La notizia che mio fratello Mark fosse ancora vivo lasciava mio padre atterrito. Non accennó altro, lasciandomi nella mia più completa confusione, ma non avevo tempo per occuparmi di questo, dovevo andare da Jiulia.
Il suo volto era colorato, le sue labbra rosa e morbide. Era felice di vedermi. Si gettò su di me per abbracciarmi e con voce bassa mi disse -Lour ti amo. - Ero disposto a dare la mia vita per lei, a morire e farle vivere sempre un momento magico. Ma non volevo più metterla in pericolo. Le porte del regno dei demoni si erano aperte. Per non parlare della strana organizzazione governativa, che sperimentava su umani e creature. Io strano ritrovamento a Londra di mio fratello Mark, che attualmente non era una minaccia per nessuno, ma questo rendeva tuttavia mio padre nervoso e preoccupato.
Tra baci e abbracci la passione tra me e Jiulia cresceva, la mia mano sfiorava il suo viso, con quel raggio di luce del sole, che entrava nella sua stanza illuminando i suoi capelli, biondi e mossi, rendendola così bella da farmi rimanere senza parole.
Le mie mani sfioravano la sua pelle, e le sue stringevano e graffiavano le mie spalle. Portai le sue mani sopra la sua testa, baciandole delicatamente il collo e scendendo, diventando entrambi una cosa sola. uniti dall'amore e una passione che ci travolgeva.
Giorno dopo giorno io e Jiulia ci univamo sempre di più rendendo il nostro amore qualcosa che sembrava durare in eterno, un amore eterno. Nei momenti in cui non stavamo assieme pensarla mi cambiava il mondo, e tutto ciò che c'era intorno a me, la mia era una promessa, una promessa d'amore. Lei era la mia forza, con lei sapevo difendermi e difenderla. Jiulia mi rese schiavo della sua bellezza sin dal primo giorno.
Sentivo una sensazione piacevole percorrermi lungo la schiena, arrivando dritta al cuore, mi chiedevo se questo fosse l'amore. Avevo lottato per il suo cuore, e nessuno capiva. Il suo sguardo mi pietrificava, le sue labbra mi scaldavano, le dissi - Jiulia, con te ho trovato il mio angolo di felicità, di pace. Tutto ciò che tanto cercavo. Grazie di esistere. - lei rispose - io ti amo più della mia stessa vita. -I giorni passavano. Eravamo alla vigilia di Natale. Dell'organizzazione non vi era più alcuna traccia, mio padre non disse nient'altro su di Mark. Era come se il tempo si fosse bloccato ad ascoltare tutto ciò che di bello esisteva. È proprio quello che avevo sempre sognato, basta fermarsi a pensare e riporre le armi per iniziare a vivere in un mondo senza più odio né dolore.
La sera della vigilia di Natale andai da Jiulia, fuori cadeva qualche fiocco di neve, ma le luci rendevano l'atmosfera accogliente. Avevamo deciso di andare a far una passeggiata fuori prima che scattasse la mezzanotte. Tra chiacchiere e risate avevamo perso la cognizione del tempo. Mancava meno di un'ora allo scattare della mezzanotte, quindi ci avviammo verso casa sua.
Si vive per attimi di pazzia che ci fanno sentire vivi.
Eravamo poco distanti da casa sua, davanti a noi si vedevano le luci. Eravamo io e lei soli, tra la neve che ricopriva i nostri piedi e gli alberi che ci circondavano, illuminati dalla luce della luna. La strinsi a me, e iniziai a baciarla, il calore del mio corpo riscaldava il suo, lasciandola sprofondare nel piacere dell'attimo, che ci avave sopraffatti.Le luci dell'alba coloravano la mia stanza, ero felice, felice di amare la ragazza più bella del mondo, lei mi rendeva vivo e forte. Nella stanza entrò mio padre e mia madre urlando - buoon Natale Lour! -risposi anch'io agli auguri, vedendoli particolarmente allegri ad entrambi. Era tutto così perfetto e magico.
Ma niente è per sempre. Mio padre doveva dirmi qualcosa riguardo mio fratello Mark, mi disse - Lour, tuo fratello è alla ricerca del cuore di cristallo. Questo cristallo permette di rendere immortale chi lo possiede, o alimentere intere città. Il cristallo era soltanto una leggenda pochi giorni fa. Ora tuo fratello sa dell'esistenza sicura del cristallo, non so quali siano i suoi scopi, ma non promette nulla di buono. - risposi a mio padre turbato per cio che mi aveva appena detto. -Che importanza ha l'eternità, per chi vive nella dannazione? Per chi come me ha provato l'infinito della gioia in un attimo. - mio padre rivolse lo sguardo verso mia madre, incapace di darmi una risposta. Poi si avvicinò mia madre, poggiando la sua mano destra sulla mia guancia, dicendomi - Lour, amore. Tu hai conosciuto l'amore, apprezzarne l'essenza, tua fratello corrotto dal male non è capace. -
Mark non aveva potuto avere ciò che ho avuto io, per colpa della maledizione della luna rossa. Mi sentivo afflitto. Dovevo trovare mio fratello Mark, tirarlo fuori dall'oscurità che lo avvolgeva, fin già da tenera età. Non potevo rimanere inerme, mentre mio fratello piangeva la sua esistenza. Dissi a mio padre e mia madre con tono aggressivo - troverò mio fratello Mark e lo farò uscire da questo oscuro tunnel. -Mi dirissi verso la sala di Itagar, chiedendo al guardiano di mostrarmi dove fosse mio fratello Mark attualmente. -Principe Lour suo fratello si trova in Italia. -
Dovevo fermare Mark e impedire che il cristallo cadesse in mani sbagliate.
Ma prima dovevo avvertire Jiulia.
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Lour: Il cuore di cristallo
FantasiEcco il luogo dove rivivono le leggende narrate sui libri. Non aspettatevi una semplice storia, perché avrà dell'incredibile. Mettetevi comodi e fatevi cullare tra le righe di questo mondo... LOUR Il cuore di c...