Erano passati parecchi anni dal primo giorno di scuola di Laughing Jay.
Ormai la famiglia si era definitivamente trasferita nella catapecchia/casa.
Soltanto un membro della famiglia Laughing era ancora arrabbiato per il trasferimento. Ed era ovviamente Laughing Jack.
Ma ormai tutti ci avevano fatto l'abitudine.
Il piccolo Jonathan intanto aveva appena finito l'asilo e si accingeva ad iniziare il suo primo anno alle elementari.
Invece Jay stava per finire il suo quarto anno ed iniziare il quinto.
Era simpatico a tutti ma, prima che finisse il suo quarto anno, qualcosa andò storto.
Il maestro aveva consegnato a tutti il compito di geografia da fare.
Jay era seduto vicino a Austin Jack, che lui chiamava solo Austin.
<<Ehi LJ( si legge elljay, no lj o elle Jay), tu mi aiuti vero?>>
Proprio il giorno prima la madre gli aveva detto di non far copiare i suoi compagni perché così non gli avrebbe aiutati. E visto che lui voleva aiutare Austin non doveva farlo copiare.
<<Certo che ti aiuto amico mio.>>
<<Grazie LJ!>>
Per tutto il tempo Austin non fece altro che dare gomitate a Jay che purtroppo doveva fare finta di niente.
Alla fine Austin lasciò perdere.
Finito il test i due non si parlarono per tutto il resto delle ore, e nemmeno dopo la scuola.
Non si parlarono nemmeno per tutta l'estate, neanche per telefono.
Al rientro dalle vacanze Jay sperava di poter incontrare Austin e chiarire il motivo del perché non l'aveva aiutato.
Stavolta a scuola ci andava insieme a Jonathan.
Arrivati al cortile della scuola i fratelli si separarono o, per meglio dire, Jay si separò da Jonathan che era fermo. Dopo qualche passo Jay si girò per vedere dove stava andando Jonathan.
Il bambino si era mosso di qualche passo anche lui, ma verso suo fratello.
<<Forza vai a giocare con alcuni bambini.>>
<<Ehm... ok.>>
Jay fece altri due passi e si girò di nuovo.
Davanti a lui suo fratello si era avvicinato di due passi e gli sorrideva in modo stupido. Il suo solito sorriso d'altronde.
<<Jonathan, non mi devi seguire. Vai dagli altri!>>
<<Si, lo so.>>
<<Beh, non lo stai facendo!>>
<<Si invece! Seguo te che vai dai tuoi compagni. In questo senso sto andando dagli "altri".>>
Il fratello maggiore scosse la testa e continuò a camminare fino ad arrivare dai suoi compagni.
Quando arrivò da loro, da Katie e Paul, si girò un'altra volta per vedere dove fosse Jonathan.
Il fratellino non c'era più così tornò a guardare dalla parte dei suoi compagni.
Con grande stupore notò che era lì Jonathan, a presentarsi con i suoi amici.
Entrambi lo trovavano adorabile e avevano già fatto amicizia con lui.
Jay prese il braccio del fratello e lo tirò via dall'abbraccio di Katie trascinandolo lontano dai suoi amici.
<<Devi cercare amici della tua età!>>
<<Dai perché ti arrabbi? Non ti rubo mica la ragazza.>>
<<Piantala razza di... >>
Driiiiiiiiiiin!
<<È suonata la campanella, ci vediamo dopo.>>
I due fratelli si lasciarono andando ognuno nella propria classe.
Jay non si sedeva più al banco in fondo a destra ma con Paul al primo centrale. Dietro di lui c'erano i gemelli Bowman e, ancor più dietro Steven.
Intanto Jay doveva fare pace con Austin e così attese che l'amico entrasse in classe.
Ma entrò solo sua sorella che si diresse verso Jay.
<<Jay, mio fratello ti vuole parlare. Mi ha chiesto di dirti di venire nel bagno dei maschi adesso.>>
<<Ok, vado subito, grazie Katie!>>
Jay uscì dalla classe, il maestro non c'era ancora, e si diresse verso il bagno dei maschi.
Lì c'era appunto Austin fuori dalla porta ad aspettarlo.
Jay lo salutò ma Austin fece solo un brusco cenno e sbatté la mano due volte sulla porta del bagno.
La porta poco dopo si aprì e ne uscirono Steven e un altro ragazzino coi capelli castano chiari e gli occhi marroni.
Entrambi sogghignavano divertiti ma Jay non capiva che stava succedendo.
All'improvviso i due lo presero per le braccia e lo fecero entrare con forza dentro il bagno per poi bloccarlo sul pavimento e riempirlo di calci e pugni sullo stomaco.
Poi, sempre quei due, lo fecero alzare e immersero la sua testa dentro il gabinetto più sporco di tutti.
Tirarono lo sciacquone per ben due volte e l'acqua usciva sempre più sporca.
Dopo gli tirarono fuori la testa e gli asciugarono solo la fronte.
Poi lo tennero fermo appiccicato al muro, nel frattempo Austin, che fino a quel momento stava ridendo di gusto, prese un pennarello indelebile e scrisse sopra la fronte di Jay la parola "VERME".
Nel frattempo Jay stava ancora soffrendo per il dolore che provava allo stomaco.
Alla fine lo lasciarono lì, in preda ai singhiozzi e si dileguarono tutti e tre.
Passò un po' di tempo prima che Jay si fosse rimesso in piedi cercando di ritornare in aula.
Quando entrò in classe si accorse che tutti stavano festeggiando e che il maestro di matematica ancora non era arrivato. Era assente quel giorno.
Jay andò a sedersi al suo posto cercando di coprire la fronte scritta mettendosi i capelli davanti.
Purtroppo però tutti avevano notato che aveva la testa bagnata e che puzzava in modo disumano.
Alcuni gli chiesero che cosa gli fosse successo ai capelli ma Jay gli rispondeva in malo modo dicendo che voleva un po' di pace e quiete.
Anche Katie e Paul si erano accorti del suo strano modo di comportarsi e cominciarono a farli un sacco di domande.
<<Non mi è successo NIENTE!>>
<<Non è vero! Tu hai pianto!>>, controbatté Katie, <<Cos'è successo? A me puoi dirlo.>>
<<Ho detto già cos'è successo, niente! Smettetela di tormentarmi!>>
<<Va bene allora se ti tormento così tanto non ti parlerò mai più!>>.
Jonathan invece sembrava essersi fatto degli amici, sembrava.
In realtà tutti lo prendevano in giro chiamandolo "rosso mal pelo" o "baby pagliaccio".
Ma lui li prendeva come soprannomi tra amici. Così decise di darli anche lui agli altri. E la cosa non finì bene.
Quando anche la campanella dell'ultima ora suonò, tutti quanti uscirono di corsa.
Jay aspettò il suo fratellino che però non arrivò.
Così Jay tornò dentro a cercarlo e, con sua grande sorpresa lo trovò a far quasi affogare nel water i tre bulli che poco prima lo avevano picchiato.
Jay lo guardò sbalordito mentre il piccolo Jonathan tirava calci a destra e a manca. Riuscirono a scappare solo Steven e il moro, Austin era ancora in preda al dolore lancinante che provava allo stomaco.
Jay prese subito per mano Jonathan e lo portò fuori di lì fino ad arrivare a casa.
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Laughing Jack è un buon padre(?)
FanfictionQuesto è il sequel di "Laughing Jack incontra Laughing Jill ". Per il resto... il titolo dice già tutto. Buona lettura😉!