Quella mattina Mario, aveva deciso di scendere in piscina, portò un libro con sè e si sdraiò sulla sedia.
Era talmente assorto nella sua lettura che non si accorse dell' arrivo di Claudio alle sue spalle.
"Il mio gattino ha deciso di prendere il sole?"
Mario sorrise nel vederlo già lì. Lo aveva lasciato nel suo studio alle prese con una riunione importante, e non sperava di vederlo così presto."Mi sei mancato, amore" disse portandogli le mani al collo e lasciandogli un bacio a stampo.
"Anche tu, tesoro". Claudio aveva fatto il possibile per chiudere il prima possibile quella riunione, ormai era arrivato a un punto di non ritorno.
Non sopportava di stargli lontano nemmeno un minuto ... era troppo tempo.
Anche mentre lavorava ... o era in videoconferenza con gli uomini più potenti del mondo, il suo unico pensiero era quello del suo tesoro e la voglia che aveva di averlo nelle sue mani.Claudio si stese vicino a lui e lo strinse forte annusando il suo buon odore. Mario poggiò la testa sul suo petto e "C'è una cosa che vorrei chiederti" disse con calma ma con fermezza.
Claudio alzò le sopracciglia" Quale tesoro? "
"Vorrei prendere lezioni di autodifesa"
"Capito" un sorriso gli fece piegare la bocca " vorresti che io ti addestri a combattere e a usare le armi?".Mario annuì "Si. Oppure farmelo insegnare da qualcun altro, se sei occupato".
"No". Il solo pensiero di uno dei miei uomini con le mani su di lui, anche solo per fini d'insegnamento, lo mandava fuori di testa " Ti insegnerò io ".Claudio decise di avviare l'addestramento di Mario quel pomeriggio stesso.
L'idea di addestrarlo gli piaceva e soprattutto voleva che in caso di necessità avrebbe saputo difendersi.
Allo stesso tempo però lo faceva sorridere, perchè molte persone probabilmente avrebbe detto che era lui la persona da cui Mario avrebbe dovuto difendersi.Ma a lui non fregava un cazzo.
Mario era suo, e avrebbe fatto di tutto per proteggerlo e tenerlo al sicuro anche insegnargli come uccidere qualcuno come lui.Dopo aver mandato qualche e-mail, andò a cercare Mario e lo trovò in palesta intento a correre sul tapis-roulant.
Mario lo vide e sorridendo disse "Ciao, è ora dell' addestramento?".....
" Si, ho qualche ora disponibile".
Le parole gli uscirono roche mentre una familiare ondata di eccitazione gli fece indurire il cazzo.La vista di Mario senza fiato, con la pelle bagnata e brillante lo faceva impazzire, e il fatto che indossasse solo un pantaloncino corto non lo aiutava per niente.
Avrebbe voluto leccargli le goccioline di sudore via dai sui addominali, per poi buttarlo sul tappeto per una scopata veloce.
"Perfetto" rispose Mario con un sorriso " Sono pronto".Si diressero al campo, dove di solito si allenava con i suoi uomini.
Di solito a quell' ora non c'era nessuno, eppure, mentre passiamo delle guardie stavano fissando Mario. Gli venne voglia di cavargli gli occhi.
Le guardie se ne accorsero dallo sguardo omicida di Claudio e portarono i loro occhi su di lui.
Sapeva che questa sua possessività era irrazionale, ma non gli interessava, Mario apparteneva a lui e tutti dovevano saperlo."Cosa faremo per prima cosa?" Domandò Mario, distogliendolo dai suoi propositi omicidi " Spareremo" rispose " Voglio vedere come te la cavi".
Mario sorrise con gli occhi che brillavano, era eccitatissimo.
Entrarono nel capannone, Claudio prese un AK-47 e poi condusse Mario al poligono di tiro.
Dopo avergli dato istruzioni sull' uso si allontanò leggermente. Con sua grande sorpresa, Mario colpì 12 delle 14 lattine disposte davanti a lui al primo tentativo.
Sorpreso lo fece provare con altre armi.Dopo essersi esercitato un altro pò a sparare, riportarono le armi nel capannone e si diressero in palestra per esercitarsi nel combattimento corpo a corpo.
Entrarono e trovarono Marco il comandante delle guardie di Claudio che fece un cenno di saluto e poi distolse immediatamente lo sguardo da Mario sapendo della feroce e morbosa gelosia di Claudio.
Gli altri non furono altrettanto intelligenti e dopo aver guardato più del dovuto Mario ... furono attraversati da un brivido di terrore provocato dalle urla di Claudio.
"Fuori di qui ... ora ... abbiamo bisogno di spazio" e in men che non si dica la palestra si svuotò completamente lasciandoli soli.Ripreso il controllo di se stesso si avvicinò lentamente a Mario, alzò una mano e gli accarezzò il labbro inferiore tranquillizzandolo, non era più arrabbiato, a quel tocco le labbra di Mario si aprirono e fu in quel momento che il desiderio che aveva represso per tutto il giorno tornò prepotentemente.
Lo voleva.
Lo voleva, e lo avrebbe avuto.
Claudio senza dire una parola lo prese per il braccio e lo portò verso dei grossi tappeti da combattimento vicino al muro e poi fece un paio di passi indietro.
" Perchè non mi fai vedere cosa sai fare, gattino mio?".Mario eccitato da quel gioco, non ci pensò due volte ed iniziò ad attaccarlo .
Dopo un paio di colpi andati a vuoto, Claudio con un solo braccio lo intrappolò sbattendolo al muro.Lo prese per il polso costringendolo in ginocchio, liberò la sua erezione e stringendo i suoi capelli tra le mani lo spinse con la bocca verso il suo cazzo. "Succhialo" ordinò.
Mario obbedì volentieri, serrando le labbra attorno alla pubta del suo sesso.
Sapeva di sale e uomo, cola la punta della sua asta bagnata di liquido pre-eiaculatorio.
A Mario piaceva soddisfarlo in quel modo, continuando a succhiare e iniziò a massaggiargli e strofinargli le palle.
Claudio era tutto un gemito e Mario iniziò ad aumentare la velocità prendendolo sempre più a fondo fino alla gola.Claudio spostò i fianchi in avanti, spingendo il suo cazzo ancora più a fondo fino a che non si liberò nella bocca di Mario.
Non gli diede il tempo di riprendere fiato , che lo spinse sul tappeto, con la faccia in giù, si posizionò dietro di lui, e gli strappò via quei pantaloncini corti per poi abbassargli le mutande fino alle ginocchia.
"Rilassati gattino mio" mormorò Claudio afferrando Mario per i fianchi e cominciando a spingere.
"Claudio, ti prego..." gemette Mario con un basso sussurro, mentre Claudio spingeva sempre più in profondità. Il suo cazzo era completamente dentro di lui, riempiendolo tutto."Ti prego cosa?" Sospirò, facendo scorrere il suo braccio muscoloso sotto i suoi fianchi per tenerlo fermo.
Con l'altra mano gli tirò i capelli in modo da farlo inarcare all'indietro approfondendo ancora di più la penetrazione, provocando le grida di piacere di Mario che iniziò a tremare."Ti prego scopami" e con un sorriso soddisfatto Claudio iniziò a muoversi ancora più veloce, fino a colpire quel punto.
UNA... DUE.... TRE ... volte.
Il corpo di Mario era in estasi e iniziò a tremare forte ... finchè un orgasmo micidiale non lo attraversò facendogli perdere i sensi per un attimo .
Claudio lo raggiunse poco dopo venendo dentro di lui ed urlando il suo nome."Sei mio Mario, sei mio per il resto della tua vita " disse abbracciandolo con ancora il suo cazzo duro dentro di lui.
"Si tuo, per sempre" gli rispose poggiando la testa sul suo petto e addormentandosi poco dopo tra le sue braccia cullato dal battito del suo cuore.Spazio autrice : ciao ragazze eccomiij vi sono mancata ? Ecco il capitolo ... per ora sta andando tutto bene ma i guai non sono finito per Claudio e Mario ... ma questo è un altro capitolo.
Quondi vi auguro buona lettura e ancore grazie grazie per leggere la mia storia 😘❤
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Liberami...abbracciami...amami (Clario)
FanfictionE se qualcuno ti strappasse dalla tua vita per rinchiuderti in una prigione dorata ? mario nn poteva sapere ciò che il destino aveva in serbo per lui quando quella sera quegli occhi verdi glaciali avrebbero incontrato i suoi