Quando un incontro può cambiarti per sempre.

Una nuova vita.

2.

Zayn's pov.

Difficile trasferirsi da una piccola cittadina come Bradford a Manchester. Manchester è diversa: c'è più casino, più traffico, più rumore ma il lato positivo è che ci sono più pub e locali di ogni tipo quindi ci si diverte.

Ho lasciato la mia vecchia scuola ed i miei amici per far parte di un'altra realtà. Sono un tipo molto socievole perciò non farò fatica a trovare un altro gruppo di ragazzi con cui passare le giornate.

Ho lasciato anche la mia ragazza a Bradford. Ma quasi sicuramente ci lasceremo; non sono il tipo di persona che porta avanti una storia a distanza e poi lei è una tipa molto gelosa, quasi possessiva perciò forse è meglio chiuderla qua.

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Zayn arriva a scuola, stretto nel suo giubbino di pelle nero e con un cappello da baseball sulla testa. Molti ragazzi erano già nelle proprie classi, altri stavano salutando i loro compagni che non vedevano da tre mesi, da quando la scuola era finita per dare via alle vacanze estive.

Il ragazzo inizia a guardarsi intorno per trovare un volto sorridente, qualcuno con cui poter instaurare già un rapporto.

Scorre con lo sguardo, fino a trovare un ragazzo della sua stessa età, biondo e con due grandi occhi celesti. Se ne stava seduto sulla panchina di legno a leggere fumetti.

Zayn si avvicina a lui con calma, cercando di essere il più gentile possibile.

Z: Ciao. Posso disturbare? - parla con un grosso sorriso stampato sul volto.

K: Se sei qui per rubare il mio pranzo, mi dispiace ma non ne ho. - risponde il ragazzo in modo timoroso e senza neanche alzare lo sguardo.

Z: Cosa? No..non ho nessuna intenzione di rubarti il pranzo.

Dopo queste parole, il ragazzo biondo alza lo sguardo incontrando gli occhi color nocciola di Zayn.

K: Scusami ma ormai questa cosa è così frequente che non mi avvicino più a nessuno da un po'.

Zayn, con molta calma, si siede accanto a lui e gli porge la mano.

Z: Io sono Zayn, Zayn Malik.

Il biondino, dopo un po' di titubanza, gli da la mano stringendola:

K: Io sono Kevin, Kevin Jones...e scusa ancora per prima.

Z: Cos'è questa storia del pranzo?

Kevin fa un respiro profondo guardandosi intorno, come se avesse paura che qualcuno lo sentisse.

K: È da quando sono qui, l'anno scorso, che quel gruppetto mi ha preso di mira.

Il gruppetto di cui parla Kevin, è a pochi passi da loro. Indossano tutti la divisa della squadra di calcio della scuola e la maggior parte di questo gruppo è composto da ragazzoni alti e di una corporatura non indifferente. Il gruppo era conosciuto come quello dei 'duri', degli stronzi che se la prendevano con i più piccoli, rubavano il pranzo a chi non sapeva difendersi e veniva sospeso quasi sempre.

Z: Quelli ti fanno del male? - risponde Zayn guardandoli in cagnesco da lontano.

K: No, non del male ma...mi maltrattano con le parole chiamandomi nerd, sfigato e cose così - Kevin alza le spalle tornando a leggere il suo fumetto come se ormai fosse rassegnato alla cosa.

Zayn continua a guardarsi intorno fino a quando non incrocia lo sguardo di una ragazza.

Z: Chi è quella? - la indica con un movimento della testa.

K: Quella è Madison Parker. È la ragazza di Adam, giocatore di rugby. Non ti conviene guardarla, neanche da lontano. Quello è muscoloso....molto.

L'ultima parte, Zayn non sembra ascoltarla. Continua a fissare da lontano la ragazza che tiene lo sguardo su di lui ma che viene distratta subito dopo da Adam, appunto, che le stampa un bacio sulle labbra rosate e morbide. Zayn non è il tipo da rissa o quanto altro, è uno che sta sempre sulle sue e che non ha mai voglia di litigare, ma è anche un tipo molto cocciuto. Quando vuole una cosa, la ottiene. In un modo o nell'altro.

Continua a fissarla quando all'improvviso suona la campanella che indica che le lezioni hanno inizio.

K: Io ora ho biologia, tu?

Z: Matematica - risponde Zayn posando lo sguardo su di lui.

K: Vieni, ti faccio vedere dov'è l'aula.

Entrambi si alzano prendendo gli zaini e dirigendosi dentro. Il nuovo anno, l'ultimo, è appena iniziato.