CAPITOLO 13

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-Ciao papà- dissi ricambiando l'abbraccio.
-Come ti senti tesoro?- chiese staccandosi da me.
-Meglio- dissi tenedogli la mano.
-Sono felice che tu ti senta meglio, e devo darti una buona notizia- disse attirando la mia attenzione. Lo guardai negli occhi e vidi un luccichio.
-Dimmi- dissi con tono curioso.
-Leonardo è stato sospeso e tu potrai tornare a scuola- disse sorridendo.
-Ah bello- dissi delusa, non voglio tornare a scuola..tutti rideranno di me o mi incolperanno perché ho fatto sospendere il più figo della scuola.
-Tesoro che hai?- chiese preoccupato.
-Niente, ora voglio riposare- gli dissi poggiando la testa nel morbido cuscino.
-Okay, allora riposati, a domani tesoro, ti passo a prendere- disse uscendo dalla stanza.
Da sola pensai a ciò che era la mia vita, ero stanca, ma allo stesso tempo felice..perché avevo trovato Bea.
Volevo fare qualcosa per ringraziarla.
Chiamai l'infermiera, amica di mamma..
-Ciao zuccherino- disse entrando nella stanza.
-Ciao- risposi sorridendole.
-Serve qualcosa?- chiese avvicinandosi.
-Volevo chiederti se hai già finito il turno?- le chiesi.
-Tra poco stacco e vengo okay?- chiese con un sorriso bellissimo.
Annuì e lei andò via.
Iniziai a pensare..cosa le potevo regalare? Insomma lei ha fatto tanto..nessun oggetto rimpiazzerà ciò che ha fatto.
Mi dispiace tanto per il suo papà.
Se potessi lo farai tornare per lei.
Dopo una mezz'oretta buona arrivò Lilian che si accomodó di fianco a me.
-Dimmi tutto- disse tenendomi la mano.
-Volevo fare qualcosa per Bea, andhe se una cosa materiale non colma l'amore che mi ha dato in questo periodo- affermai sorridendo.
-Non so tesoro, cosa le piace?- chiese felice.
-Le piace viaggiare, ma la cosa che vorrebbe di più è il suo papà indietro- dissi rattristandomi.
-Povera stella, qualcosa che le ricordi il papà? Le farebbe piacere- affermò entusiasta.
-Si non sarebbe male, potremmo con papà e la mamma costruire una casetta in spiaggia e mettere Le foto sue e del suo papà li dentro, uno spazio tutto suo- dissi stra entusiasta.
-Non fantasticare troppo, questa sarà possibile?- chiese Lilian guardandomi.
-Si papà ha amici architetti e per lui è una cosa da niente- sospirai felice.
-Giusto- affermò ridendo.
-E poi potrei regalarle i biglietti aerei per andare in Francia dove il papà la voleva portare per il suo compleanno- dissi con occhi sognanti.
-Si è una buona idea, proponiamola a tuo padre- sospirò passandomi il telefono.
Digitai nervosa il numero in fretta.
E dopo due squilli mi rispose, gli spiegai tutto e lui mi disse felice un bellissimo si,ha detto che si sarebbe messo all'opera subito e che entro dopodomani la sorpresa sarebbe stata pronta.
Lilian rimase con me tutta la Notte,e per fortuna riuscì a dormire tranquilla.

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