'M'

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11.

Z: Prego, entra.

Zayn sorride ed aprì del tutto la porta lasciando entrare Maddie.

Era l'ultimo giorno prima della consegna del progetto. Si erano visti tante volte ultimamente per lavorarci su.

Per Zayn le cose andavano bene: lui e Kevin erano diventati buoni amici, Adam stava alla larga da lui e parlava con Madison a malapena anche se non sapeva se si erano lasciati o no ed il progetto stava andando bene.

M: Grazie - sorrise Mad mostrando i suoi denti bianchi e togliendosi la giacca.

Z: Mangiamo qualcosa prima di finire il progetto? - Zayn andò verso la cucina ma Madison lo bloccò.

M: No per il momento sto benissimo così. Possiamo iniziare subito.

Il moro annuì e i due andarono insieme in salotto.

M: Penso proprio che faremo un figurone! Ci siamo impegnati parecchio per questo progetto - disse entusiasta.

Z: Lo penso anch'io. Ci è venuto molto bene - rispose a sua volta Zayn con un sorriso.

Da una parte c'era la paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. Ora che Adam lo aveva lasciato in pace, aveva l'ansia che un suo gesto o una sua parola potessero scaturire di nuovo la rabbia in lui anche se era sicuro che Mad si trovava bene in quel momento e che di certo non sarebbe andata a lamentarsi dal suo "ragazzo" per qualcosa.

Z: Ho saputo che con Adam..sì insomma..che non vi parlate più.. - disse senza guardarla.

Madison posò i suoi grandi occhi su di lui e lo guardò.

M: Già, ma non è un problema. Insomma, quello che ha fatto è imperdonabile. Non tollero la violenza, specie verso miei amici e verso le persone che tengo.

Madison aveva appena ammesso di tenere a Zayn.

Al ragazzo scappò un dolce sorriso e continuò a guardarla: voleva dirle 'grazie' ma nel frattempo voleva continuare a guardarla senza dire nulla e continuare ad ammirare i suoi grandi occhi, così semplici ma così espressivi che poteva specchiarcisi.

Disse un 'grazie' veloce e tornò a guardare il grande cartellone e Madison fece lo stesse, dopo aver distaccato lo sguardo su di lui.

Continuarono il progetto perfezionando le ultime cose, aggiungendo dettagli e descrizioni e scambiando una risata di tanto in tanto fino a finirlo.

Mad prese il cartellone e lo aprì davanti a loro.

M: Mi piace! È venuto davvero davvero bene, meglio di come mi aspettavo! - sorrise soddisfatta e poi guardò Zayn - te che dici?

Z: É assolutamente bellissimi, piace anche a me! - le sorrise e allungò una mano a mo' di 'cinque' verso di lei che ricambiò il gesto facendo unire e crocchiare le mani.

La ragazza riarrotolò il cartellone sistemando sul divano e si fece una coda di cavallo.

Nonostante piovesse a Manchester quel giorno, in casa si stava bene e si sentiva un bel tepore.

Z: Voglio farti vedere una cosa. - Zayn parlò all'improvviso e la guardò serio.

M: Cosa?

Il ragazzo fece un lungo respiro e la prese per mano. Le fece strada al piano di sopra ed arrivò alla porta della stanza dei graffiti, la stanza segreta che solo lui poteva entrare, il suo mondo, il suo spazio.

Z: Tutti nella mia famiglia sanno di questa camera ma nessuno ci è mai entrato, a parte Safaa ma lei è piccola - rise dolcemente.

M: Quale camera? E perché non ci è mai entrato nessuno? - la ragazza lo guardò confusa.

Zayn inserì la chiave nella fessura e aprì lentamente. L'odore di tintura, colori e tempera era ancora evidente e Maddie arricciò il naso entrando nella stanza buia. Il modo accese la luce e la camera si illuminò.

Mad restò immobile e si guardò intorno: c'erano ritratti, scritte e disegni ovunque. Toccò il muro con una mano e sfiorò un disegno che sembrava più una caricatura raffigurante una donna. Poi guardò in alto, dove c'era una strana scritta che sembrava presa dai fumetti ed in cui era citata la frase 'I am who I am'. Aveva capito perché nessuno era mai entrato lì: era una specie di diario segreto ingigantito, in cui potevi entrare e scrivere ciò che volevi.

M: Perché mi hai fatto vedere questo posto? - guardò Zayn restando al centro della stanza.

Z: Perché sei una persona di cui ci si può fidare, lo vedo dagli occhi - la guardò - e sei sensibile, dolce e so che le cose che vedi qui, le terrai per te. E sei...diversa dagli altri.

Madison restò in silenzio ma si avvicinò a lui.

Provava una strana sensazione. Si sentiva come se fosse libera, come se il peso che sentiva da tempo fosse scomparso ma non capiva il perché. Stava benissimo, si sentiva al sicuro, capita ed amata, anche se Zayn non glielo aveva detto letteralmente, ma si sentiva come se lo conoscesse da tempo e come se lui fosse il ragazzo che ha sempre voluto a fianco, anche come solo migliore amico.

M: È davvero una bellissima cosa per me, grazie - gli sorride dolcemente, arrossendo appena.

Z: Grazie a te - rispose a sua volta il moro guardandola e poi ridacchiò senza farsi sentire.

Aveva notato le guance rosse di Madison e, oltre a trovarla infinitamente carina, sentiva un senso di soddisfazione al pensiero che era stato proprio lui a crearle quel dolce imbarazzo.

M: Posso lasciare un segno del mio passaggio qui? Sarebbe figo - rise girando su se stessa.

Zayn scoppiò a ridere e restò sorpreso. Prese un secchio di tintura blu ed un grosso pennello e si avvicinò a lei porgendoglieli.

Madison prese il pennello e lo imbevve di tintura, si avvicinò al muro e studiò la posizione giusta per lasciare la sua "impronta".

Z: Aspetta, credo sia meglio farla così.

Zayn si avvicinò a lei, che gli dava le spalle, prese la sua mano che si era sporcata leggermente di colore e la alzò, cercando di guidarla nei movimenti.

Avvicinò il corpo al suo. Lo sentiva caldo, morbido, accogliente.

Sentì Maddie ritirarsi leggermente quando i loro bacini si toccarono, ma subito dopo la sentì rilassarsi e vide le sue labbra inarcarsi in un sorriso.

Le sue mani erano l'una nell'altra ed i movimenti erano delicati e dolci; Zayn aveva paura di forzare la presa e di farle male.

Il loro movimento continuò fino a formare una 'M', che la ragazza usò come firma e segno della sua visita.

Mad si voltò verso il ragazzo ed era così vicina a lui che poteva vedere le sfumature di colore nei suoi occhi. Erano bellissimi, di un marrone ambrato che non aveva mai visto prima.

Zayn restò in silenzio e fissò le sue labbra. Aveva voglia di baciarla, ma aveva paura di un rifiuto, o peggio di uno schiaffo o di qualsiasi altro gesto da parte sua.

Maddie fece la stessa cosa fissando le labbra le lui e si ritrovarono, poco dopo, così vicini che le labbra si sfioravano quasi.

Zayn chiuse gli occhi. Ora era sicuro di quello che voleva, anche Maddie lo voleva perciò perché non buttarsi?

Si avvicinò ancora di più a lei, le loro labbra quasi si toccavano quando un telefono vibrò: Adam aveva appena mandato un messaggio a Madison.

La ragazza si allontanò velocemente e guardò il display.

M: D-devo andare..si è fatto tardi.. - mise il telefono di nuovo nella tasca e abbassa la testa, imbarazzata per ciò che stava per accadere l'attimo prima.

Zayn si grattò la nuca nervosamente.

Z: Oh sì certo, ci vediamo domani e il progetto lo porti tu?

M: Sìsì, lo porto io. A domani.

Madison scappò letteralmente via e uscì dalla stanza.

Zayn sentì il rumore della porta d'ingresso che si chiudeva e restò a fissare quella 'M' in silenzio mentre sul suo viso nasceva un sorriso.

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