Salgo in macchina e dopo eterni minuti di silenzio decido di iniziare una conversazione.
"Come stai?" Gli chiedo timidamente. "Bene e tu? Hai visitato la città da sola?"
"No con un amico incontrato sull'aereo poi però mi sono persa quando se n'è andato." A dirlo ad alta voce sembro proprio stupida.
"Ah bene" risponde lui con fare annoiato. Non sembra avere molta voglia di parlare, forse è per ciò che è successo l'altra sera. So che non sono affari miei ma non posso fare a meno di chiedere "Come sta andando con la tua disintossicazione? Non sei fatto adesso vero? Spero di no dato che stai guidando e ci sono anche io con te." Mi guarda e mi risponde scocciato:
"Senti perché non ti fai i cazzi tuoi? Non ho bisogno del tuo aiuto, smettila di chiedermi cose che non ti riguardano.".
Non rispondo e giro la testa guardando fuori dal finestrino. Cercavo solo di essere gentile, dovremmo almeno provare ad andare d'accordo se dovremo convivere per 9 mesi, ma con lui sembra impossibile. Volevo davvero aiutarlo, so che non mi conosce ma vorrei che accettasse il mio aiuto o almeno che lo accettasse da qualcun'altro. Pazienza, mi dico, dopotutto come ha detto lui stesso non gli serve nessun aiuto. Devo solo smetterla di pensarci e togliermelo dalla testa.
In pochi minuti siamo a casa, io scendo borbottando un "grazie" ed entro senza nemmeno aspettarlo.Il weekend passa in fretta, Elizabeth mi porta a comprare dei vestiti e tutto ciò che occorre per la scuola, i libri e dei quaderni. Sono davvero emozionata per il primo giorno di scuola, ho sempre visto le scuole americane nei film e ho sempre desiderato frequentarne una. E, come dimenticarlo, lunedì mattina Connor mi aspetta per colazione. Non ci siamo più sentiti da giovedì, quando lui è dovuto andare via dopo la misteriosa chiamata, spero solo sia tutto a posto. Proprio mentre penso questo mi arriva un suo messaggio "Ehi bella addormentata, non ti sei dimenticata della nostra colazione di domani giusto?", "Certo che no" rispondo divertita e mi arriva quasi subito la sua risposta "Perfetto, ci vediamo davanti a scuola alle 8 allora".
Connor mi sta aspettando davanti al cancello, indossa una camicia azzurra che gli sta davvero bene, mette in mostra i sui muscoli, penso proprio che faccia palestra. Mi saluta con un bacio sulla guancia e mi porta in un piccolo bar poco distante dalla scuola. Mi chiede degli ultimi giorni e parliamo un po', ma nessun accenno alla sua chiamata. Non m'intrometto, con lui non voglio rovinare tutto, penso, anche se ovviamente certo lui non ha il caratteraccio di Cole.
"Dopo vorrei farti conoscere una persona" mi dice all'improvviso mentre sto ancora finendo il mio cappuccino d'orzo.
"È una mia cara amica, ho saputo che sarà nella tua stessa classe di matematica e penso potreste fare amicizia, anche se naturalmente il tuo tutor ufficiale rimango io", conclude sorridendo.
"Forse non sei così bravo come dici perché tra cinque minuti suona la campanella e noi siamo in ritardo" gli rispondo ridendo. Lui da un'occhiata all'orologio, lascia i soldi sul tavolino del bar, mi prende per mano e dice "Andiamo corri, non sia mai che per colpa mia la bella addormentata arrivi in ritardo".
Arriviamo giusti al suono della prima campanella, abbiamo ancora qualche minuto e nel frattempo arriva una ragazza alta e bionda e con uno sguardo allegro. È vestita davvero molto bene e guardando lei e Connor ringrazio me stessa per aver scelto anch'io una camicetta abbinata a pantaloni a vita alta, altrimenti avrei fatto di sicuro brutta figura. In questa scuola sembrano tutti così eleganti, infatti Connor l'aveva detto che era una delle più esclusive della città.
"Hei Connor" dice salutandolo con un abbraccio "Piacere, io sono Emily" continua poi rivolgendosi a me.
Mi presento a mia volta ma non c'è tempo per altri convenevoli, infatti lei dice con gentilezza "Connor mi ha detto che siamo nella stessa classe le prime ore, andiamo insieme?", annuisco e ringrazio, sono davvero felice di aver trovato qualcuno che mi accompagni, altrimenti conoscendomi avrei vagato un bel pó per la scuola e mi sarei persa almeno un paio di volte. Inoltre Emily sembra davvero una ragazza carina e simpatica.Il primo giorno va meglio di quanto credessi, non ho molti problemi con la lingua come mi aspettavo, anzi riesco a capire la maggior parte delle cose spiegate. Per fortuna le materie che ho scelto mi piacciono, così sarà più semplice studiarle. A storia ed economia sono in classe con Emily, a matematica con Cole e invece a inglese con nessuno di loro visto che frequentano corsi avanzati.
Tuttavia devo comunque lavorare a casa per mettermi al pari con le lezioni, infatti le prime settimane trascorrono tranquille. Sono quasi sempre a casa dopo scuola per sistemare gli appunti e le cose che non capisco bene a lezione.
Qualche volta esco con Emily, mi ha portato in alcuni negozi che a suo dire sono "indispensabili". Mi diverto con lei, abbiamo diverse cose in comune: ci piace lo shopping e ci piace leggere, qualsiasi genere di libro.
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My heart chose you
RomanceQuesta storia parla d'amore. Un amore struggente, complicato, uno di quelli che non si dimenticano, uno di quelli che ognuno meriterebbe di avere ma solo pochi hanno la fortuna di provare. Emma è una ragazza semplice, come me e come te che stai legg...