Lunedì.

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"CLAAAAA'! E SVEGLIATI!" Urlò mia madre.

"Mh..." dissi senza aprire bocca, per farle capire che stavo sveglia.

"SVEGLIATI" Urlò di nuovo lei.

"Mhh!" Dissi, ma stavolta più forte.

"CLAAA' "

"E STO SVEGLIA!!!" Urlai io arrabbiata. Mi innervosivo per qualunque cosa la mattina.

Presi la divisa della scuola, la buttai disordinatamente sul letto e poi mi sedetti su quest'ultimo. Iniziai a vestirmi e a fare tutte quelle cose che si fanno la mattina e che a nessuno importa.

Uscii di casa, Lucia e Adriana andavano e uscivano un'ora prima da scuola. Beate loro. Se non erro, saltano letteratura e inglese. Ditemi voi se non é culo. A me la prof di inglese é mancata una sola volta durante tutto l'anno, mentre quella di letteratura MAI.

Presi il mio telefono e, sentendomi osservata da coloro che semplicemente passavano o dei gruppi di amici che parlavano e mi guardavano, iniziai a fare finta di star parlando con chissà chi.

Ho sempre avuto l'ansia addosso per qualsiasi cosa. Vorrei essere come un mio compagno, tutto bello shallo, ma é difficile.

Nascosi il telefono il più possibile con la mano, per non far capire che merda c'avevo.

Mi si avvicinò un ragazzo, ma non capii se veniva da quel gruppo di amici. Feci finta di non vederlo e continuai a camminare.
"Scusa." mi disse, facendomi autonaticamente girare.
"Hai da accendere?" Mi disse mostrando una sigaretta.
"Mi dispiace, non fumo." Dissi semplicemente e facendo un mezzo sorriso. Ero schifata dalle sigarette, per me è una cazzata.

Pensateci. Un pacco di sigarette, costa €5,00, con quei soldi ti ci puoi comprare: pizza, patatine e coca cola.
Sì, questo è il mio ragionamento.

Intanto il ragazzo mi disse:
"Ah, ok, grazie lo stesso."
Feci un cenno con la mano, mi girai e ri-iniziai a camminare.

Erano le 7:59 e non ero neanche a metà strada. E avevo detto a Dany che sarei venuta prima per parlare con lui...
Ceh, in realtá, lui mi aveva obbligata.

Durante la strada, non avevo davvero niente da fare e mi stavo annoiando.

Sentivo dei passi dietro di me, ma pensai che fosse qualche cristiano che, come me, andava a scuola.

"In quel momento, se avessi saputo ciò che mi sarebbe successo, avrei corso il più lontano possibile"

Lessi il paragrafo di un libro su wattpad.

Era un'altra storia sulle creepypasta. Di come questa presunta ragazza veniva rapita, e portata nella CreepyHouse perché ritenuta speciale, OVVIAMENTE non le torceranno mai un capello, e alla fine TUTTE e dico TUTTE, le creepypasta maschili la ameranno, MA lei amerà sempre quello che l'ha rapita e si sposeranno. E NON DIMENTICHIAMOCI LA PARTE DOVE ANCHE LEI DIVENTA UNA CREEPYPASTA! Ah e poi, a rapirla, sarà sempre la sua creepypasta preferita.

Ami Ticci Toby?
Ticci Toby ti rapisce.

Ami Jeff The Killer?
Jeff The Killer ti rapisce.

Ami Laughing Jack?
Laughing Jack ti rapisce.

Ami Bloody Painter?
Bloody Painter ti rapisce.

Tutte le storie, vanno sempre così. Sono tutte così fottutamente uguali. Così fottutamente noiose.

Mi squilló il telefono.
[Chiamata da: Coglione☆]

<Dove cazzo sei, pezz 'e minchia?> Mi urló contro, talmente forte, che forse anche il ragazzo o la ragazza che stava dietro di me, l'aveva sentito.

<Allora, posso spiegare>

<Ma spiegami 'sta minchia! Io sto qui da vent'anni ad aspettá a te!>

<Ho fatto tardi> cercai di giustificarmi.

<Uff... E va bene. Quanto ti ci vuole?> disse leggermente più calmo. Probabilmente, era intenerito dal mio tono di voce.

<Mhhh... Penso una quindicina di minuti...>

<Porca puttana! E adesso che fazzo?? Io mi scozzo!!>

<Hai già rotto il cazzo, cosa vuoi fare di più?>

<Ma a quel porco di D*o.>
<Almeno io, i soldi sul telefono, li ho! Povera di medda>

<Adezzo bazza! Non ze la pozzo più fale con te! Mi tlatti male>

<Ma che cazzo dici?>

<Daniele! Hai sempre "cazzo" in bocca?!>> Dissi esplodendo poi in una risata. Nessun morto, per fortuna.
#LEBATTUTEDIMIKESHOWSHA.

Continuai così il tragitto. Ogni tanto,mi chiedeva dove io fossi. Sapeva bene che da quelle parti, non c'era gente di cui potersi fidare.

Alla fine,quando arrivai a scuola, era appena suonata la seconda campanella, e Dany, era lí, ad aspettarmi, nonostante fossi in ritardo.

Entrammo insieme nelle nostre rispettivi classi. Nessuno si accorse di me, tutti troppo impegnati a mettere a posto le loro cose.

La mia classe, era normale. Mi piaceva così com'era. -Beh, se ci fossero dei fighi, sarebbe decisamente meglio-.

Mi affrettai ad andare in quello che era il mio posto. L'ultimo nella fila di destra.

Misi le spalline (?) dello zaino sulla sedia, poi mi tolsi il giubbino e lo misi sopra all' attacca-panni.

Mi sedetti sulla sedia e guardai sorridente la mia compagna che mi guardava da lontano. Era divertente, mi piaceva la sua compagnia. Eravamo migliori amiche, e tra noi, non c'erano segreti.

Le mimai con le labbra -visto che lei capiva il labbiale- di venire vicino a me.

Lei capì subito e si sedette sulla sedia accanto alla mia, che era libera. Non ero TANTO chiacchierona, ma eravamo dispari e quindi, uno di noi, doveva per forza stare da solo... Destino volle, che quella fossi io.

Io:" Allora?" Chiesi io col sorriso sulle labbra.

Nancy, così si chiamava lei, mi rispose:" É un figo da paura..." Aveva capito subito a cosa mi riferivo.

Io:" Mah, l'amore è proprio cieco."

Lei mi lanciò uno sguardo omicida. "Perché, vorresti dire che non é bello?"

Io:"No, ceh, più o meno. Non gli vedo tutta sta bellezza, sinceramente."

Lei mi fece uno sguardo da "Stanotte, ti uccido."

N:"Tu?"

Io:" Nesshuno mhi vuoleh" dissi facendo una voce poco eterosessuale.

N:" Daniele?"

Io:"Ti lancio un coltello in faccia." Dissi, facendole comparire sul volto un grosso sorriso. "Ti ho detto che siamo solo migliori ami-" non finii la frase che arrivò la professoressa in classe, e Nancy scappò al suo posto.

Ci alzammo tutti e poi ci risedemmo, appena ottenemmo il suo permesso. Iniziò la lezione di inglese.

Finite le ore, andai a casa e non successe nulla di interessante, o qualcosa di magnifico da potervi raccontare, idem per la mattina successiva. Andai a scuola e iniziò un'altra giornata scolastica.

You Are A Monster [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora