È la fine ???

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Era passata una settimana e Mario era guarito completamente, Claudio era andato a trovarlo ogni giorno.
In quei giorni Mario aveva notato molti uomini sorvegliare la sua porta.
Quando chiese a Claudio di loro lui gli rispose che lavoravano per lui "Hanno il compito di difenderti, ho molti nemici te l ho detto" .... "Quali nemici?" chiese Mario...
"Non sono cose che ti riguardano, gattino mio, mi occuperò di loro al più presto" disse con un sorriso.
Mario rabbrividì, a volte il suo amante faceva molta, molta paura.
"Domani torneremo a casa" aveva aggiunto alla fine.
Mario annuì, felice di tornare finalmente in quell' isola  che lui ormai considerava casa .. la sua casa... insieme all uomo che ormai era tutta la sua vita.

SBAM-SBAM furono questi i rumori che svegliarono Mario  dal suo sonno.
SBAM-SBAM i colpi continuarono e Mario iniziò a tremare.
Erano spari che presto vennero seguiti da grida.
Cercando di controllare il suo battito cardiaco ormai impazzito, scese dal letto e camminando a fatica, i punti gli davano ancora fastidio, si avvicinò alla porta e l'aprì leggermente, ma non vide nessuno.
Il corridoio era deserto e di tutte le guardie nn c era nemmeno l'ombra.
CAZZO.
Mario iniziò a guardari intorno per cercare un nascondiglio, ma l unica cosa che c' era fu l' armadietto troppo piccolo per lui.
Restare in quella stanza era un suicidio, doveva andarsene. Cautamente uscì fuori nel corridoio, ora era ancora più esposto e non poteva perdere tempo.
Si guardò attorno e vide un mucchio di porte davanti a lui.
Si lasciò guidare dall'istinto e ne aprì una, che per sua grande gioia era vuota, e la richiuse con attenzione dietro di se.
Gli spari continuavano e si avvicinavano sempre di più a lui. Mario era terrorizzato iniziò a camminare all'indietro finchè non si trovò appiattito contro la parete .
I nemici di cui parlava Claudio dovevano essere arrivati.
Mille pensieri si fecero spazio nella sua mente.
E se Claudio li stesse affrontando? Iniziò ad immaginarlo ferito o addirittura morto e il freddo si impossessò di lui.
"Ti prego Dio no. Tutto tranne questo, preferirei morire io piuttosto che perderlo".
Il tempo senbrava nn passare mai, finchè Mario non sentì la porta aprirsi. Si appiattì ancora di più contro la parete facendosi piccolo piccolo, diventando invisibile.
All'improvviso una voce "Dov'è lui ?" Era un uomo e stava cercando qualcuno "Dovrebbe essere qui".
"No, non è qui" a quella voce Mario smise di respirare. Era Rosita "Te l'ho già detto, Claudio lo ha portato via".
"Non mentirmi, puttana" rispose l'uomo colpendola in pieno volto.
Rosita gridò per il dolore.
"Dove cazzo sta?" ....
"Non lo so" singhiozzò Rosita "è andato via, è andato via".
Mario sentì altre porte aprirsi e capì che sarebbe stata solo una questione di tempo prima che l'avrebbero trovato. Perchè l aveva capito che quegli uomini cercano lui  e avrebbero fatto del male a Rosita se non ci fossero riusciti e lui non voleva.
Rosita era la sua unica amica.
Esitò un pò , prima di alzarsi " Cercate me ?" ... ..
Una dozzina di uomino furono subito su di lui circondandolo e puntadogli ficili e pistole contro.
Mario stranamente non aveva paura, anzi era talmente lucido da riuscire a osservare e registrare molte cose contemporaneamente.
Quelle persone sembravano essere mediorientali e due di loro erano sanguinanti.
"È lui?" domandò l' uomo che stringeva Rosi, doveva essere il capo " È lui la puttanella di Claudio?" ..
"Si, sarei io" rispose Mario prima che Rosi aprisse bocca.
L'uomo lascio Rosi e si avvicinò a Mario, iniziandolo a studiare e guardandolo da capo a piedi .
Mario reprimette la voglia di vomitare e lo guardò con aria di sfida.
Dopo qualche secondo si allontanò da lui e iniziò ad impartire ordini ai suoi uomini.
Due di loro si avvicinarono e li presero per il braccio, costringendoli a camminare "Andiamo" dissero e si incamminarono verso il corridoio.
Appena fuori dall'ospedale c'erano dei SUV ad aspettarli e trascinarono i due ragazzi verso uno di questi costringendoli a salire
Una vota seduto Mario si girò verso Rosi prendendole la mano instintivamente.
Aveva il volto pallido, la guacia gonfia e il labbro spaccato. Una cosa era certa qui bastardi non si facevano scrupoli a picchiare una donna.
La macchina si avviò e si allontanò.
Mario guardò fuori dal finestrino con gli occhi pieni di lacrime.

NON DOVEVA FINIRE COSÌ.
Lui sarebbe dovuto tornare sull'isola, tornare alla sua vita, che ora desiderava disperatamente. Voleva essere avvolto dalle braccia di Claudio, sentire il suo tocco, e inspirare il profumo della sua pelle. Voleva essere posseduto da lui e protetto.
Voleva che il suo Claudio lo tenesse al sicuro da tutto e tutti.
Ma lui non era li.

Il viaggio sembrava non finire mai, finchè l auto si fermò su una pista di atterraggio dove c'era un aereoplano pronto per il decollo.
L'aereo all'interno era molto lussuoso, si sedettero e due uomini legarono con le conghie sia Mario che Rosi su due sedili diversi ammanettandoli ai braccioli.
L'aereo cominciò  a rollare e poi si sollevò portandosi via i due ragazzi.

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Dopo un paio d'ore finalmente atterrarono.
Li portarono in un'edificio dove vennero legati a due sedie d' acciaio poste in un angolo della stanza.
Dopo averli legati gli uomini uscirono finalmente dalla stanza e Mario e Rosi poterono finalmente parlarsi in tranquillità .
"Stai bene?" Domandò Mario preoccupato. "Ti hanno fatto del male?"...
"Solo uno schiaffo, non dovevi uscire allo scoperto, sei uno stupido" rispose la ragazza.
"Sarebbe stata sola una qyestione di tempo, mi avrebbero trovato. Cosa vogliono da noi?"..
"Non ne sono certa, ma credo sia il gruppo terroristivo del quale mi ha parlato Claudio un po di tempo fa, a cui non ha voluto vendere un arma che la sua società ha sviluppato da poco".
"Quindi siamo qui per una specie di scambio?"
" credo di si" disse Rosi a bassa voce ." Loro sapevano che in quella clinica c eri tu, credo che abbiano una talpa al suo interno, che avrà vita breve quando Claudio la troverà, sapevano cosa significhi per lui . Fortunatamente  lui non era li, hanno ucciso tutti e 16 i suoi uomini.
Mario deglutì con difficoltà.
Le ore successive volarono, dopo poco il capo dei terroristi entrò nella stanza con accanto due uomini.
Mentre si avvicinava a loro Mario notò che c era qualcosa di viscido in quell uomo e soffocò un brivido quando si fermò a due passi da lui.
"Da quando conosci Sona?" Chiese rivolto a Mario.
"Circa 16 mesi" .
"E ti ha tenuto nascosto per tutto questo tempo? Impressionante davvero ".
Mario sorrise a quella frase prechè era vero, Claudio era riuscito a tenerlo nascosto tutto quel tempo senza che nessuno se ne accorgesse.
"Cosa ridi? Pensi che sia uno scherzo?" ...
Mario si irrigidì, si era reso conto che involontariamente lo aveva fatto incazzare, chiuse gli occhi pronto ad assorbire il colpo che pensava da li a poco gli sarebbe arrivato.
Ma non arrivò.
L'uomo si allontanò e tornò poco dopo con una videocamera in mano, che posizionò davanti a loro.
"Vediamo se anche Sona pensa che sia uno scherzo, e per il vostro bene speto proprio di no".
Si girò e rivolse un sorriso a Mario " Inizia lo show. Vediamo quanto Sona rivuole la sua puttanella".
Appena la luce della videocamera si accese l'uomo prese Mario per i capelli strattonandolo" Sai cosa voglio, Sona" disse rivolto verso l obiettivo " Hai tempo fino a domani , 24 ore per darmelo. Se lo farai il tuo giocattolino rimarrà illeso e te lo restituirò. Altrimenti lo riavrai lo stesso " fece una piccola pausa " Ma un pezzo alla volta" e  iniziò a ridere in un modo talmente macabro che fece salire a Mario la bile in bocca.
Poi lasciò andare Mario e si avvicinò a Rosi " Forse hai bisogno di una dimostrazione . Comincerò con la moretta e poi passeremo alla cosa che ami di più al mondo" e fece cebno col capo verso Mario.
"No, non toccarla" gridò Mario " Non farlo cazzo, Claudio ti ucciderà per questo" .
L'uomo ignorò le sue urla, prese un coltello e tagliò le corde che immobilizzavano Rosita, la prese e con un colpo veloce le tagliò la guancia.
Le sue urla agonizzanti rimbombavano per tutta la stanza.
"Lasciala, bastardo del cazzo, lasciala stare".
Ma l'uomo non lo ascoltò, e continuò a toglierla, con occhi che brillavano d'eccitazione.
Le grida di Rosi si trasformarono in singhiozzi, mentre continuava ad annegare nel suo stesso sangue ... c'era sangue ovunque.
Poi fu un attimo, il corpo di Rosita sobbalzò facendo uno strano gorgoglio e poi silenzio.
Tutto quello che si sentiva erano i singhiozzi di Mario, Rosita era per terra immobile immersa nel sangue che continuava ad uscire dal duo collo.
L 'uomo si alzò pulendosi il coltello addosso e si rivolse alla telecamera "Piaciuto lo spettacolo Sona? Non ho voluto portarla per le lunghe, non ho voluto farla soffrire tanto, ma ovviamente per quanto riguarda lui non sarà così" disse facendo scorrere il dito insanguinato lungo la sua guancia di Mario " Comunque il tuo giocattolino è davvero bellissimo, potrei farci giocare i miei uomini prima di cominciare a ...  "
E questa volta Mario non riesce a controllarsi e girando appena in tempo la testa di lato , vomitò, svuotando completamente il suo stomaco su quel pvimento metallico con violenti conati.

NOTA AUTRICE:
ciao ragazzeee eccobi il nuovo capitolo. Grazie di cuore per leggere la mia storia.
Chissà cosa accadrà 😘 .. vi mando un bacio ... buona lettura a presto 💜

Liberami...abbracciami...amami (Clario)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora