Io giorno dopo, all'uscita da scuola, ecco di nuovo Rossana e Alessandro... E mi prende il panico.
Ok, li ho conosciuti solo ieri e siamo stati insieme per tipo 2 ore. Che faccio? Li saluto? E se non si ricordassero di me? Ma se poi non li salutassi e loro pensassero che io li odi o che non li voglia vedere?
*Internally screaming*
Per fortuna, sono loro ad accorgersi di me e a venirmi in contro per primi e io tiro un sospiro di sollievo.
"Hey, come va?" Il primo a parlare è Alessandro.
"Hai visto Marco?" si intromette Rossana.
"Bene, grazie e si, Marco dovrebbe arrivare a momenti" rispondo ad entrambi.
"Rossana! Ale! Cosa ci fate qui?"
Quando parli del diavolo...
Mi giro un secondo e, dopo aver guardato di nuovo nella direzione di Rossana, è scomparsa.
Mi volto allora dove dovrebbe trovarsi Marco e anche lui si è volatilizzato.
Rimango immobile confusa per qualche secondo e poi chiedo: "dove sono finiti?"
"Rossana ha portato via Marco, sono corsi in quella direzione" Risponde lui con nonchalance, indicando un punto oltre il cancello della scuola.
"Wow..." Sussurro, ancora senza parole.
"Beh, a questo punto, vuoi che ti accompagno a casa? Tanto non ho niente da fare" suggerisce Alessandro.
Prevedo silenzi imbarazzanti.
"No, davvero non c'è n'è bisogno" sorrido nervosamente.
"Muoviti" dice, prendendomi lo zaino per poi metterselo sulle spalle e avviarsi verso la strada.
"A-aspettami!" Lo rincorro.
Per stavolta l'hai vinta tu...
"Dove abiti?" Mi chiede dopo che sono riuscita a raggiungerlo.
"Vicino a casa di Marco" dico con ancora il fiatone.
Si, sono quel tipo di persona che se fa un metro di corsa poi rischia di perdere i polmoni e cadere rovinosamente.
Si nota che non faccio sport?
"Okay" replica secco lui.
Ed ecco il silenzio. Lo sapevo.
Rimaniamo così per un po' fino a che...
"In che rapporti sei con Marco?"
Che razza di domanda è?
"Siamo solo amici. Perché?"
"Oh, nulla. Comunque, ti consiglio di non stargli troppo vicina, altrimenti Rossana inizierà a importunarti" dice, voltandosi verso di me e fermandosi per un secondo.
"Ah...Ok, grazie per il consiglio"
"Sei davvero carina, sai?"
Ok, la conversazione sta prendendo una strana piega.
"...grazie" sussurro, un po' a disagio.
Improvvisamente mi trovo bloccata con le spalle al muro e lui che mi impedisce di scappare, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
"A-Alessandro, cosa stai facendo?!" Gli metto le mani sul petto e tento di respingerlo.
"Stai tranquilla, volevo solo toglierti questo dai capelli" e, dopo avermi tolto delicatamente quella cosa, mi mostra una piccola foglia.
"Da quanto tempo era lì?" Dico imbarazzata
"Da quando ci siamo visti, più o meno" sogghigna lui.
"Perché non me lo hai detto prima?!"
Continuo, ancora agitata."Era divertente" ride, mettendosi una mano sulle labbra sottili, senza però coprirle del tutto.
"Stupido! Dimmelo prima!" Mi lamento io.
"Dai spesso dello stupido alle persone che hai conosciuto da poco?" Si avvicina ancora.
"No, ma tu te lo sei meritato" dico con fare altezzoso.
"Sei davvero interessante" dice per per poi continuare a ridere.
"A-andiamo!" Mi libero da quella posizione e continuo a camminare, senza voltarmi.
"Si, si, arrivo"
Dalla sua voce riesco a capire che sta sorridendo.
"Ah, e comunque, chiamami Ale" conclude, posandomi una mano sulla spalla
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OtakuxOtaku
RomanceSofia è una ragazza di 16 anni con una passione spropositata per gli anime e per i manga, non per niente è un otaku. A causa di questo non ha molti amici e in più non ha interesse verso i ragazzi reali e li reputa noiosi, infatti preferisce di gran...