Capitolo due

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Ad Aurora, che nonostante tutto, c'è sempre stata. Grazie.
Entrammo nel supermercato affollatissimo e cominciammo a comprare un sacco di cose. Mamma doveva sempre esagerare, voleva addirittura prendere due carrelli.

Mi avvicinai al reparto delle bibite e mentre cercavo la birra mi scontrai contro un ragazzo. Lo guardai per pochi secondi negli occhi, per poi stringerlo forte a me.
Gennaro mi era mancato. Era un mio grande amico, e stavamo spesso insieme. Suonava insieme ad Alessio, o almeno, durante i miei ultimi mesi a Somma stavano maturando l'idea di creare un gruppo.

<<Oddio ho tante cose da dirti.>> mi disse.
<<Perché non usciamo a prendere una sigaretta oggi pomeriggio? Parliamo un po'.>>
<<Va bene, alle cinque al solito posto?>>
<<Perfetto.>>
Ci salutammo con un semplice bacio sulla guancia.
Tornai da mia madre e mia sorella, dicendogli che avevo incontrato Gennaro e che sarei uscita quel pomeriggio.
Fu una mattinata davvero stancante, pulimmo tutta casa e riordinammo. Odiavo fare queste cose, preferivo di gran lunga stare in camera ad ascoltare la musica o leggere.
Le cinque arrivarono abbastanza presto, quindi scesi di casa e andai verso il parco. Mi era mancato, eppure entrandoci mi venne una fitta al cuore, avevo troppi ricordi in quel posto. Io e Alex stavamo spesso lì, anche con altri nostri amici.
Io ero l'unica femmina del gruppo, ma non mi ero mai sentita a disagio.
Quel parco era davvero grande, nonostante la nostra città fosse minuscola, e in fondo c'erano anche tantissime giostre.
Mi sedetti sul muretto dove stavamo noi, che si trovava al centro del parco. Pochi minuti dopo vidi arrivare Gennaro, che si sedette vicino a me per poi salutarmi. Ci accendemmo una sigaretta e parlammo del più e del meno, fino a quando non arrivammo ad un argomento che io non volevo assolutamente toccare.

<<Uno di questi giorni dovremmo uscire tutti, come i vecchi tempi.>>
<<Ehm...okay.>>
<<Non ti va?>>
<<Oh, si si.>>
<<Non ti vedo molto convinta, ma è okay. C'è qualche problema con qualcuno? Che ha fatto Antonio stavolta?>>
<<No, lui non c'entra nulla, per me è okay Genn, sul serio.>>
<<Vabbè. Comunque si è fatto tardi, meglio che vada che altrimenti Alessio mi uccide, dobbiamo provare.>>
<<Alla fine avete formato il gruppo, quindi?>>
<<Si, vuoi venire a vedere le prove? Così rivedi anche Alex. Sarà contento di vederti, non hai avvisato nessuno del tuo ritorno.>>
<<No, non posso, magari un'altra volta.>>
<<Va bene, ci sentiamo per massaggio così magari ci organizziamo per uscire.>>
<<Okay.>>

Pov's Gennaro
Era strana, non sapevo cosa le fosse successo. Non credo che il suo cambiamento sia dipeso solo dalla morte del padre. Forse c'entrava Alessio, anzi, data la situazione, ne ero sicuro. Gli avevo detto di scriverle, ma no, lui doveva fare l'idiota.
Mentre pensavo a questo arrivai a casa del mio amico, quindi bussai e dopo aver salutato sua madre andai in camera sua. 

<<Sai chi è tornat->>
<<Lo so, Sarah, mia madre mi ha detto che domani pranziamo da lei.>>
<<Non sei contento?>>
<<Mi odierà Gennaro, sicuramente.>>
<<Dipende da come ti comporti con lei. Magari non è così arrabbiata.>>
<<No, io la conosco bene.>>
Lasciai stare perché altrimenti lo avrei fatto andare più nel panico di quanto lui era già.

Pov's Sarah
Tornai a casa dopo aver fumato una sigaretta. A mia madre dava fastidio che io fumassi, quindi evitavo di farlo davanti a lei.
Appena entrai trovai mia madre seduta sul divano che probabilmente mi aspettava.

<<Ho una buona notizia, Sarah.>>
<<Dimmi.>>
<<Domani la famiglia Iodice sarà da noi.>>
Solo sentendo questo mi veniva da vomitare, e non era per il disgusto, era per l'ansia.
Salii in camera senza neanche rispondere a mia madre, ero nel panico più totale. Non ero pronta a rivedere Alessio, e le nostre madri ci avrebbero sicuramente spinti a stare insieme, dato che avevamo un bel rapporto. Speravo che mia sorella mi avrebbe salvata, perché altrimenti sarei morta.
La verità? Io volevo urlargli contro, mandarlo a fanculo e dagli un grande schiaffo per poi stringerlo a me, ma non avevo assolutamente le palle per far questo.

Me.
Ma heeeey, ecco qui il secondo capitolo. Oggi è stata una giornata oscena, perché mi sono svegliata con i decimi di febbre, sono andata comunque a scuola, poi sono andata alla partita di mio cugino (unica cosa positiva perché c'è la mia crush) E IN TUTTO CIÒ SONO 23 ANNI CHE È MORTO KURT COBAIN.
Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto,
Sarah💕

Dumb| Alessio Iodice. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora