Capitolo 11

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Quella notte Cassandra si sentì veramente bene in quella casa, e stranamente dopo molte notti in bianco riuscì a farsi un sonno ristoratore in quel divano veramente comodo, ma poco dopo cercò di riprendersi sfregandosi la mano sugli occhi e scrollandosi la testa, ora doveva semplicemente alzarsi e andare in bagno, sicuramente Gonzales si sarebbe svegliato dopo: non avrebbe avuto problemi ad aspettarlo, era ancora troppo presto.

Entrando in bagno si accorse che la luce che proveniva fuori dalla finestra era troppo fioca; erano sicuramente le 6 del mattino e a pensarci bene lei non si era mai svegliata a quest'ora, il viaggio l'aveva scossa molto ed i pensieri che riguardavano me nella sua testa erano sempre in circolazione, doveva trovare un modo per ricongiungersi con me, sarebbe riuscita a farlo.

Intanto si guardò allo specchio e vide vicino ai suoi occhi il trucco completamente sbavato ai lati e anche i capelli disordinati all'indietro, anche se Cassandra tenesse abbastanza al suo aspetto personale per quella volta cercò di apparire di più al naturale dato che non aveva dell'eyeliner a disposizione in quel momento, invece per quanto riguardò i capelli: iniziò a slegarsi l'elastico e togliersi la coda di cavallo all'indietro, così ritornarono come prima, lunghi fino alle spalle.

In seguito Cassandra sbloccò il suo smartphone per controllare l'orario e vide che poco prima ebbe torto, a quanto parve si erano già fatte le 7, così prima che il commissario si fosse svegliato decise di incamminarsi verso la cucina e preparare qualcosa da mangiare per colazione; grazie a questo suo gesto trovò il modo per sdebitarsi con Gonzales per averle concesso molta ospitalità la notte prima.

Arrivata nella stanza, aprì gli armadietti per vedere cosa ci fosse da mangiare all'interno e fortunatamente in un angolo dell'armadietto vide delle frittelle; di solito in casa sua le faceva sempre anche se non sapeva cosa fosse piaciuto ai messicani per colazione: quindi lei in quel momento cercò di improvvisare, ma per renderle più gustose cercò anche del miele; di solito negli Stati Uniti si facevano così, perciò apri l'altra credenza e lo trovò li esposto con il barattolo impolverato: molto probabilmente non usava del miele da molto tempo, forse si era anche dimenticato della sua esistenza, ma questo non era importante per Cassandra.

Subito dopo aver preso la padella e l'olio, accese i fornelli e buttò due frittelle sulla superficie e aspettò una mezz'oretta seduta a fissare il vuoto; ma una volta alzatasi vide spuntare dall'angolo della porta il commissario appena svegliato

che camminava in maniera poco ordinata; sicuramente doveva aver dormito male, ma quello che gli fece sollevare il morale fu il bel gesto di Cassandra per quanto riguardava la colazione.

Gonzales sorrise a Cassandra, i due avevano preso confidenza molto presto, però anche lei nel suo cuore sapeva che sarebbe stato inutile rendere ancora segreta quella faccenda a Denver, magari confessandogli tutto le avrebbe fatto solo alcune domande e non sarebbe arrivato al punto di portarla in centrale o cacciarla fuori arrestandola, Cassandra doveva interagire con lui con molta cautela; era un brav'uomo ma era pur sempre un poliziotto che poteva dimenticare tutto di quella notte.

Intanto Cassandra, una volta cotte le frittelle prese la padella e le rovesciò sui due piatti, e allo stesso tempo Gonzales la aiutò con le posate, i tovaglioli e le bevande, i due si sedettero uno di fronte all'altro non dicendo neanche una parola; per la ragazza tutti quei momenti di silenzio erano molto imbarazzanti, tanto da non riuscirlo a guardare neanche negli occhi; anche perché il commissario aveva più anni di me, molto probabilmente Cassandra non si trovò a suo agio.

Così una volta finito di mangiare quella colazione all'americana dalla cucina Cassandra si spostò nel salotto dove la sera prima dimenticò le sue Converse nere e bianche vicino al sofà prima di dormire, così le prese e le allacciò, quel suo abbigliamento non le stava male affatto, così aspettò soltanto che Gonzales finisse di cambiarsi guardando le notizie sul suo smartphone.

Il commissario una volta uscito dalla stanza da letto in cui si era cambiato i vestiti: uscì fuori dalla stanza con un completo nero italiano, a Cassandra piaceva molto quel colore; per lei stava bene in qualsiasi contesto e poteva essere abbinato facilmente, da questo momento la ragazza si rese subito conto che era un esperto anche nel campo del vestiario e sapeva anche come spendere i suoi soldi; molto probabilmente i poliziotti di alto rango guadagnavano di più in Messico.

Cassandra poco dopo fece finta non osservarlo giusto per non fargli pensare altre cose che l'avrebbero portato a discorsi poco utili e pertinenti alla giornata, così entrambi uscirono dalla porta per poi indirizzarsi verso l'ascensore principale il quale li avrebbe condotti al -1 ovvero il parcheggio sotterraneo in cui il commissario aveva la sua vettura parcheggiata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 28, 2017 ⏰

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