10. Relapse

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Eren si maledisse mentalmente.

<<Ma sei scemo, Eren Jaeger?!>>
Urlò rivolgendosi a se stesso.

<<cazzo, quello era Levi. Era ovvio. Ma sei scemo? Perché non sei intervenuto?!>>
Disse sbattendo un pugno sulla scrivania.

Eh sì, Eren si era reso conto che quello che stavano picchiando all'interno della classe era proprio Levi.
Se n'era accorto quando stava salendo sul pullman di ritorno.
Se fosse stato ancora a scυola, lo sarebbe sicuramente andato a difendere.

<<stasera gli parlo, giuro. Non è giusto.>>
Disse avvicinandosi alla finestra.
Quel grattacielo era visibile dalla sua piccola casa, anche se poco.
Lo fissò per un po' di minuti, finché non sentì la porta aprirsi.
Si girò di scatto.

<<Eren, quante volte ti ho detto di non fare troppo rumore?
Sai quanto sono pignoli i nostri vicini!!>>
Lo rimproverò sua mamma.

<<scusa>>
Disse con voce dispiaciuta

<<cosa succede? Sembri triste>>
Chinò un po' la testa di lato, facendo capire che era preoccupata.

Eren rifletté su cosa dire... Non aveva mai mentito a sua mamma, ma ora doveva farlo.

<<mamma, stasera torno tardi. Vado a Mangiare dal mio amico, ok?>>
Disse in modo piú convincente possibile.

<<ma.. Tesoro, perché?
Non è sicuro! magari disturbi>>
rispose la mamma preoccupata.

<<Mamma, mi ha invitato lui.>>
Disse guardandola dritta negli occhi.
Quando Eren voleva una cosa, neanche sua mamma poteva fargli cambiare idea.

<<oh, okay... io adesso devo andare a fare il pomeriggio in fabbrica, ci vediamo domani.. >>
E detto questo andò vicino al figlio e gli scoccò un bacio sulla guancia, sorridendogli ed uscendo dalla stanza color verde mela.
Eren la salutò con la mano, chiudendo la porta.

Quel pomeriggio lo passò a studiare.
Sapeva già che l'indomani avesse una verifica di matematica, perciò studiò velocemente.
Quando vide che erano le 18:30, preparò velocemente la cartella per il giorno dopo e la lasciò sulla sedia. si sistemò un attimo i capelli ed uscì velocemente dalla stanza.  Scese le scale, Prese le chiavi di casa e Uscì correndo dalla porta principale e la chiuse con un tonfo, dirigendosi verso il grattacielo.
Dopo una manciata di minuti, si trovò in cima all'edificio.
Stava per aprire la porta per uscire del tutto, ma prima guardò se il moro era già lì. Ed infatti, era lì appoggiato alla 'loro' cisterna. E per un attimo vide una lacrima solcargli il viso.
Uscì di soppiatto dall'uscita secondaria, senza farsi vedere.

<<Ehi.>>
Disse Eren fingendo un tono felice.
Ma non era felice. Era assolutamente preoccupato per Levi.

<<Mnh..>>
Mugulò infastidito l'altro.

Ad un certo punto sentì un odore strano.. Come quello di una sigaretta ma un po' più... Pesante da sopportare?

<<cos'è quest'odore..?>>
Chiese storcendo il naso, annusando di tanto in tanto.

<<non annusare..>>
Rispose con voce roca il moro.

<<perché..?>>
Chiese titubante, si stava davvero preoccupando...

<<Ti fa male...>>
Disse Levi.

<<non dirmi che ti stai facendo uno spinello>>
Disse rimproverandolo

<<e a te che te ne frega>>
Disse scocciato il moro.
Ci era ricaduto, senza accorgersene...

<<vabbè. Levi, puoi dirmi una cosa?>>
Ne approfittò Eren. Voleva sapere la verità.

<<eh..>>
Lo incitò l'altro.

<<eri all'ultimo piano del liceo artistico, oggi?>>

<<mnh... Si.. Ma come fai a saperlo?>>
Disse Levi accigliandosi, la sua mente diceva
"Non dirlo, scemo"
Mentre il suo cuore voleva solo sfogarsi.

<<non ti preoccupare..
C'era qualcuno con te..?>>
Continuò Eren, pauroso di andare avanti.

<<mh.. Si... Dei pezzi di merda..>>
Rispose sbuffando il moro.

<<T-ti hanno fatto qualcosa..?>>
Balbettò il castano.

<<Smettila. Non puoi approfittare di me in questo modo>>
riuscì a formulare una frase di senso compiuto.

<<H-ho capito... Scusa>>
Disse dispiaciuto l'altro.

<<Non devi scusarti>>
Disse sospirando.

<<sei proprio contorto...>>
Disse, ridendo alla fine.
Levi si alleggerí a qυel sυono.

non pυoi continυare così per seмpre.

#spazioaυtrice
Cнaoo :3
Spero vi stia piacendo la storia eee nada. вye :3

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