CAPITOLO 4

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Arriviamo in spiaggia alle 21:00 circa, appena scese corriamo prese per mano sulla sabbia, togliamo le scarpe e andiamo a toccare l'acqua, ci fermiamo in riva con i piedi nell'acqua e quel venticello che mi muove i capelli-Mamma possiamo fare il bagno-chiede Bea-Ma te sei matta, è buio e poi c'è freddo-le dice, Bea annuisce delusa e poi viene da me, ci sediamo in riva, mentre le mamme vanno a farsi una passeggiata-Se ci fosse stato papà saremo entrate-dice con le lacrime agli occhi, mi limito solo ad abbracciarla-È solo che mi manca tanto, il suo sorriso e poi tutto quello che abbiamo vissuto assieme chi me lo riporta indietro?-dice piangendo, le appoggio una mano sulla spalla-Ehi stai calma, lo so è difficile, senti volevo chiederti se vuoi venire a Londra con me e mio padre-dico, lo so non la conosco bene, ma con lei potrei divertirmi tanto, lei si asciuga le lacrime-Davvero? No non potrei mai-dice guardando il mare-Si invece-lei annuisce e corriamo verso Morena, lei da il consenso a Bea, non mi resta che avvisare papà, sono felicissima-Dobbiamo andare, devo portare Ele dal papà-dice Morena a Bea-okay-dice salendo in macchina, sono le 22:30 e papà mi starà aspettando sicuramente-Eleonora nella borsa ti ho messo 2 cambi-mi dice mamma girandomi verso di me-va bene-dico per poi continuare a guardare il finestrino. Dopo un'ora di viaggio arriviamo a casa di papà, abbraccio Bea prima di uscire dalla macchina,poi do un bacio a mamma e saluto Morena, entro in casa di papà che subito viene ad abbracciarmi-Ciao patata-dice sorridendo-Papà non ho più 12 anni per chiamarmi ancora cosi- dico ridendo-e invece ti chiamo cosi-porta la mia borsa in camera mia, poi come sempre co sediamo a tavolo a parlare anche se sono 23:00 per noi è una cosa necessaria-Com'è andata-chiede offrendomi uno dei dolcetti di nonna-Non bene continuano a prendermi in giro, ah ho conosciuto Beatrice, ero con lei in spiaggia-Spiego mentre mangio-Tesoro parlami di lei-chiede curioso non gli avevo mai parlato di un'amica-Bea ha la mia età, è bionda, alta e molto leale, le è morto il papà e questo mi da star male, perché lei ci soffre, poi mi difende dagli altri-lui sorride-Va bene, porti lei a Londra?-io annuisco-Partiamo tra due settimane-sorride-Oddio cosa?-urlo-Sh!si adesso vai a letto-dice ridendo-notte-faccio per uscire-Un bacio al tuo papà-che noioso quando fa così, gli do un bacio poi salgo su e mi addormento.
Non vedo l'ora di dire a Bea che tra due settimane partiamo.
La sveglia suona alle 7:30 e a malavoglia mi alzo, mi preparo e poi scendo a fare colazione, dopo di che papà mi porta scuola, appena scendo dalla macchina vedo Bea parlare con un ragazzo.
Mi avvicino a lei e il ragazzo va via-Ciao-dico abbracciandola-Ehi tutto okay?-chiede ricambiando l'abbraccio-si, partiamo tra due settimane-lei quasi urla-Oddio sono felicissima, grazie-dice sorridendo-niente, ma chi è quel ragazzo?-chiedo tornando fredda-Si chiama Federico e mi ha chiesto se sapevo dove era la presidenza, penso sia nuovo-dice con gli occhi a cuoricino-eh ti piace?-dico con nessuna espressione sul viso-Boh non so, ma te sei troppo curiosa, andiamo che è tardi- entriamo in classe e ci sediamo al nostro banco, appena inizia la lezione qualcuno entra-Scusi prof,sono nuovo e mi sono perso-si scusa-tranquillo siediti vicino a Leonardo dietro Eleonora e Beatrice-dice il prof iniziando a spiegare, Bea si gira a guardarlo e lui le sorride, lei si rigira e sospire, mi scappa una piccola risata e lei mi pizzica il braccio-Aia, ma se scema-la rimprovero-Scusa ma non ci sono con la testa, aspetta che sto dicendo?-si chiede confusa-Non lo so nemmeno io-dico ridendo,a ricreazione si avvicina a noi questo ragazzo che sorride a Bea-Ciao, io sonk Federico-si presenta a me-Ciao Eleonora-dico ricambiando il sorriso-Ah ma tu sei quella di cui parla male Leo, non ascoltarlo lui non è nessuno, e voi siete bellissime-Bea arrosisce-Bea grazie per prima-la ringrazia-di niente-dice tutta rossa e tremolante-vi va se per conoscerci andiamo al parco sto pomeriggio?-chiede e io e Bea annuiamo, suona la Campanella e continuamo la lezione.
Appena uscite c'è mio padre che è venuto a prenderci, saliamo in macchina-Ciao patatina-mi saluta-Salve-dice Bea-Ciao tu devi essere Beatrice?-lei annuisce-Vieni a pranzo con noi?-la invita mio padre-Chiedo a mia madre, grazie-Bea chiama velocemente la madre che le da il consenso-Andiamo da old wild west?-dice-Si!-
Appena arriviamo li, ordiniamo stando attenti al glutine, per fortuna che in questo ristorante fanno da mangiare per i ciliaci.

                        Continua...

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