Mi sveglio con l'aiuto della terza opening di attack on titan che ho impostato come sveglia, e qualche minuto dopo finalmente mi decido a scendere dal mio adorato letto per poi trascinarmi, con una camminata che farebbe invidia ad uno zombie, verso il bagno.
Purtroppo oggi è lunedì e questo vuol dire che ricomincia la solita tortuta psicologica dalla durata di ben 6 giorni.
Che poi diciamocelo, è una fregatura che in una settimana ci siano 7 giorni e di questi solo uno è per riposarsi mentre per gli altri 6 devi svegliarti all'alba per non fare tardi a scuola e studiare in continuazione per le verifiche e le interrogazioni.
Sono così presa da questi pensieri che non mi rendo conto di essermi già vestita e lavata e che ora mi sto dirigendo automaticamente verso la cucina.
Poco dopo sono pronta per andare verso a scuola e miracolosamente per il momento non sono ancora in ritardo.
Già, per il momento.
Sento il campanello e vado ad aprire la porta, trovandoci Kiki
che è venuta qui per fare la strada verso scuola insieme.Questa volta c'è solo un piccolo particolare che non riesco a spiegarmi.
"Ho pensato che potesse venire anche lui con noi, dato che abita qui vicino" dice Chiara indicando Marco che si trova poco distante da lei.
"Beh? Andiamo? Faremo tardi se non ci sbrighiamo!" Continua senza darmi il tempo di elaborare una frase di senso compiuto.
Senza dire niente (tanto conoscendo Kiki qualsiasi cosa io avessi detto non sarebbe servito a niente), sospiro e la seguo.
Il problema per me non è Marco, non ho niente contro di lui, ma piuttosto le situazioni imbarazzanti che si potrebbero creare... meglio non pensarci, altrimenti ora mi viene l'ansia.
Però Kiki in queste situazioni mi spaventa, e quindi non riesco a rimanere troppo calma.
"Perché non ci racconti un po' di te?" Dice Chiara rivolgendosi a Marco.
"Ok, vediamo... vengo da un piccolo paese dell'Inghilterra, mia madre è italiana e mio padre inglese anche se pure lui ha origini italiane. Per questo ho imparato a parlare l'italiano sin da piccolo. In più sono già stato in Italia in altre occasioni"
"Quindi è per questo che non si sente molto l'accento inglese? Sei riuscito a nasconderlo quasi del tutto, non avrei mai indovinato che tu fossi inglese se non me lo avessi detto!"
"Eheh già" si porta una mano dietro la nuca.
Sto per "intromettermi" nella conversazione quando noto che ormai siamo arrivati a scuola e che quindi dobbiamo entrare in classe.
Appena suona la campanella della ricreazione Kiki scatta subito in piedi e si mette a correre per raggiungere più in fretta possibile le macchinette delle merendine, mentre io rimango seduta ad aspettare che torni.
Facciamo sempre un gioco per decidere chi deve andare a prendere la merenda per entrambe e la maggior parte delle volte vinco io, quindi posso stare almeno un po' tranquilla.
Marco nota che sto da sola e sposta la sedia verso il mio banco, per poi sedersi difronte a me.
"Ti disturbo?" Dice poggiando i gomiti sul banco.
"No, non ti preoccupare" lo rassicuro mentre cerco di aggiustare le cuffiette in modo che non si annodino, o almeno che lo facciano il meno possibile.
"Hai presente il parco dove ci siamo incontrati quella sera?"
"Si, perché?"
"Vuoi andarci con me stasera? Se vuoi puoi invitare anche Chiara, devo farvi vedere una cosa. Vedila come un'uscita tra amici per conoscerci meglio" per tutto il tempo tiene lo sguardo fisso su di me, e la sua voce è tranquilla.
Cos-aspettate un attimo, ci conosciamo da appena tre giorni. Però sono curiosa.
"Va bene"
"Perfetto! Ti manderò tutti i dettagli su whatsapp. Ah è vero, non ho ancora il tuo numero... puoi darmelo per favore?"
"Ok, te lo scrivo qui" e prendo un pezzo di carta e una penna.
"Ti manderò un messaggio, avverti anche Ki-Chiara"
Chi-Chiara? Perché ha balbettato?
Non ci penso troppo, anche perché poco dopo torna Kiki con in mano la mia merenda.
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OtakuxOtaku
RomanceSofia è una ragazza di 16 anni con una passione spropositata per gli anime e per i manga, non per niente è un otaku. A causa di questo non ha molti amici e in più non ha interesse verso i ragazzi reali e li reputa noiosi, infatti preferisce di gran...