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Harry, Niall, Liam e Zayn si ritrovarono due giorni dopo all'esterno del museo della città.

Era l'alba e, per fortuna, la temperatura non era ancora elevata.

Niall aveva noleggiato una macchina e, dopo essersi messo alla guida, partì a tutta velocità, allontanandosi dal centro del Cairo.

Seguendo le indicazioni di Zayn, si diressero verso il deserto e, non appena arrivarono all'inizio della distesa di sabbia, si fermarono.

Scesero dalla macchina e, dopo aver contrattato sul prezzo con alcuni beduini che vivevano lì, noleggiarono quattro cammelli più altri due per i bagagli.

" Non dobbiamo addentrarci molto nel deserto " disse Zayn mentre gli animali camminavano velocemente sulla sabbia " dobbiamo raggiungere un'oasi a qualche chilometro da qui e la città di Hamunaptra si trova lì vicino.
Si tratta di un cumulo di rovine e vedrete che non troveremo anima viva "

Erano partiti da circa un'ora, quando videro arrivare dalla direzione opposta un gruppo di persone a dorso di cammello.

Quando si furono avvicinati, Harry li salutò cordialmente e quelli chiesero loro dove erano diretti.

Niall intervenne e, per non rivelare ciò che effettivamente stavano andando a visitare, rispose:

" Stiamo andando a vedere le vecchie rovine che si trovano vicino all'oasi che...."

Gli uomini cominciarono ad urlare e spinsero a tutta velocità i loro cammelli, borbottando strane parole.

" Ma che cosa è successo? Che cosa hanno detto?" domandò Liam perplesso.

Harry deglutì timoroso e rispose:

" Hanno detto che nessuno di noi tornerà vivo da quelle rovine perché esse sono...maledette "

Zayn e Liam scoppiarono a ridere e Niall li seguì poco dopo, dimostrando ad Harry quanto tenessero in poca considerazione le superstizioni locali.

Harry, invece, pur essendo uno studioso e, per così dire, uno scienziato come suo fratello, non prendeva alla leggera le maledizioni e le leggende ad esse collegate, anzi, in un certo senso, le temeva.

Dopo un paio d'ore raggiunsero l'oasi e si accamparono vicino ad un gruppo di alberi.

Sfruttando le ore di luce che ancora restavano, i quattro si diressero alle vicine rovine e cominciarono a guardarsi intorno.

Harry si aggirò per il luogo, toccando le colonne cadute per terra e i resti di quelli che dovevano essere antichi monumenti.

Giunto ad un certo punto si bloccò, perché ai suoi piedi riconobbe l'inequivocabile testa del dio Anubi.

Subito collegò la statua ad una delle leggende più cupe dell'antico Egitto, quella del sommo sacerdote Louis e della maledizione che gli era stata imposta.

Se lui era davvero sepolto, come diceva la storia, sotto la statua di Anubi, accanto a lui avrebbe dovuto trovarsi il libro di Amon-Ra, forgiato in oro puro e depositario della più antica saggezza del popolo egizio.

Quel libro era ciò che Harry voleva trovare assolutamente e sperava davvero di riuscirci, per diventare un nome famoso nell'ambito dell'egittologia.

La mummiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora