Passavo le mie giornate nei libri, ma la mia mente non faceva altro che portarmi da Lour.
Dopo la notizia dell'accaduto a Roma non sentì più Lour, un mistero avvolgeva Lour e la sua famiglia. Leggevo una luce nei suoi occhi, ma anche una tristezza infinita, come se gli mancasse qualcosa. Nonostante tutto l'amore che gli potessi dare io lui non era presente. Camminare con lui era diventato impossibile.
Il rapporto come si era accesso si stava spegnendo, come una candela che si va sciogliendo.I sogni mi tormentavano. Mi trascinavano nel mio passato, e ancora quel sogno, mi trovo nella stanza con due ragazzi sconosciuti, che mi chiamano col nome di Stephen.
Oltre alla battaglia che stavo lottando fuori dovevo sopportare anche quella dentro me. Dopo lo scontro a Roma persi i sensi.
Mi ritrovai ammanettato dentro un furgone in movimento, dal suo movimento inregolare si poteva intuire fosse una strada asfaltata. Le manette servivano a ben poco, ma dovevo stare alle regole.
-Forza scendi.- era il capo di quella strana organizzazione non mi avevano perso di vista neanche un attimo, cosa volevano ancora da me? Chi erano veramente?
- È inutile girarci ancora intorno Principe Lour Train, tu riporterai l'ordine. Julia Morta e il regno caduto.-
Julia morta? Regno caduto? Quest'uomo mi conosceva, ma a malapena sapevo chi fosse lui. Penso fosse arrivata l'ora della verità.
-Ottimo! Non aspettavo altro, ora però sono io a fare le domande.- dissi al capo dell'organizzazione scendendo dal furgone.
-Non ricordi proprio nulla Lour? Non ti ricordi di Anastasia?-
Anastasia, quel nome mi collegava a un volto, anche se appariva sfocato.
-Non so di cosa tu stia parlando, e come le ho già detto faccio io le domande.-
-No. Questo rovinerebbe il corso naturale degli eventi, ci sono spaccature nel tempo. Salirono sul furgone e senza aggiungere altro se ne andarono via Lasciandomi li.Il silenzio. Mi trovavo nuovamente solo, l'organizzazione andò via, Mark aveva seminato il terrore e io fermo, impotente.
L' Inanità che era dentro di me era enorme.
E cosa dire a Julia, come potevo spiegargli la colossità del problema.
La notte calava, a farmi compagnia la luna splendente, seduto con le spalle poggiate in un albero. Con i vestiti logori e le lacrime che solcavano una linea perfetta nelle mie guance. Un nuovo prodromo stava per arrivare.<<Cina>>
-Quanti ricordi mi affiorano nella mente. I colori e la sua magia.- Disse Mark con voce cupa.
Mark si rifugiava da anni nelle vecchie terre di oriente, trovando la sua pace.
Mark riusciva a spostarsi da un luogo all'antro grazie alla scoperta del frammento del cuore di cristallo, pezzo mancante del puzzle che doveva rimettere a suo posto. Il singolo pezzo di frammento gli permetteva di teletrasportarsi in tutto il mondo in breve tempo. In suo possesso aveva anche la maschera dello spettro, reliquia recuperata a Roma, nelle viscere della città eterna. La maschera gli permetteva di rievocare il vecchio esercito dei non morti e entrare nel regno, questo gli avrebbe assicurato la vittoria contro il regno e la protezione contro le forze armate. Ma lui voleva di più, voleva il potere del cuore di cristallo, non sapere del potere smisurato del cristallo lo affascinava, ma perché arrivare a tal punto…
Perché tanto odio.Mi trovavo faccia a faccia con Julia. La ragazza per cui tanto ho lottato, la ragazza che ha preso il mio cuore. L'amore che provavo per Julia era fuori dal comune, ma si leggeva dai suoi occhi che il nostro rapporto era stremante per lei. Le divergenze, due mondi distinti e separati. E poi io non potevo più girare liberamente come se nulla fosse, tutti avevano visto il mostro che ero, la leggenda, la favola del lupo cattivo non era più così lontana, ma una oscura realtà.
Avvicinai la mia mano al viso di Julia asciugando le sue lacrime.
-Julia, amore mio in un futuro o nell'altro se il destino vorrà ci rincontremo. Poiché il tempo guarisce ogni male e ogni cuore infranto, sorridi e guarda verso il domani.-
Staccando il mio sguardo dal suo, guardando verso il cielo per chiedere aiuto a mio padre.
-Quindi è così che si ci sente, d'altronde era impossibile continuare in questo modo. Penso sia la scelta più giusta, questo è un addio.- guardavo il viso di Julia, era a pezzi, gli occhi rossi e piene di lacrime.
-Non è un addio, io veglierò sempre su di te.-
Gli diedi un ultimo bacio, mi voltai e poi… poi finì tutto.Il mio sguardo si era spento e con essi i miei sentimenti, il mio viso inespressivo, oscuro e misterioso. Ero diventato colui che ero nei miei sogni. Il ragazzo che era con me non era altro che Mark mascherato da finto amico. Il resto erano solo giochi di memoria, Stephan ero sempre io, Stephen non esisteva. E dunque tutti i pezzi erano collegati, le porte del regno si erano chiuse dinanzia a me. E pensare al passato e a Julia non avrebbe portato a nulla, dovevo iniziare un nuovo viaggio, dovevo rimediare ai miei sbagli
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Lour: Il cuore di cristallo
FantasíaEcco il luogo dove rivivono le leggende narrate sui libri. Non aspettatevi una semplice storia, perché avrà dell'incredibile. Mettetevi comodi e fatevi cullare tra le righe di questo mondo... LOUR Il cuore di c...