Diario di una Pirla // Clario

Diario di una Pirla

21 Marzo 2017

V'avviso, appena vedrete questo nome dovete evitarlo come la peste perché sono logorroica che Sona me fai un baffo e so frustata. Non so con chi parlà de sti du scemi, pure mia mamma non ne vuole sapere più niente talmente l'hanno traumatizzata. Svergognati.
Quindi se sò troppo bannateme, metteteme un macigno de cemento hai piedi e lanciateme nel mare, spediscimi nella peggiore prigione messicana, fate come più ve aggrada, accetterò a testa bassa.

Cla, vita mia, quella cazzo di felpa TE LA BRUCIO. TU LA FELPA DEL PONTILE NON LA METTI, OK? OK?! Compratene un'altra, cucitela da solo, ma TUTTI I VESTITI DEI SEI MESI SCORSI TE LI SCORDI PROPRIO.
Se devi fare Stories dove canti invia un messaggio, anche il piccione viaggiatore de turno. E canta canzoni felici, m'hai depressa in una maniera che al primo pullman che ho visto passare ce stavo a fa un pensierino. Ah scordati TIZIANO FERRO. PER TE LUI NON ESISTE PIÙ. Basta, stop, passa avanti, canta la Carrà, Albano, Gigi d'Alessio, c'è un mondo de canzoni porca vaccaccia.
Me vieni a parlà de risparmio e poi te compri metà Moschino. COLLEGA IL CERVELLO QUANDO PARLI cit. e detto questo mi stai ancora di più sulle balle perché quei "vestiti" te stanno pure bene. MA SOLO A TE, se li metto io sembrerei na hippie drogata del cazzo col pollice verde.
E che ippopotami conosci tu? MANGIANO LE BANANE? Ma che versione de Madagascar hai visto? Quella coreana? Perché nun me spiego sta cosa. Vai a farte un giro allo zoo, va. E rimanice.
Poi spiegami "eee ci siamo". Stiamo dove? Sul cucuzzolo della montagna? Con la neve alta così? Ma che stai a dì? Poi me dici de non farme castelli. Tesò, oggi ho preso la laurea in ingegneria, architettura, design che poraccio levate. Frozen me fa na cippa! L'avemmo capito eh: C'HAI NA RELAZIONE CON ER GLADIATORE FUORI DAL COLOSSEO. Che te costa dirlo? Non te giudico.
Adesso aspetto i fiori sul balcone, che impari a cuocere gli hamburger come si deve, che te tieni sul divano delle gioie il panda (SGAMATO ALLA GRANDE BELLO), che me fai vedè quel tatuaggio de merda che non sto a dormì la notte e che te vai a riprende il capocciatore tuo.
(Ah, non credere che non l'abbiamo capito che te sei fatto qualcosa alle labbra ieri. Troppo gonfie, troppo rosse. Eheh... Aspè, NON È CHE SEI ANDATO DA URTIS? Te lincio oh).

Ciao Mr. Non È Morto Nessuno. Vedo che la primavera è arrivata anche nel buco nero letargoso in cui vivi. Sappi che ce metti n'ansia così social. Me viene un colpo ogni volta che ho già contato quattro capelli bianchi. LI MORTACCI TUA.
Non puoi fare certi tipi di foto. È scritto nella Costituzione Mondiale: MARIO SERPA NON PUÒ ASSOLUTAMENTE FOTOGRAFARSI CON OCCHIALI DA SOLE RAY BAN, CAPPUCCIO, CIUFFO SBARAZZINO CHE DICE "CIAO CIAO", LE FOSSETTE E IL PELO MASCOLINO CHE SBUCA A BUFFO DALLA MAGLIA. Quindi vedi di attenerti alla giustizia perché è n'attimo che t'arresto. Poi me diverto io, altro che ICM. Un par di palle.
Ma il fatto che ti perculi da solo? MA QUANTO TI POSSO AMARE? Me devo fà impiantà n'altro cuore a sto punto, sennò devo morì.
Per l'asfaltata, che te devo dì, QUANDO TE LA COMPRO LA MACCHINA ASFALTATRICE? Te la invio con Amazon alla tenda.

Li amo, non so più in che lingua esistente dirlo. Me manca l'alieno, ma io da quello di Avanti un altro nun ce vado, me inquieta.
Basta, me vo, BUONANOTTANJI IPPOPOTAMANJI A TUTTI.

Ps. Il mio diario è rosa shock, ma proprio che te fà venì uno shock, con i brillantini e gli unicorni. In onore delle illusioni giornaliere.
Pss. Claudio prima o poi leggerai i miei messaggi nelle tue dirette. Sappilo.
Psss. Mario ti aspetto domani all'altare. Sarò quella in bianco e brillerò peggio de Edward Cullen, avvisato.