Quando Laughing Jack tornò al suo circo in bianco e nero ed entrò, vide che Laughing Jill aveva alcuni vestiti in mano che infilava dentro delle valigie nere.
Laughing Jack la guardò preoccupato:<<Perché fai le valigie?>> ma subito gli venne in mente una cosa, <<Non starai mica pensando ancora di trasferirci? Perché ho già espresso la mia opinione a riguardo. E la mia opinione non è cambiata. Per me è un no assoluto!>>
<<Non mi importa della tua opinione Jack!>>, sbottò Laughing Jill, <<Noi ci trasferiamo punto e basta!>>
<<Io non mi muovo!>>, disse contrariato Laughing Jack.
<<E chi ti ha detto che vieni anche tu? NOI, io e i bambini cioè, ce ne andiamo. Tu resta pure qui!>>
<<O no, non se ne parla! Tu non ti porti i bambini!>>
<<Meglio con me che con te!>>
<<Che ho io che non va?>>
<<Tutto! Sei un vero disastro come padre!>>
<<Cosa? Perché?>>
<<Non eri tu quello che odiava i bambini?>>
<<Si ma io ho smesso di uccidere! A differenza di qualcuno che è in questa stanza di cui non voglio fare il nome, basti sapere che è l'unica femmina!>>
<<Che c'entra io uccido i genitori, non i bambini!>>
<<Si ma non ti meriti comunque il premio della miglior madre del mondo, sappilo!>>
Intanto, in una stanza di sopra del circo, il primogenito dei due, Laughing Jay, stava facendo il solletico al suo fratellino dentro la culla. Poi però sentì le urla dei suoi genitori, così si precipitò da loro.
Quando sentirono il figlio scendere sia Laughing Jack che Laughing Jill smisero di urlarsi contro.
Il bambino tutto sorridente scese abbracciando il padre.
Era molto simile a Laughing Jack, tranne per il fatto che non aveva nelle mani gli artigli, e nemmeno i denti seghettati, aveva gli occhi color blu notte, inoltre le braccia non erano lunghissime ma normali, e poi i suoi capelli erano corti. L'unica cosa strana erano il naso a cono monocromatico e la pelle bianca come la carta. Per il resto sembrava quasi un bambino normale.
Dopo aver stritolato suo padre gli chiese:<<Papà dove andiamo? Mamma ha detto che ci trasferiamo, ma dove? Ha detto anche che dovrò andare a scuola, ma cos'è la scuola? È bella? Tu ci sei andato? Se si, mi dici com'è? Dimmelo, dimmelo!>>
Laughing Jay stava saltellando sul posto tirando le braccia del padre. Per quanto si sforzasse ad ammetterlo, Laughing Jill aveva ragione. Jay non era un assassino, e non doveva diventarlo. Non ne aveva la stoffa!
Così prese la sua decisione:
<<Si, ci trasferiamo. In una casa normale.>>
<<Perché? Il nostro circo non è una casa normale?>>
<<A quanto pare no.>>, scoccò un'occhiataccia a Laughing Jill, <<Comunque non ti preoccupare. Non ci trasferiremo subito, puoi starne certo!>>, stavolta fu Laughing Jill a scoccare un'occhiataccia a Laughing Jack.
<<Vado ad avvertire Jonathan della notizia!>>.
Jonathan era il secondogenito di Laughing Jack. Aveva appena cinque mesi. Era un bambino totalmente diverso da entrambi i genitori. Aveva i capelli rossi e corti per cominciare, il naso a cono multicolore, i denti normali come il fratello, e la pelle di un rosa opaco. In compenso aveva gli occhi di ghiaccio come quelli di suo padre e di sua madre.
Nel frattempo i due genitori non si guardavano neanche.
Laughing Jill continuava a preparare le valigie con un sorriso soddisfatto. A rompere il ghiaccio comunque fu lei.
<<Allora dove ci trasferiamo?>>
<<Lo sai che per comprare una casa ci vogliono i soldi?>>
<<Si lo so, infatti questa mattina ho rubato in una banca. Ci sono due sacchi pieni di soldi nella stanza di sopra.>>
Laughing Jack la guardò sbalordito.
<<Beh, questo non risolve comunque il problema! Qualcuno ci deve vendere una casa e questo comporta farci vedere. E beh, sai, non siamo molto normali! Le persone ci farebbero troppe domande.>>
<<Non importa, ho già un piano!>>
<<Cioè? Spero non sia la plastica facciale!>>
<<No, devi solo trovare un lavoro alle industrie nucleari. Se qualcuno ti fa domande sul tuo aspetto, digli solo che è stato un incidente di lavoro.>>
<<È l'idea peggiore che tu mi abbia mai detto!>>
<<O così, o di addio a me e ai nostri figli!>>
"Quasi quasi!", pensò.
<<E va bene, mentirò. Spero solo di trovare davvero il lavoro.>>
<<Si a quello penserai dopo, per adesso pensiamo alla casa! Se ti fa piacere saperlo, ne ho già adocchiata una veramente bella!>>
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Laughing Jack è un buon padre(?)
FanfictionQuesto è il sequel di "Laughing Jack incontra Laughing Jill ". Per il resto... il titolo dice già tutto. Buona lettura😉!