Capitolo 5

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"Salve, siamo i nuovi vicini, siamo venuti per presentarci" mi dice cordialmente la donna.

"Ehm... salve" cerco di sorridere, e in quel momento arriva Francesco a salvarmi dalla situazione.

"Buonasera, voi dovreste essere la famiglia che si è trasferita qui da poco, vero? Ci avevano avvertiti del vostro arrivo" li invita ad entrare e li accompagna in soggiorno.

Facciamo le presentazioni e così scopro il nome di quella donna, Marta.

"Se non sbaglio tu e Marco frequentate la stessa scuola, giusto?" Dice Marta guardando nella mia direzione e sorridendomi.

"Si, siamo nella stessa classe" mi affretto a rispondere io.

Odio questo tipo di situazioni.

"Oh bene, allora vi conoscete già"
Continua lei.

"Perché non andate in camera di Sofia? Così chiacchierate un po' e vi conoscete meglio"

Grazie ma no grazie.

Perché sta succedendo tutto questo?

"Ok" faccio cenno a Marco di seguirmi, quando a metà strada mi ricordo di un piccolo particolare.

Tutte le action figure, i manga, i poster, i dvd, i gadget, alcune magliette a tema anime, sono sparse per la stanza in bella vista.

Arceus aiutami tu, Amen.

Mi fermo all'improvviso e, girandomi verso di lui, propongo:
"Perché invece di andare in camera mia non usciamo in giardino? Oggi non fa tanto freddo quindi fuori si sta bene" faccio il sorriso più convincente di cui sono capace e aspetto la sua risposta.

"Va bene", è tutto quello che dice con la sua solita espressione indecifrabile.

Felice di evitare figure di merda, lo porto in giardino e ci sediamo sull'erba.

Che situazione assurda.

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, sembra quasi una gara a chi è più asociale.

Tsk (Levi mode: on), ma allora non sa proprio con chi ha a che fare, è ovvio che vinco io.

Modestamente sono brava in questo tipo di cose.

"Ehi senti... ci sono delle cose che ti vorrei chiedere dall'ultima volta che ci siamo visti..." mi dice lui.

Ve lo avevo detto che vincevo io.

"Cioè?" Faccio per incitarlo a continuare.

"La prima è: cosa ci facevi in quel parco?"

"Questo veramente dovrei chiedertelo io. E comunque niente di speciale, di solito vado lì solo per stare un po' in pace o per leggere un man- cioè, volevo dire, per leggere man...man... Manzoni! Si, leggo "i promessi sposi" di Manzoni!"

Mio Kira, cosa cavolo sto dicendo.

Potevo trovare di meglio per sostituire la parola manga... e per fortuna che avevo evitato le figure di merda.

"Manzoni? Ti piace la letteratura?" Domanda un po' stupito.

"Si" muovo la testa su e giù con convinzione.

In effetti non è proprio una bugia, dato che mi piace la letteratura e leggere libri in generale, non solo manga.

"Cos'altro mi volevi chiedere?" Cerco di sviare il discorso e a quanto pare funziona.

"Quei ciondoli che avevi sullo zaino la sera in cui ci siamo incontrati, dove li hai comprati?"

"Perché me lo chiedi?" Gli rispondo con un'altra domanda.

"Perché mi piacciono" risponde guardandomi negli occhi.

"Ti piacciono gli anime?" Chiedo con un filo di voce.

"Si, hai qualcosa da ridire? E prova anche solo a dire che sono cartoni animati cinesi per bambini e possiamo anche chiudere qui la conversazione" dice secco lui.

"Non lo farei mai! Per chi mi hai preso? Anche a me piacciono" accenno un sorriso.

"Davvero?" Intravedo una strana luce nei suoi occhi, che scompare quasi subito.

"Vieni, ti voglio far vedere una cosa" mi alzo in piedi seguita da Marco per poi dirigermi verso il mio piccolo paradiso.

Alla faccia del mio "tanto non ci parleremo più"

OtakuxOtakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora