capitolo 8

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I raggi che filtravano dalla finestra mi svegliarono insieme ad un buon profumo proveniente dalla cucina. Dopo un po' mi alzai e decisi di andare in cucina.
"Buongiorno, dormito bene ?" Chiese il finto biondo.
"Buongiorno, si dai. Che stai preparando?" Risposi
"Le crêpes.. ti piacciono ?"
"Si ma.. se cucini tu meglio fare il digiuno" dissi scherzosamente
"Se non le vuoi vai al bar, le mangio io tutte queste." Mi rispose acidamente
"Dai stavo scherzando" alzai gli occhi al cielo. Come risposta, serrò la mascella.
Presi la crêpe e iniziai a mangiare seguita da lui.
"Complimenti, è davvero buona." Mi complimentai.
"Lo so." Continuava a stuzzicarmi e ci stava riuscendo nel migliore dei modi.
"Giuro che non ti farò mai più un complimento." Dissi ridendo ma non troppo.
"Ah no? Vabbè dai, già me ne hai fatti tanti la notte di un anno fa: 'ah Fede si lì' oppure 'sei stato fantastico'" imitò me quando andammo a letto insieme. Mi guardò con aria di sfida è un ghigno nacque sul suo viso. Abbassai la testa e arrossii.
"Sicuro che ero io? No perché io non ricordo nulla." Risposi stando al suo gioco. "Penso ti stia confondendo con qualcun'altra, sai com'è, ogni notte te ne porti una nuova" continuai. Alzò un sopracciglio sbalordito dalla mia risposta e, subito dopo "oh si, eri tu, ricordo ancora te sotto di me che urlavi il mio nome" rispose.
"Ah quindi non è vero che anche tu non ti ricordi ? Há..certo che per ricordarti di me, dopo che è passato un anno, vuol dire che sono stata una delle tue migliori scopate.. Chissà com'è stato" controbattei
"Per come avevi ricambiato il mio lavoro dopo averti scopata, direi che hai goduto tantissimo." Sorrise malizioso.
Dopo quella risposta iniziai a ricordare me, nuda, sotto Federico Rossi a sua volta nudo. Ricordai me che 'ricambiavo' il 'lavoro' che aveva fatto a me. Al ricordo di quella scena i miei ormoni impazzirono. Non ce la facevano più. Intanto io e Federico eravamo vicinissimi, quasi lo sentivo addosso.
"Peccato che non ricordo nulla." Risposi secca per poi allontanarmi da lui e chiamare Clara.
"Tesoroo siete arrivati? Come state?" Chiesi con un sorrisone sulle labbra.
"Mery sono Benjamin." Mi misi una mano in piena faccia e pensai 'che figura.'
"Ah ciao Ben. Come va lì? Arrivati?" Chiesi.
"Sisi, siamo arrivati in hotel da poco. Aspetta ti passo Clara!" Attesi
"Amore qui tutto ok, fra tre giorni ci saranno i funerali." Disse la mia amica.
"Ah ho capito, ma come mai Fede non è voluto venire? Sai com'è, è anche sua zia." Mi incuriosii
"Non hanno mai avuto buoni rapporti, litigavano spesso e a lui ava fastidio il suo fare da 'so tutto io'"disse
"Ah.. senti ma perché siete in hotel e non a casa tua?" Chiesi
"Perché Non c'era posto per Ben" rispose sicura.
"Mh sicura sia solo per questo? Ehh?" Chiesi con tono malizioso.
"MERY MA SEI IMPAZ-"
"Di che parlate tu e Clara ?" Entrò improvvisamente Federico nel salone.
"D-del viaggio e di come è andato" risposi cercando di essere il più convincente possibile.
"Clara ti chiamo più tardi." Attaccai. Stavo sudando freddo. 'E se avesse ascoltato tutto? Cazzo.' Intervenne la mia ansia. Sempre con me.
"Mh.. senti io stasera esco, vado in discoteca con i miei amici.. ti andrebbe di venire con me?" Ruppe il ghiaccio. Un attimo. Io? Uscire con Federico Rossi ?
"No dai, non voglio essere un problema per i tuoi amici." Risposi.
"Se te l'ho chiesto vuol dire che non c'è nessun problema." Controbatté alzando gli occhi  al cielo. "E poi se non vieni che fai ? Rimani tu qui ? Da sola ? Fino alla 6 del mattino?" Continuò.
"Ah e da quando ti preoccupi di me ?" Sorrisi.
"Qu-questo non importa adesso, più che altro è pericoloso qui, non voglio ti accada qualcosa, sei sotto la mia responsabilità." Concluse.
"Io sotto la tua resp-" non finii che riprese a parlare "sono io quello più grande, ne pago io le conseguenze." Mi zittii.
"Allora che fai? Vieni?" Chiese ancora una volta
"Mh okay" risposi indifferente.
"Sii pronta per le 20:30 che alle 21:00 dobbiamo stare lì. Ah e vedi di essere bella, non voglio fare brutta figura con i miei amici" sorrise sarcasticamente.
"Ah ma io sono sempre bella, tesoro." Mandai un bacio con la mano per poi dirigermi verso le scale.
"Come mi hai chiamato?" Chiese incuriosito Fede.
"Vado a lavarmii" lo lasciai senza risposta e mi diressi in stanza. Mi buttai sul letto e pensai alla discussione mia e di Federico, spuntò un sorriso sulla mia bocca, era stato bello parlare con lui dopo un po' di tempo.
Mi svegliai, presi il telefono per vedere l'orario e "O CAZZO SONO LE 18:30 È TARDISSIMO" mi ero addormentata.
Corsi subito in bagno. Ma la porta era chiusa. Bussai ripetutamente.
"Federico esci di lì o non sarò pronta nemmeno per le 22:00!" Gli ordinai.
"Non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare piccola." Rispose
"P-piccola? Cosa?" Chiesi
"Cosa c'è? Ora ti da fastidio? Dai che a letto ti bagnavi anche solo se ti chiamavo così!" Disse.
Eh beh in effetti aveva ragione. Oh lo diceva con una voce rauca e sexy, poi era sudato e..
"Ho ragione?" Intervenne
"Ma cosa che ero più fatta di una barbona. Poi sempre a mettere questo discorso in mezzo? Capisco che sono stata la tua scopata più bella, però non pensarmi sempre, mi sciupi. Muoviti a uscire" ordinai nuovamente.
"Ancora a dirmi che devi fare?" Controbatté.
"Federico Rossi, puoi gentilmente uscire dal bagno ? Dovrei docciarmi e truccarmi e non vorrei tardare, vorrei anch-
"Vorrei vorrei"- aprì la porta-"ecco ho finito" era bagnato, con solo un'asciugamano in vita, le gocce d'acqua che scendevano lungo il suo petto, rimasi a fissarlo a bocca aperta. Subito dopo fece  per sorridere e mi coprii gli occhi arrossendo. "Fede almeno copriti!" Gli dissi
"Woh talmente che sono scopabile?" Chiese
Avrei voluto dire di sì, però risposi "no, anzi poterei diventare cieca!" Con tono di voce disgustato. Subito dopo entrai in bagno, lo spinsi fuori e chiusi la porta a chiave. Dopodiché poggiai la schiena alla porta e scesi fino a sedermi con le ginocchia tra le braccia; sorrisi pensando alle condizioni in cui era Federico, con un asciugamano che quasi cadeva.
Notai che mancava davvero poco alle 19:00 quindi mi denudai e entrai in doccia e iniziai a cantare 'A sky full of stars'.
Dopo circa 20 minuti uscii dalla doccia, misi l'accappatoio e iniziai a tamponare i capelli con l'asciugamano per poi prendere il fon e asciugarmi i capelli lisci.
Erano le 19:44 quindi ero ancora in tempo per truccarmi e vestirmi.
Il mio outfit era: un vestitino a nero corto  che metteva in risalto le mie forme. Le bretelle formavano un rombo dietro la schiena che partiva dal collo ai fianchi, quindi era abbastanza scollato. Come scarpe misi un paio di tacchi, non molto alti, rossi come il rossetto.
Dopo essermi vestita mi truccai. Misi un po' di correttore sotto gli occhi, cipria molto chiara e sugli occhi solo del mascara, anche perché ho le ciglia abbastanza lunghe. Infine un rossetto rosso opaco.
Dopodiché misi un collarino nero su cui pendeva un piccolo diamante rosso. Infine una pochette è una giacca in pelle rosse.
Dato che, stranamente, ero in anticipo di 10 minuti, deciso di farmi dei boccoli non ben definiti.
Mi spruzzai un po' di profumo ed ero pronta.
"Mery sei pronta? Dai o far-"
Scesi le scale, mi vide e rimase senza parole.
"Chiudi la bocca o entreranno le mosche." Dissi ironicamente.
"Wow sei" lo interruppi "bellissima? Si lo so" dissi per poi lasciargli un dolce bacio sulla guancia. A quel gesto sorrise. "Ah e comunque anche tu non sei da meno eh"
"D'altronde, come sempre". Si elogiò, alzai gli occhi al cielo.
Lui aveva una camicia bianca con i primi due bottoni sbottonati, un paio di jeans strappati di un blue chiaro, un paio di Adidas beige e un profumo molto forte.
"Non ti guarderanno troppo?" Chiese.
Lo guardai perplessa, sembrava essere geloso. "Vabe dai, può essere che conoscerò qualcuno di serio." Sorrisi
"Va bene, contenta tu.. dai andiamo"
Ci dirigemmo verso la macchina. Durante il viaggio c'era solo il rumore della musica.
"Siamo arrivati?" Chiesi dopo 20 minuti.
"Si, manca poco" rispose.
Eravamo fermi al semaforo e il suo sguardo era diretto sulle mie gambe scoperte. Schioccai le dita per svegliarlo dai suoi pensieri "È verde, puoi tornare a guardare la strada." Dissi ridendo per poi poggiare la pochette sulle gambe. Lui arrossì leggermente. Tornai a guardare fuori dal finestrino.
"Siamo arrivati." Scese dalla macchina.
"Oh tranquillo mi apro io la portiera, sei gentilissimo" dissi con sarcasmo.
Alzò gli occhi al cielo. Chiuse la macchina e ci dirigemmo verso il locale. Una volta entrati si sentì subito l'odore di alcol che girava nel locale. Infondo c'era un tavolo che salutavano verso la nostra direzione.  "Sono quelli i tuoi amici?" Chiesi
"Sì andiamo da loro" rispose per poi dirigersi verso di loro. Lo seguii.
"Oh frá chi è questa bella ragazza ?" Chiese uno dei ragazzi.
"È la ragazza di cui ti parlavo" rispose.
"Ah quella di cui ci hai parlato? La migliore amica di Clara?" Chiese il ragazzo.
"Ehm si, sono io" intervenni.
"Ah ciao, piacere Michele, tu sei.."
"Mery, chiamami Mery" gli sorrisi.
"Ah bene, loro sono Yuri, Federico e Francesco." Mi presento gli altri
"Ah ci sono due Federico ?" Chiedo ridendo
"Si ma io sono il più bello" intervenne l'amico.
"Ma zitto!" Rispose il finto biondo ridendo.
"Ah comunque per distinguerci puoi chiamarmi Zambo" mi informò.
"Ah va bene, Zambo" risposi.
"Vuoi qualcosa da bere?" Propose Michele.  "Offro io" continuò.
"Ehm si, grazie" accettai.
Ci dirigemmo io e Michele verso il bancone e non potevo crederci, il barista era..
"Luca? Che ci fai qui?" Rimasi stupita. C'era il ragazzo che conobbi in aereo.
"Mery! Io ho trovato lavoro qui, tu come mai qui?" Domandò.
"Oh sono qui con amici e vorrei ordinare qualcosa da bere"
"Certo, ditemi pure."
"Una vodka alla fragola." Ordinai
"Ah così reggi?" Domando Michele
"Sisi, fortunatamente reggo" spiegai.
"Per te invece?" Chiese luca riferendosi a Michele.
"A me fai un mojito, per favore" ordinò.
"Arrivano subito" andò luca
"Allora, parlami un po' di te" ruppe il ghiaccio Michele.
"Ehm ho 18 anni e condivido la casa a Milano con Clara. Abbiamo finito da poco il liceo.. probabilmente faremo l'università, ma non ne siamo tanto sicure" spiegai
"Ah e che università vorreste frequentare?" Chiese
"La Bocconi" risposi.
Intanto Federico mi guardava da lontano, gli sorrisi.
"Ecco a voi!" Arrivò Luca.
"Oh grazie mille, quando devo?" Chiese Michele per poi prendere il portafoglio.
"Non scomodarti, offro io" disse Luca per poi girarsi verso di me e farmi l'occhiolino. Abbassai lo sguardo e arrossii.
Dopo aver bevuto i cocktail ci dirigemmo verso gli altri.
"Raga andiamo in pista?" Propose Zambo
"Per me va bene, non c'è problema" risposi.
"Te la cavi a ballare?" Mi chiese Zambo
"Si, abbastanza.. ho fatto danza per più di 10 anni." Spiegai.
"Davvero?" Chiese Federico
"Sì, insieme a Clara." Risposi
"Ah." Si limitò a dire
"Andiamo dai" intervenne Yuri. Mi prese la mano e mi portò in pista. Partì 'Let Me Love You' iniziammo a ballare.
Dopo un po' ci raggiunsero anche Michele e Federico. Si complimentarono per il mio modo di ballare dicendo che ero molto brava a muovere il bacino.
Federico aveva già bevuto due cicchetti ma era lucido, stessa cosa gli amici.
La canzone che seguì fu 'cuando volveras' e sentii due mani sui miei fianchi. Mi girai.
"Mi concede questo ballo?" Era Luca.
"Ehm, certo ma non stavi lavorando?" Mi incuriosii.
"Ho appena finito" rispose
"Ah capisco" iniziammo a ballare la baciata, i nostri corpi erano attaccati.
Intanto Federico ballava con una riccia rossa, aveva un vestitino cortissimo, quasi non si vedeva. Era senza bretelle, con la scollatura a cuore. La guardai e rimasi stupita, non pensavo avesse questi gusti Fede. Non ballavano, lei si strusciava su di lui.
"Vado a bere qualcosa." Disse Luca.
"Vai tranquillo, ti aspetto qui". Risposi per poi tornare a guardare Federico con la ragazza.
"Se ne è andato Luca ?" Si avvicinò Michele.
"Ehm no, è andato a bere qualcosa, dai balliamo" lo presi e iniziammo a ballare.
Mi andai a sedere.
Dopo un po' Federico si avvicinò.
"Tutto ok?" Chiese
"Sisi, aspetto Luca, non so dove sia" risposi.
"Dai lo stai aspettando davvero? Sta ballano con un'altra laggiù." Indicò una parte del locale. Luca stava ballando con un'altra.
"Ah.." mi limitai.
Partì 'propuesta indecente'
"ti va di ballare ?" Propose Federico
"Oh a cosa devo tutta questa gentilezza?"
"Ho visto che quello stava con un'altra e ho pensato di avvicinarmi io a te" giustificò.
"Quindi se lui fosse stato qui non l'avresti fatto"
"Probabilmente non l'avrei neanche pensato." Disse col fare da stronzo
Mi prese per mano e si avvicinò per ballare.
"Ah comunque non me la cavo tanto a ballare" disse
"Tranquillo, vai a tempo con la musica è semplice: destra, destra punta, sinistra, sinistra punta." Spiegai
"Vedi? Ci stai riuscendo" gli feci notare
"Non e poi tanto difficile." Sorrise.
*Fede's pov*
Mery quella sera era particolarmente bella, c'era qualcosa in lei che mi faceva impazzire. Quando iniziammo a ballare una strana sensazione nacque in me, ero strano.. probabilmente era stato l'effetto dei drink bevuti poco prima.
Ballando decisi di farla girare su se stessa, prima a destra e poi a sinistra. A quell'azione sorrise.
La canzone finì e andammo a sederci ai divanetti su cui eravamo seduti poco prima.
"Ti piace qui?" Le chiesi
"Si dai, ci sono anche ragazzi interessanti" ridemmo insieme
"Tipo?" Chiesi mentre ridevamo.
"Ah si, tipo me!" Dissi subito dopo passandomi una mano nel ciuffo.
"Ovviamente!" Disse lei ridendo.
"Senti ma come mai conosci quel tipo ?" Mi incuriosii
"Chi? Luca? Ah l'ho conosciuto in aereo." Finì e arrivò il ragazzo in questione
"Posso rubartela?" Chiese il ragazzo
"Oh, fai pure non è di mia proprietà.. però attento." Lo avvertii.
*Mery's pov*
Guardai Federico con aria confusa.
"Tranquillo, tanto hai appena detto che non è proprietà tua" rispose luca per poi prendermi e portarmi con se in pista. Non era molto lucido, probabilmente non lo era per niente ma non ci pensai più di tanto.
Partì un lento, mi prese per i fianchi e mi attacco a se, di conseguenza misi le mani intorno al suo collo.
"Come ti trovi qui piccola?" Chiese.
"Oh, ehm bene. Tu?" Risposi. Iniziò a darmi dei baci sul collo prima di rispondermi.
"Io qui ci lavoro, e si, è un bel posto." Continuava a baciarmi. "Ci sono sempre belle ragazze ma probabilmente tu le superi tutte" concluse per poi guardarmi.
Restammo a guardarci per alcuni secondi fin quando Luca accorciò le distanze dandomi un bacio a stampo.
Iniziò a far scendere le sue mani più giù, sui miei glutei. Chiese accesso alla mia bocca con la lingua ma rifiutai e, per accedere, iniziò a palparmi fortemente i glutei, tanto che cacciai un piccolo urlo e lui approfittò per far entrare la sua lingua nella mia bocca. Iniziai a mugugnare, cercavo di staccarmi ma non ci riuscivo. Intanto continuava a stringere i miei glutei.
"Ti avevo detto di stare attento" intervenne Federico e lo staccò da me.
Io intanto guardai luca e aveva le pupille dilatate. Io intanto sistemai il mio vestito.
"E tu chi sei per fermarmi? Un piccolo figlio di puttana?" Rispose Luca.
"Come cazzo ti permetti?" Federico non ci vide più dalla rabbia e gli diede un pugno in pieno viso.
"FEDERICO FERMATI" cercai di fermarlo.
"Hai visto cosa ti stava facendo? Andiamo via di qui che è meglio!" Mi prese e mi tirò con se. Salutammo gli amici per poi entrare in macchina.
Io ero impaurita, terrorizzata ma anche schifata dal gesto di Luca.
Federico iniziò a guidare.
"Perché l'hai fatto?" Chiesi improvvisamente
"Volevi che ti scopasse? Oh scusami tanto, non ti difenderò più!" Iniziò ad urlare
"Calmati per favore.." lui fece un respiro profondo.
"E poi se mi avesse scopata? A te cosa sarebbe importato?" Continuai e rivolsi lo sguardo fuori dal finestrino.
"Sei seria? Pensi davvero che non mi importi? Ormai siamo della stessa casa da quasi due settimane, un po' ci tengo a te."
A quella frase sorrisi. Dopodiché Federico accese la radio restammo in silenzio per il resto del viaggio.
Arrivati a casa mi diressi in bagno per togliere il rossetto ormai sbavato.
In seguito mi misi sul divano, presi il telefono e guardai le notifiche sui social.
Mi raggiunse Federico.
"Sai che con quel vestito tutti guardavano solo te? Insomma è anche corto" disse
"Ho notato.. e comunque tu mi hai detto di dover essere bella." Risposi
"Infatti ci sei riuscita." Arrossii leggermente. Federico pian piano iniziò ad avvicinarsi a me.
"Direi che tutti, oltre Luca, avrebbero voluto scoparti" aggiunse poi.
"Si infatti.. tutti tranne te probabilmente." Dissi stuzzicandolo.
"Ma non ce n'è bisogno, io già l'ho fatto." Disse per poi farmi un occhiolino.
"Ah già, è vero, l'avevo dimenticato" risposi con fare da ragazza 'innocente'
"E così tu non ricordi niente di quella notte?" Chiese, eravamo vicinissimi.
"No, zero." Mentii con un piccolo sorriso soddisfatto.
"Beh, quella notte eravamo ubriachi, ora direi che non lo siamo." Disse con un ghigno. Mi mise una mano sulla gamba e iniziò a salire pian piano, fino ad arrivare al ginocchio.
"E con ciò ?" Chiesi sempre innocentemente ma stuzzicandolo allo stesso tempo.
"Con ciò direi che"- si sedette anche lui-" devo rinfrescarti la memoria, no?" Concluse per poi darmi un bacio, poi due, tre, sempre con più foga. La sua mano dal mio ginocchio passò all'interno coscia, la strinse e io, dal leggero dolore, gli morsi il labbro. Si alzò e mi prese per i fianchi senza mai staccarsi da me. Mi alzai anche io e portai le mie gambe attorno al suo bacino, mise le mani sotto le mie cosce e mi portò nella sua camera. Non ero mai entrata lì prima di quel momento, era spaziosa con un gran letto su cui mi buttò. Lui era in piedi davanti a me. Alzò lentamente il mio vestito per poi lanciarlo in un angolo della stanza. Ero in intimo. Decisi di sbottonargli la camicia e lasciargli dei dolci baci lungo il suo addome fino ad arrivare ai jeans. La sua erezione era evidente ma decisi di torturarlo e giocare con il suo membro palpandolo dai jeans.
"Cazzo mery non sei d'aiuto" disse soffrendo.
"Oh quindi posso andarmene" dissi facendo la finta dispiaciuta
"Non provarci" feci un sorriso malizioso.
Lo guardai e iniziai a sbottonare il bottone del jeans che stava per saltare da solo.
Continua la tortura non più con i jeans, ma con l'elastico dei boxer.
"Non ce la faccio più. Ti prego prendilo." Non me lo feci dire due volte. Abbassai i boxer e presi il membro fra le mani.
'non lo ricordavo così tanto dotato'  pensai. Iniziai a fare su e giù con una mano, con l'alta solleticavo i testicoli. Iniziai a fare movimenti più veloci. Guardai il suo volto. Era sudato, le labbra socchiuse e spingeva la testa all'indietro. Ansimava. "Ah cazzo piccola sei br- ah sì"
Quella visione di Federico mi eccitò più del dovuto. Mi fermai con le mani e iniziai a usare la bocca. Andavo avanti e dietro.
*Fede's pov*
"Cazzo piccola ah-" non volevo guardare il suo viso, sapevo cosa sarebbe successo, ma lo feci lo stesso. Non dovevo farlo. Lei che succhiava il mio membro, le guance incavate e lo sguardo innocente, l'avrei voluta sbattere subito ma aspettai che finisse il tutto prima di farlo. Misi una mano nei suoi capelli e la accompagnavo nei movimenti. Spinsi sempre di più la tua testa fino a farle entrare tutto il mio membro in gola.
"St-sto per venire p-piccola" dopo poco venni.
*Mery's pov*
Dopo poco si riversò nella mia bocca.  
In seguito mi fece stendere, ero sotto di lui, iniziò a togliermi l'intimo partendo da sopra e lasciando qualche succhiotto qua e là facendomi gemere. Arrivo ai miei slip e, con delicatezza, tolse anche quelli.  Iniziò a darmi piacere con la lingua. Dal piacere lo presi per il ciuffo iniziai leggermente a tirarlo. "Oh Fed- ah" Infilò due dita nella mia intimità. "Sto per V-venire" a quella frase accelerò i movimenti e dopo poco venni. "Sei dolce, mi era mancato il tuo sapore" sorrise.
In seguito mise le precauzioni e mi guardò, come se stesse chiedendo il permesso, acconsentii. Entrò in me con una forte spinta e, per sovrastare i miei forti gemiti, mi baciava.
"St-sto per veni- ah" lo informai.
"Si p-piccola" quando mi chiamava in quel modo, con quella voce tremendamente sexy, mi eccitava, tanto. Dopo un po' venni seguita da lui. Si stese accanto a me "sei stata fantastica" si congratulò
"Non sei stato da meno" risposi.
"Dormi qui con me" mi ordinò.
Mi accolse tra le sue braccia e mi abbracciò. In quel commento mi posi tante domande. 'Ma ora che siamo? Solo amici?' Ma non ci diedi conto e mi addormentai.

Buongiorno a tutti, ecco il capitolo 8 :)

"Amore..?"||.FedericoRossi.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora