CAPITOLO 8

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Purtroppo quella settimana d'incanto finì ben presto, e le due ragazze tornarono a casa.
PE-Vi è piaciuta Londra?- chiese il padre di Ele uscendo dall'aereo
B-Era bellissima, però non vedo l'ora di rivedere mia madre- disse prendendo le valige dai portabagagli sopra i sedili dell'aereo
E-Già, adesso torniamo alla vita di sempre- dissi scendendo le scalette.
Appena le porte dell'aeroporto si aprirono mi fiondai tra le braccia di mia madre.
ME-Ciao tesoro- disse lei stringendomi
E-Mi sei mancata un sacco- dissi staccandomi
ME-Anche tu, adesso dammi la valigia- disse prendendola
PE-Ciao principessa di papà- disse dandomi un bacio sulla guancia
E-Grazie papà- dissi staccandomi
Lui sorrise salutò Morena e poi andò via. Salimmo in macchina con le nostre mamma.
MB-Abbiamo deciso che domani potete restare a casa, perché siete stanche dal viaggio, però dopo domani a scuola- disse girandosi e rivolgendosi a noi, che eravamo sedute sui sedili posteriori. Annuimmo e appena arrivate a casa andammo in camera mia ad appendere le foto scattate con la Polaroid sul muro.
B-Grazie mille Ele per avermi dato questa opportunità di vedere la mia città preferita- disse sorridendo
E-Figurati, adesso se ti va guardiamo un film?- dissi e lei sorrise.
Appena accesi il mio Mac iniziarono ad arrivarmi molte notifiche da Facebook e appena le aprì lessi tutto.
"Chi sa dove è finita? Si starà togliendo i pidocchi dai capelli"
"Povera scema, si illude di avere un ragazzo"
"Ma chi lei un ragazzo? Ma non avete visto quanto è brutta e grassa"
Chiusi il computer e mi recai in bagno, mi chiusi a chiave e penso che Bea stia ancora leggendo quelle cose su di me.
Mi guardai i tagli fatti meno di un mese fa, mi ero promessa di non farlo più, ma è più forte di me...
Faccio schifo, hanno ragione, sono grassa e brutta
Ma no non mi devo tagliare, invece si.
Presi le lamette e iniziai a tagliarmi, dopo poco il sangue iniziò ad uscire e ne stava uscendo molto, e non riuscivo più a fermarlo, dovetti chiamare Bea.
Aprii la porta.
E-Aiutami, non riesco a fermarlo- dissi andando nel panico.
Lei egitata riuscì a fermarlo e io caddi in terra a piangere.
B-Non farlo più, non posso perderti- disse abbracciandomi. Mi aiutò ad alzarmi e pulire il sangue.
Andammo a letto...
Il mattino seguente ci svegliammo alle 12:00 e non fecimo niente tutto il giorno.
Arrivò ben presto il giorno dove dovemmo rientrare a scuola.
Mi preparai e andai a scuola con Bea. Oggi abbiamo attività fisica.
Arrivate ci diregemmo in palestra e entrammo negli spogliatoi.
Xx-Guarda chi c'è, è tornata miss putidra- disse una mentre entrai
Tutte risero e io e Bea ci cambiammo.
Finita la lezione di palestra entrammo a cambiarci e Leonardo violando il regolamento entrò nel nostro spogliatoio e venne dritto verso di me.
L-Sei tornata, dove eri finita?- disse attaccandomi al muro.
E-Non sono affari tuoi- dissi reagendo e facendolo spostare, lui non accettò la mia reazione e mi spinse contro il muro, facendomi sbattere la testa, iniziai a sanguinare, mi girava la testa.
B-Che cazzo hai fatto- disse urlando e venendo verso me-Chiama il prof- ordinò a Lucrezia che corse.
B-Oi Ele guardami- mi schiaffeggiava piano per farmi restare sveglia, sotto gli sguardi preoccupati e increduli di tutte le nostre compagne di classe...

"Ciao ragazze,
Ovviamente queste cose nel capitolo non mi sono capitate, per fortuna...
Sono stata solo presa in giro, ma ora sto bene...
Ste cose ripeto non sono vere, non mi sono mai capitate e non mi taglio, era per precisare...
Se avete bisogno scrivetemi nei commenti.
Notte...
Vi amo e grazie di tutto😻🌹
Ila 👑

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