Era Federico, un brivido mi percorse la schiena al tatto dei suoi addominali, mi cinse i finachi con le braccia e appoggiò la testa nell'incavo del mio collo. Sembravamo una coppia, una di quelle che si amavano davvero.. ed invece li l'unica innamorata ero io.
Alzai lo sguardo al cielo, osservai la luna piena che spiccava in un cielo pieno di stelle, una lacrima scese dal mio viso e Federico se ne accorse "Piccola cos'hai?" Chiese sogliendo quella sorta d'abbraccio e mettendosi di fronte a me per poi asciugare quelle due lacrime scese. "Nulla fè tranquillo, sono i pensieri.." dissi con un sottile tono di voce rivolgendo il mio sguardo verso il basso, eravamo così vicini, avevo un immensa voglia di baciarlo, di sapere se il sapore di quelle labbra fosse sempre lo stesso, assicurarmi che non fosse cambiato, mi alzò il mento con il dito mi guardò fisso negli occhi poi spostò il suo suguardo sulle mie labbra, eravamo a una minima distanza e ... *coff coff* "Uhm abbiamo interrotto qualcosa?" La voce allegra di Benjamin ruppe il silenzio, l'avrei voluto uccidere. "No, nulla." Rispose scazzato Federico, mi prese la mano e raggiungemmo la macchina per andare a casa. Entrammo in macchina e ci dirigemmo verso casa. Io ero seduta avanti, insieme a Fede. Lungo il tragitto lanciava qualche sguardo sulle mie cosce e, accorgendomene, appoggiai la mia giacca su esse. Dopo averlo fatto mi guardò con un ghigno, mi morsi il labbro inferiore. Improvvisamente.."C'è un bar aperto ci fermiamo?" Disse la mia amica e come risposta, da parte del fratello, ricevé "no, non ho voglia." Con tono acido. Mi girai e vidi Clara con la testa sulla spalla di Benjamin, 'chissà cosa avranno fatto quando erano da soli' pensai.
Arrivammo a casa e andai in stanza, tolsi i tacchi e mi recai in bagno e, sul ciglio della porta, c'era anche Federico.
"Piccola stasera mi hai fatto impazzire" mi disse, guardando il mio corpo abbastanza formoso. A quella frase arrossii "È una cosa positiva, no?" Dissi facendo un sorriso malizioso. Un ghigno apparve anche sul suo viso. Mi prese per i fianchi, chiuse la porta alle sue spalle e mi sbatté contro il muro. Decisi di stuzzicarlo poggiandogli una mano sul petto per poi scendere più giù, fermandomi alla cinta dei pantaloni. Lui guardava la mia mano come per dire 'continua, scendi' ma tolsi la mano e lo guardai. Mi levai dalla sua possente presa, dopo questa mia azione, rimase sbalordito. Uscì dal bagno e sbatté la porta. Dopodiché io tolsi il vestito, l'intimo e entrai in doccia ripensai a ciò che era accaduto quella sera.
Finita la doccia asciugai i capelli e andai dalla mia amica. "Sbaglio o qualcuno deve raccontarmi qualcosa?" Chiesi ridendo "E non solo una cosa!" Rispose per poi raccontarmi tutto ciò che era successo.