A suonare il campanello fu appunto Katie.
Aprì sua madre che non appena la vide la abbracciò fortissimo gridando a Justin di venire subito da lei.
Poco dopo arrivò anche il padre che si unì all'abbraccio insieme al figlio Austin.
Jonathan restò in disparte, fece scendere Allison e entrambi si sedettero sugli scalini ad aspettare.
Quando la famiglia si sciolse dall'abbraccio notarono anche Jonathan.
Austin e Katie lo accompagnarono a casa, insieme ad Allison.
I primi ad abbracciare Jonathan furono il padre e la madre, Jay arrivò poco dopo.
Abbracciò prima suo fratello e poi Katie.
<<Ma dove eravate finiti?>>, chiese Jay.
<<Siamo entrati dentro la scatola della mamma.>>, rispose Jonathan aiutando Allison ad entrare.
<<Lei chi è?>>, chiese Laughing Jack indicando Allison.
<<Salve, io mi chiamo Allison.>>, rispose Allison.
<<Ciao, tu invece puoi chiamarmi Jack. Come mai hai la gamba rotta?>>
<<Sono caduta con la mia bici dentro la grotta, si era rotta una delle rotelle.>>
<<Grotta?>>, chiese Laughing Jack.
<<Te lo spieghiamo dopo.>>, gli rispose Katie, <<Intanto chiama un'ambulanza, Austin. Sia io che Allison abbiamo una gamba fuori uso.>>, disse a suo fratello infocandosi la gamba sparata.
Austin chiamò subito l'ambulanza. Qualche ora dopo, sia Katie che Allison, si risvegliarono in un ospedale.
Katie aveva una gamba fasciata, Allison invece il ginocchio ingessato.
Katie andò verso la finestra per guardare fuori un attimo. Vide la polizia davanti all'ospedale.
Scese, con la massima velocità che le era permessa. Se non si era sbagliata quello dentro alla volante era...
<<Austin!>>, gridò la sorella guardando il fratello pingere con le manette.
Austin si girò verso di lei. Anche se aveva le lacrime agli occhi la vista della sorella guarita gli aveva fatto nascere un bellissimo sorriso sul volto.
<<Che fate, perché lo arrestate?>>, chiese Katie infuriata a uno dei due poliziotti.
<<Ha ucciso una donna in un parcheggio con una pistola. Inoltre aveva anche un complice e abbiamo scoperto chi. Quel ragazzo strano laggiù.>>, disse indicando Jay che abbracciava il suo fratellino prima di entrare anche lui nella volante.
<<In realtà non ha ucciso nessuno quindi uscirà molto prima dell'altro. A meno che i genitori del biondino non paghino la cauzione, o lui esca prima per buona condotta. Dipende. Arrivederci ragazzina.>>, disse il poliziotto congedandosi.
<<Non fa niente, Katie.>>, la rassicurò Austin, <<Ho scelto io di confessare. Non potevo vivere con quel rimorso... perdonami. Volevo lasciare fuori Jay da tutto questo, ma lui ha preferito venire con me. In un certo senso è meglio. Da solo non sarei resistito in prigione, nemmeno per un giorno. Ti voglio bene Katie. Ah, Allison è la tua nuova sorellina sai? Era orfana e papà l'ha adottata. Si è affezionata molto a Jonathan. Lui non sembra molto contento.>>, ridacchiò un pochino asciugandosi le lacrime, <<Scrivimi,mi raccomando!>>, disse poco prima che l'altro poliziotto chiuse lo sportello.
Katie si girò dietro, Jay era scortato dal poliziotto di prima verso un'altra volante.
Katie andò verso di lui.
<<Jay... mi dispiace... mio fratello ti ha messo nei casini di nuovo.>>, disse Katie un po' triste.
<<Stavolta sono io che che ho scelto se seguirlo o meno. Ci vediamo presto Katie, spero. La tua gamba sta bene?>>
Katie non gli rispose, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.
<<Torna presto, Jay.>>, gli sussurrò all'orecchio allontanandosi.10 anni dopo...
Era sera.
Un ragazzo molto alto e coi capelli neri aveva finito l'università quella mattina, e aveva fatto festa con i suoi amici insieme ad un altro laureato. Poco più basso di lui e coi capelli biondi cenere.
Con il diploma in mano si accingeva a tornare a casa.
Avevano festeggiato fino a tardi e con le forze che gli erano rimaste stava tornando a casa con la sua macchina.
L'amico laureato era seduto nel sedile davanti del passeggero, ubriaco e addormentato.
Andò con la macchina prima a casa dell'altro e poi dalla sua.
Prese le chiavi dalla tasca dell'amico e aprì la porta di casa sua per poi prenderlo in spalla come un sacco di patate e buttarlo sopra al divano.
<<Però! Sei magro ma sei pesante!>>, esclamò respirando affannosamente.
<<In realtà sei tu che sei debole.>>, rispose l'amico aprendo gli occhi a malapena.
<<Sai che ti dico, Austin? La prossima volta che diamo una festa sarai tu a portarmi fino a casa, ok?>>
<<Ci sto Jay!>>, disse Austin stringendogli la mano, <<Tanto le promesse di un ubriaco non valgono molto!>>, scoppiò a ridere come un pazzo.
Del resto il cervello non gli funzionava bene in quel momento.
Jay uscì da casa sua e tornò in macchina verso casa dei suoi genitori.
Ad aprirli fu un ragazzo molto più basso, di soli quindici anni.
<<Ciao fratellino! Mamma e papà sono addormentati?>>, chiese Jay a Jonathan.
<<Si.>>, rispose secco il fratello, <<Scusa se ti sembrerò un po' maleducato, ma ti pregherei di andartene alla svelta! Sto guardando un film con Allison. È noiosissimo ma tanto io non stavo guardando minimamente la TV.>>, disse tutto sussurrando con un sorrisetto malizioso.
<<Ah... ok. Allora in caso torno domani, così mi racconti come è andata.>>, disse Jay facendogli l'occhiolino.
<<Salutami Tom. Buonanotte.>>
<<Lo farò ma non credo possa capirmi quando gli dico "Ti saluta tuo zio!" dato che ha solo tre mesi. Scommetto che Katie si è addormentata da un pezzo, spero di non svegliarla quando entro. Buonanotte Jonathan.>>Ed ecco il finale! 🎉🎉🎉👏🏻👏🏻
Spero vi piaccia come finale, ringrazio tutti voi che avete letto questa storia e l'avete apprezzata. Vi auguro buone vacanze 🏖😎🍹!Ciauz👋🏻😎❤️
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Laughing Jack è un buon padre(?)
FanfictionQuesto è il sequel di "Laughing Jack incontra Laughing Jill ". Per il resto... il titolo dice già tutto. Buona lettura😉!