CAPITOLO 10

276 32 6
                                    

Pov's Bea
Mentre ero seduta vicino a mamma, ripensavo a quel giorno in cui mio padre mi ha lasciata. Ero fuori con le amiche, mamma mi chiamó e mi disse c'è papà al telefono,presi il telefono"Ciao Papy" lo salutai felice "Patata mia,papà sta arrivando" mi disse "Dai Papy, manchi tu, tu aspetto, ti voglio bene" gli dissi le ultime parole, perché dopo mezz'ora quella chiamata, quella maledetta chiamata, la mamma piangeva e io non capivo, tutti urlavano e piangevano e io li guardavo confusa, finché mia nonna mi disse che papà aveva avuto un  incidente in macchina. Corsimo in ospedale, ma ormai il mio papà se ne era andato per sempre, lontano da me...
-Bea- disse mia madre attirando la mia attenzione.
-Si- risposi assente
-Come ti senti?- chiese preoccupata.
-Sono okay- dissi tornando a fissare un punto fisso.
Oggi sto rivivendo quel giorno e sto malissimo. Ho paura tanta.
Dopo circa un'ora finalmente si avvicinò un medico.
M-Siete qui per la ragazza?- chiese e i genitori annuirono
M-Eleonora sta meglio, ma la terremo sotto controllo, cerca il papà e Beatrice- disse, io alzai il volto sorpreso.
B-Ha chiesto di me?- chiesi felice.
M-Sì, venite- disse facendo entrare me e il padre di Ele nella stanza.
Entrai e devo dire che l'odore mi metteva ansia, quelle pareti bianche e noiose.
E-Bea- disse facendomi segno di avvicinarmi, ero ancora sul ciglio della porta,avevo ansia.
PE-Esco, vi lascio sole, a dopo amore- disse uscendo.
Avanzavo piano piano,ma dopo non ce la feci più e corsi fra le sue braccia.
B-Avevo paura di perderti- dissi piangendo stringendola a me.
E-Sai ho pensato a te e sono rimast sveglia, pensavo al tuo sorriso e il dolore spariva- disse piangendo.
B-Ele- dissi cercando di sorridere.
Non mi staccai da lei per niente. Le sue braccia erano la mia casa, lei è la mia sorellina, la mia piccola Ele.
E-Bea, sto bene è tutto okay- Mi rassicuró, ma io non la lasciai.

AMARE, NON È MAI STATO COSÌ DIFFICILE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora