quella mattina i suoi occhi si aprirono su un mondo pieno di colori.
il primo respiro della giornata le riempì i polmoni d'aria di speranza.
quel giorno sarebbe stato un gran giorno, che avrebbe cambiato la sua vita del tutto.
scese dal letto e rimboccò le coperte, cosa che non faceva mai.
guardò fuori dalla finestra: gli alberi sembravano di un verde più acceso, i fiori pareva quasi danzassero.
si cambiò ed indossò i vestiti più belli che avesse. si sentiva davvero bene.
scrisse un piccolo biglietto, prese un paio di cose dal cassetto ed uscì di casa.
corse, corse tanto. rise come mai aveva fatto in vita sua. si sentiva leggera, come se da un momento all'altro potesse prendere il volo.
non si sentiva così da mesi, anni. ma quello sarebbe stato il giorno che le avrebbe cambiato del tutto la vita, no? quindi perché essere tristi? dopotutto ci aveva pensato tanto, ed era giunta alla conclusione che quella era la cosa migliore da fare. una bellissima cosa a suo parere.
era in un parco.
era pieno di fiori.
fiori pieni di colori.
arancione, giallo, rosa, rosso, viola...
erano davvero tanti.
era tutto così bello.
era il giorno perfetto per morire.
tirò fuori dalla tasca la pistola.
sorridendo la avvicinò alla tempia.
poteva sentire il freddo del metallo, che con un brivido riempì tutto il suo corpo.
sorrise.
"é proprio un bellissimo giorno."
premé il grilletto.
non sentì nulla.
che fosse così morire?
provò ad aprire gli occhi.
vide ancora i fiori sgargianti e gli alberi frondosi.
allora capì.
la vita le aveva donato una possibilità.
era quello il suo posto.
non era ancora ora di andarsene.
era davvero una bella giornata.
