Una Giornata Insieme

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<<Dany, la tua finezza non ha fine>>, gli scrissi.

<<La finezza di quel porco di D*o>>

<<Adesso ti riconosco. Oggi vieni davanti al negozio che hanno appena aperto, usciamo.>>

<<E se non volessi uscire?>> Mi scrisse, ovviamente scherzando.

<<Gli animali non hanno volere.>>

<<Ma porco D*o>>

Risi un casino per le sue bestemmie. Mi sorprendo di come oggi non ne abbia fatta una più creativa.

<<Mongoloide, alle 16:40.>>
<<Wow, ora ci sto facendo caso. I francesi <mongoloide> lo leggono mongoluad>>
<<Figo.>>
<<Oiii perché non rispondi??>>
<<Dany é crudele visualizzare e non rispondere.>>

<<Ho letto il tuo stato whatsapp. Vado a suicidarmi, a dopo.>> Come stato whatsapp avevo una battuta squallida. Io non sono mai stata la tipa che scrive frasi romantiche o che la fanno sembrare più figa, ad esempio "dicono che ho il cuore di ghiaccio ma anche il ghiaccio si scioglie." Che poi, quelle che scrivono 'ste frasi, avranno massimo undici anni, quindi che cavolo dici?

<<Coglione, se muori come facciamo a vederci dopo?>>

Eravamo soliti insultarci, a volte anche abbastanza pesantemente, ma nessuno dei due se la prendeva. Sapevamo entrambi che né uno né l'altro, diceva sul serio.

<<Mica mi dice <No, Dany, ma che vai a suicidarti? No, Dany, Io ti amo...>...>>

<<Nah, per niente. Muori.>>

<<-.->> mi rispose lui. <<Vaffanculo.>>

<<Idiota, vado a conquistare il mondo, alle 16:40 GUAI A TE SE MI FAI ASPETTÁ.>>
<<TI MANGIO SE SOLO TI AZZARDI.>>

Avevo l'abitudine di dire "ti mangio" come minaccia, non so perché, forse per la mia mania col cibo. (CIBO MAY LOWA♥)

Ceh, non è una mania, è che senza di quello morirei. Letteralmente.

Dopo essermi preparata, scesi di corsa le scale e avvertii mia madre. Erano le 16:35. Andai a passo svelto verso il negozio. Ero impaziente di vedere Daniele. Sembra strano, ma lui é uno di quei pochi che mi fa sorridere in qualsiasi occasione, in qualsiasi momento. Con lui, sorrido sempre, tipo Giuseppe Sapio.

Arrivai al negozio e lui ancora doveva essere lì.
"Ahhh, e meno male che nelle fanfiction lui aspetta lei..." mi ritrovai a pensare ad alta voce. Presi il telefono e iniziai a messaggiare con un po' di persone, ovviamente, cercando il wi-fi disponibile. 

Mi arrivò un messaggio strano. Avrei voluto dire "Wow, quello era un messaggio di Ben Drowned, pucci pucci miao miao", ma invece no, era di Dany.
<<Zia, che ne dici di alzare la testa di minchia?>>

<<Mi dispiace, ma non siamo vicini quindi non posso alzare la tua testa.>>

Comunque, la testa l'alzai e lo vidi davanti a me, di pochi passi.

"Zao Dany" dissi facendo una voce molto acuta.

"Zao Clary" disse imitandomi.

"C'hai messo un bordello di tempo, dov'eri?"

"A stalkerare ragazze."

Sospirai. "Morto di fica."

"Sì, ma solo della tua." Mi rispose. La mia testa si girò di scatto verso di lui.

"Ah, vogliamo metterla così? Allora facciamo chi fa più battute ad effetto paga la cena all'altro."

"Sì dai, ci sta."

Mentre camminavamo per il parco giochi, tiravamo sempre in mezzo battute e bestemmie.

Ci mettemmo entrambi sulle due altalene vicine e iniziammo a dondolare. Scaricammo un' applicazione di obbligo o verità e quando lui scelse verità, gli capitò "Il momento più imbarazzante della tua vita." Un classico.

"Quando feci una scommessa con i miei amici per andare vicino ad una ragazza e rimorchiarl-"
"Eh ovvio" lo interruppi.
"Dicevo, rimorchiarla. Era fighissima, bionda, un angelo sceso in terra. Non mi ricordo che cazzo dissi, ma la feci incazzare e tipo davanti ai miei amici e alle sue amiche mi diede un calcio nella mia regione."

"La tua regione é come il Molise: non esiste" dissi io urlando subito dopo un "UOOOO", facendo roteare la mano. "1-1, situazione di pareggio."

Scelsi obbligo, come mio solito. Mi capitò 'bacia Figo39', che sarebbe il nickname di schifo che s'era scelto Daniele.

Sospirai. "Va' beh, questo non si può fare." Dopo qualche secondo di pausa continuai "Sono etero."

"Ti odio." Sussurrò lui.

"Andrea Dipre' e Sara Tommasi, alla fine non si sposano."

"Cosa c'entra?"

"Pensavo stessimo elencando le cose di cui non me ne frega un cazzo" dissi io,scoppiando subito dopo in una grande risata, dopo aver urlato "UOO" e aver fatto roteare la mano. "Aahhh, che bello quando sai di essere la prima a guardare il video di uno youtuber." Lui mi guardò strano.

Sospirai. "Ho detto che ho copiato 'sta battuta dal video di Tyler." Dopo una piccola pausa continuai. "Oggi ho proprio voglia di sushi."

"Noh, non è giusto. Hai copiato la battuta."

"Sì, vale perché ci sei cascato."

Dopo un tempo indefinito, ci rendemmo conto che s'era fatto tardi. Alla fine, avevo vinto io, come era presumibile. Chi poteva vincere se non la regina del mondo? Nessuno, ovviamente.

Chiamai mia madre e l'avvertii dicendo che quella sera avrei mangiato da qualche parte con Daniele. Mia madre, ovviamente, fece partire la ship, che io subito tolsi di mezzo, non essendo innamorata di lui e viceversa.

Era un bel ragazzo, divertente e che riusciva a capire come stavi solamente guardandoti negli occhi, ma lo vedevo più come un amico, che come fidanzato.
#BESTFRIENDZONE.

Quella sera, ci incamminammo verso un ristorante di sushi. Era buonissimo, ma era leggermente caro. Ovviamente, non me ne feci un problema, pagava Riccardo.

Finimmo di mangare alle 22:40. Lui mi accompagnó a casa, sia perché glielo avevo chiesto io, sia perché lui stesso, voleva accompagnarmici, viste le notizie che giravano. Era triste vedere come il mondo sia caduto così tanto in basso. Così in basso, da non poter girare la sera tranquilli.

Il mio quartiere, era abbastanza affollato a quell'ora, ma non abbastanza da potersi accorgere di una possibile ragazza che veniva uccisa/stuprata/rapita. E questo, Daniele, lo sapeva bene. Adoravo il suo essere protettivo nei miei confronti.

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