prima dobbiamo sconfiggere i giganti. Al massimo, possiamo andare al lago a pescare»

«Ancora? Ma nel lago ci sono i pesci?»

«Sai che non lo so? In effetti, l'acqua non è salata nel lago. Quindi forse i pesci non ci sono. Oppure sono dei finti pesci...»

Historia batté due volte il piede a terra, richiamando l'attenzione:

«Silenzio, prego!» esclamò, spalancando le braccia per zittire gli ultimi irriducibili «Ho già pensato io ad organizzare la vostra scampagnata; infatti, vi recherete nel distretto di Nedlay...»

Nedlay? Non vi era niente da quelle parti, soltanto sperduti villaggi di contadini e distese interminabili di pascoli, boschi e poco altro. In effetti, era stato quasi completamente abbandonato, tanto da perdere quasi la sua funzione di esca per i titani.

«... dove parteciperete...» la regina inscenò un sorriso affabile, certa che la sua idea sarebbe stata accolta con grida di giubilo «...ad un campeggio meditativo!»

Un sordo tonfo interruppe il silenzio sbigottito dei ranghi: il capitano Levi si era afflosciato a terra come un sacco vuoto. Un paio di barellieri accorsero per portarlo in infermeria.

«Ah, che carino! Non ha retto il peso dell'emozione.» cinguettò Historia, senza badare ai brusii scontenti ed alle occhiatacce che tutti le stavano ormai lanciando.

«Vostra maestà!» Nile Dok fece un passo avanti, sollevando una mano per prendere parola «Vi prego di riconsiderare il coinvolgimento della Polizia Militare in questa iniziativa. Chi proteggerà la vostra persona, mentre saremo via?»

«Verrò con voi, naturalmente!»

«Ah, caz... volevo dire... ah, perdindirindina! È che vedete... avevo promesso a mia moglie ed alle mie figlie di trascorrere le vacanze estive con loro e...»

«Ma che splendida idea! Invitatele pure, comandante!»

«Ma ho anche gli internazionali di Bocce il prossimo fine settimana! Siamo contro Marley, non vorrete che...»

Con un gesto, la regina interruppe quelle lamentele.

«Suvvia, Nile! Recupererete le vostre bocce al rientro. Sono certa che questo viaggetto vi gioverà» raccolse un cenno contrito del capo, prima di tornare a squadrare i soldati «Altre obiezioni?»

La volta in cui Levi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora