CAPITOLO .2.

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-Oh Ele, come mai così felice?-chiede sorpresa della mia espressione, di solito non sorrido mai...-comunque lei è la signora Morena, mamma di Beatrice, mi ha detto che andate a scuola insieme-dice sorridendo
-Si siamo a scuola insieme, piacere signora- le porgo la mano, Bea sorride, ma io non ricambio.
-Dicci perché sei così felice, di solito non lo sei mai- dice sempre sorpresa, dopo quella frase mi sento osservata-papà mi porta a Londra-dico per poi uscire dalla stanza-Eleonora fai andare Beatrice con te-si lamenta-Beatrice vieni-dico scocciata, ma perché non si fa gli affari suoi. Appena in camera si siede nel mio letto e io la guardo, poi inizia a parlare-Ho visto le foto su Facebook, mi dispiace, se vuoi parlare io ci sono-io la guardo stranita,ma tanto non le racconterò niente, non mi fido-Possiamo parlare d'altro, per esempio che ci fai qui?-dico senza alcun interesse-Mi sono trasferita per via del lavoro di mia madre, abito nella casa affianco-mi spiega e io annuisco, poi noto che il suo sguardo si posa sul mio Mac-Ti piace Sofia Viscardi?-mi chiede entusiasta, ma perché tutto sto intusiasmo? Boh rispondo con un-si perché?- lei mi sorride e poi dice-Io sono di Milano e scommetto che se di dico sta cosa scleri-dice sempre con quel entusiasmo che non capisco-dai dimmi-dico curiosa-Sono amica di Sofia Viscardi- dice quasi urlando- Ma davvero-dico saltando, poi mi fermo e mi accorgo della mia reazione eccessiva-Si se vuoi posso chiamarla e parlarle di te-dice sorridendo, ma io non ricambio, non so perché, si sono contenta di sta cosa di Sofia, ma non sorrido, perché non mi viene normalmente.-Come vuoi-rispondo fredda- Parlami del tuo viaggio a Londra, a me è sempre piaciuta Londra- dice con occhi sognanti la bionda-Niente mio padre mi porta a Londra fine-dico sedendomi nella scrivania e riordinando i miei disegni che sono sparpagliati ovunque-No aspetta fa vedere!-dice meravigliata-Non sono affari tuoi-rispondo quasi incazzandomi-Scusa-sibila la bionda.
Sento che mamma ci sta chiamando al piano di sotto, scendiamo di corsa e vedo la tavola aparecchiata e mamma e Morena che ci aspettano per mangiare-Mamma lo sai-dico riferendomi al fatto che io non mangio-Ele siediti, per favore, per te ci stanno le tue cose- si riferisce al cibo per celiaci, e si sono ciliaca, un'altra cosa che non sopporto di me.
Mette a tavola un sacco di cosa e poi ci sono io che mangio il mio pane specifico-Eleonora cosa ti piace della scuola?-mi chiede Morena, ma perché ste domande inutili, per educazione rispondo-Mi piace molto la chimica,  l'inglese e la geografia-lei annuisce e per tutta la cena mi fa domande del genere. Dopo cena, accompagnamo, io e la mamma, Bea e Morena alla porta-È stato un piacere, grazie di tutto-ci ringrazia Morena-Ciao Ele, ci vediamo domani a scuola, ma perché non vieni con me-dice rivolgendo lo sguardo alla madre-Si, vieni con noi, tanto a Trice l'accompagno sempre io-dice sorridendo,ma perché tutti sorridono, hanno così tanta voglia di vivere-Ok, a domani- dico e prima di chiudere la porta, Bea mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla guancia. Chiuda la porta, ma perché lo ha fatto...nessuno mi ha mai salutato così, neanche Asia e Giulia che erano mie amiche da una vita. Mi reco in camera e prima di andare a letto, faccio una doccia e poi mi lavo i denti. Subito mi butto nel letto e ascolto un po di musica, mentre scorro le foto della mia galleria, le guardo attentamente, non ho mai sorriso, neanche da bambina. Qualche lacrima mi riga il viso, perché anch'io voglio una vita normale, dove sorrido spontaneamente e dove posso essere felice e apprezzata, ma non è così. Alcune volte mi chiedo, ma cosa ho fatto per avere sta vita, e forse chiedo troppo ad avere una vita "normale" e sincera. Si Eleonora chiedi troppo.
Mi addormento con le cuffiette e la musica. Mi risveglio di soprassalto per colpa della sveglia, mi preparo e dopo la colazione mi reco a casa di Bea, appena suono esce e saliamo in macchina.
Arriviamo a scuola e gli altri iniziano ad insultare anche Bea.-scusa-dico scappando da lei.

                      Continua...

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